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Samantha's pov

Mi risveglio che è già mattina, la testa mi gira a causa del pianto di ieri sera, e non riesco neanche a guardarmi allo specchio per quanto faccia schifo il mio viso, il mascara, applicato la mattina precedente, si era sciolto per colpa delle lacrime ed era colato sulle mie guance, tanto da darmi un aspetto da panda, il gloss lucido si era sbavato, e come se tutto ciò non bastasse, avevo macchiato con il trucco, il cuscino rigorosamente bianco. Potevo tristemente dire che se l'andamento della giornata si vede dal mattino, la mia avrebbe fatto sicuramente schifo. Smetto di guardarmi allo specchio per non scoppiare già a piangere e getto uno sguardo all'orologio da parete della mia camera, noto che sono solamente le 07:10 così decido di andare a correre prima di recarmi a lavoro. Vado in bagno e lavo solamente il viso, avrei fatto la doccia dopo aver corso, lego i miei lunghi capelli ricci in una coda di cavallo alta e aggiungo al tutto una fascia in modo che i capelli fuoriusciti dalla coda non mi cadano sul viso. Metto un po'di deodorante, indosso la mia tuta e le mie scarpe sportive, e prima di uscire prendo le chiavi e il cellulare. Inizio a correre, farlo mi ha fatto sentire libera, quasi irraggiungibile, avevo trascorso un brutto periodo in passato, il bullismo alle medie, non avevo amici, mi sentivo sola e le mie uniche amiche erano le lamette, tornavo a casa, mi guardavo allo specchio e notavo i miei difetti, le coscie grandi, il viso paffuto, i capelli sempre crespi, ma il mio problema più grande era la pancia, non riuscivo a guardarmi magra, anche quando ero diventata sottopeso di molti Kg, ma i compagni non erano gli unici a farmi sentire sbagliata, anche i professori, dicevano sempre che non avrei fatto nulla nella vita, che non ero abbastanza, finii in ospedale solo una volta, ma quella mi bastò per capire che il problema erano loro che non riuscivano ad accettarmi, il dottore mi disse che avevo bisogno di mangiare, che se avessi continuato a non farlo il mio organismo si sarebbe deteriorato poco a poco, fino a portarmi alla morte, e così cominciai a mangiare, prima poco poi sempre di più fino a riottenere il mio peso forma, ma la mia fissa per il corpo era rimasta così per non ingrassare iniziai a correre, e dall'ora non ho smesso smesso di farlo. Dopo aver fatto poco più di 3 Km come dice il mio Apple Watch, torno a casa, le gocce di sudore mi scendevano fino a sotto il collo, il top che avevo usato per correre era completamente bagnato di sudore, così mi gettai subito nella doccia, ovviamente dopo essermi completamente spogliata. Lavai i mie amati capelli con uno shampoo alla lavanda, era il mio preferito e mi rilassava particolarmente, avevi tutto con quella essenza e ne ero felice, aveva il potere di calmarmi anche quando nessuno riusciva a farlo. Uscita dalla doccia controllai l'orario erano le 08:15, avevo ancora 45 minuti per prepararmi e per arrivare in azienda prima di tutti i dipendenti, indossai il mio tailleur rosso, il mio preferito, ogni volta che lo indosso non faccio altro che pensare a quanto questo colore stia bene con la mia carnagione chiara. Sul make up non mi soffermavo mai troppo, infatti anche quel giorno decisi di utilizzare un ombretto marroncino, il mascara di Pupa, il mio preferito, ed infine un rossetto nude, non avevo intenzione di esagerare utilizzando solo il colore rosso. Uscii di casa dopo aver preso la mia borsetta nera di Versace e chiamai un taxi per andare a prendere la mia macchina dal meccanico, mi aveva detto che sarebbe stata pronta entro questa mattina, e lo speravo. Dopo neanche 8 minuti il taxi si era fermato davanti l'officina e la mia bellissima Maserati era già riparata, fino a quando non avrei trovato un fidanzato la mia macchina avrebbe preso il suo posto.

Innamorata del nemico|| Giuseppe Conte🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora