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Samantha's pov

Sento l'aria colpirmi il viso e il mio corpo che cade sempre più giù, mi giro e allargo le braccia, mi sento leggera, felice e spensierata, nonostante l'ansia non sia poca. Sposto il mio sguardo sul mio presidente preferito, nonostante lo spavento che ha avuto dalla spinta di Gianmarco, sul suo viso noto un sorriso appena accennato -Giuseppe!- urlo, non devo avere paura, c'è lui con me e so che nonostante la breve conoscenza, non mi lascerebbe mai schiantare a terra. Tento di avvicinarmi a lui girando su me stessa, provo anche a nuotare, come ho visto più volte nei cartoni che guardavo da piccola, ma devo dire che mi trovo meglio con il mio metodo. Una volta più vicina a Giuseppe lo sento urlare il mio nome, non capisco il motivo fino a quando non guardo giù, il terreno si avvicina sempre di più e sempre più velocemente al mio viso, devo aprire il paracadute o morirò. Cerco la leva da tirare, e solo dopo secondi di immenso panico la trovo, nascosta dalla mia giacca, senza pensarci due volte la tiro, con un colpo secco, pregando affinché si aprisse. Tutto a un tratto mi sento più leggera, con il grande paracadute sulla mia testa e la terra sotto di me, vedo anche Giuseppe che è quasi atterrato, ma non riesco a pensare a Gianmarco, rimasto a bordo per permetterci di scappare, infondo è una brava persona, ma non avrebbe dovuto sacrificare la sua vita, forse preferiva morire al solo pensiero di finire in prigione o forse è solo la delusione ottenuta dal mio nuovo rapporto con il presidente, potrei dire di aver scelto la persona adatta a me, ma preferisco affermare che è stato solamente il mio cuore a scegliere, voglio Giuseppe, e lo voglio per un tempo interminabile. Osservo ancora Giuseppe, lui è già a terra e mi sembra anche più che sano e salvo, ma io ho paura, ho il timore di cadere, morire, rompermi qualcosa, ma con Giuseppe che mi guarda da giù, con un sorriso rassicurante in volto, sento tutte le mie paure scomparire. Mancano circa 3 metri all'atterraggio, o allo schianto, spero che sia la prima opzione quella corretta, sono metri che diminuiscono sempre di più, ad ogni secondo che passa, ad ogni frammento di tempo che passa e che non tornerà mai più. Ci sono ormai, piego le gambe e allungo le braccia, forse sto facendo una cavolata, ma nei miei 29 anni di vita non ho mai fatto paracadutismo, ma sono certa che questa sia la posizione migliore da prendere per non spezzarmi qualche osso. Manca un solo metro, ed ora sempre di meno, ancora di meno, molto di meno, ora non manca nulla, sono a terra. Il ginocchio mi fa male, ma immagino sia normale dopo aver fatto un volo di non immagino quanto metri, sono seduta a circa 2 metri da Giuseppe, che nel frattempo si sta togliendo il paracadute, dovrei farlo anch'io, ma l'unica cosa che riesco a fare e a voler fare, è sdraiarmi per scacciare i pensieri, l'ansia, le inutili paure tra cui quella che tra me e Giuseppe possa finire da un giorno all'altro, ma esattamente cosa c'è tra di noi? Perché io ho paura di terminare una relazione mai, o perlomeno non ancora, iniziata. -Samantha- dice il presidente vicino a me, non li avevo neanche visto o sentito arrivare -Presidente- rispondo io uscendo dal mio stato di trance -A cosa pensavi?- chiede lui mettendo le mani sul mio torace per togliermi il paracadute -A dir la verità penso solamente a noi- gli dico con un sorriso in volto, noto che anche lui rimane felice perché alza il viso e non esita a darmi un bacio a stampo, semplice ma che trasmette tutto l'affetto che prova per me. Dopo aver sganciato l'ultimo legame che mi teneva collegata al paracadute ci sediamo sull'erba fresca e morbida, con me cullata dalle forti braccia del mio presidente, ma una cosa sfugge a entrambi, e ce ne accorgiamo solo quando sentiamo un forte boato, l'aereo si era appena schiantato contro una montagna a qualche kilometro di distanza, Gianmarco non è con noi e la fine che ha fatto la possiamo immaginare.

Innamorata del nemico|| Giuseppe Conte🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora