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Giuseppe's pov

Dovrei guardare il panorama sotto di me, eppure riesco a guardare solamente lei, solo Samantha, i lunghi capelli neri che le ricadono sulle spalle, il rossetto rosso spicca sulle sue morbide labbra, che già mi manca baciare, il viso corrugato segno che è molto preoccupata, la capisco ma non so cosa riuscirei a fare per migliorare il suo umore, ormai siamo atterrati, e una volta arrivati a casa, non la lascerò sola neanche un minuto, non voglio starle lontano. Sento l'aereo tremare sempre più forte sotto i miei piedi, e la prima persona che mi viene in mente di proteggere non sono io, ma Samantha, le prendo la mano e la bacio dolcemente -Stai attenta, controllo Gianmarco- dico solamente per poi alzarmi dopo averla vista annuire. Mi dirigo velocemente verso la cabina, reggendomi ai sedili -Cosa stai facendo Gianmarco?- urlo, lo vedo in difficoltà, e inizio a preoccuparmi, che non si lui la causa di tutto ciò? -Non lo so, te lo giuro presidente, deve essere stato Gianni a mettere qualcosa sull'aereo- questa non ci voleva -Gianmarco cosa cazzo devo fare per salvare il nostro culo?- chiedo sull'orlo di tirare i pugni sul sedile del pilota -Lo so io... Ci sono due paracaduti in bagno, nascosti sotto il lavandino, prendeteli tu e Samantha- dice Gianmarco, sarebbe pronto a morire per noi? -Gianmarco non posso farlo,non posso lasciarti morire, lo avrei sulla coscienza per tutta la vita- gli rispondo, è un nemico, ma non lascio morire neanche i miei nemici peggiori -Giuseppe, io non posso vivere con la coscienza sporca, ho tentato di uccidere te e la donna che amavo, e forse amo ancora, lei vuole te, tu vuoi lei, io non servo- dice Gianmarco lasciandomi sconvolto -Non posso...- dico ancora, non lo lascerò morire così facilmente, non voglio, sono il presidente del consiglio, devo occuparmi dei miei cittadini, e lui ne fa parte, non merita di morire -Giuseppe hai una donna meravigliosa al tuo fianco, dalle il futuro che io non potrei darle- non posso piangere proprio ora, così faccio l'unica cosa che non si sarebbe mai aspettato, lo abbracciò -Sei un mio cittadino, e come tale non smetterò mai di ringraziare per esserti sacrificato, giurami solo che tenterai di salvarti- dico quasi commosso -Sì,ora vai, tu promettimi di prenderti cura di lei- risponde Gianmarco -Te lo prometto- dico io infine, per poi correre in bagno. Sento qualcuno dietro di me, mi giro e vedo Samantha -Piccola vieni qui- dico notando le lacrime che scendono sulle sue guance -Che succede?- chiede lei tra i singhiozzi sedendosi vicino a me -Ci stiamo per schiantare, prendi questo- dico passandole il paracadute trovato nel luogo che mi aveva suggerito -Perché?- chiede la mia piccola, come perché? -Amore dobbiamo lanciarci,dobbiamo usarli- le rispondo ovvio -Cosa?- chiede lei sconvolta -Sì Samantha ora alzati e mettitelo, non dobbiamo morire- le ordino, mi dispiace ma voglio solo il suo bene, ed ora l'obbiettivo principale è che sopravviva, non posso perderla e tantomeno lo voglio. La vedo prendere il paracadute dalle mie mani e seguendo le istruzioni lo indossa, nella mia vita ho fatto tante cose, ma mai una del genere, non ho mai provato a lanciarmi da un aereo che sta per schiantarsi, e tantomeno lo volevo fare, eppure ora devo, per me e per Samantha, per poter stare con lei, oggi, domani, e spero per sempre, si proprio così, non so se provo amore per lei, ma so solo che non riesco a vedere il mio futuro senza lei al mio fianco. Prendo anche il mio paracadute e lo indosso, mi assicuro di averlo stretto bene attorno al mio corpo e controllo quello di Samantha -Piccola, fammi vedere- noto subito il fatto che una delle 'cinture' non è ben messa, non oso pensare se non avessi controllato prima di gettarci cosa sarebbe successo -Giuseppe cosa devo fare? Ho bisogno del cellulare- chiede lei, effettivamente un'idea la ho, prendo entrambi i cellulari e li inserisco nel suo reggiseno, il vantaggio di avere un seno abbastanza grande è proprio questo -Ma cosa fai?- chiede ancora Samantha quando finisco di chiuderle la camicia -Amore stai tranquilla che da lì non cadranno mai- le rispondo ridendo. Ci avviciniamo all'uscita di sicurezza dell'aereo, non dovrei, ma ho paura, non solo per me ma anche per Samantha, così penso di baciarla ancora, prima di gettarci -Samantha, sappi che non devi lasciarmi, ti voglio con me- dico un po' schietto ma sincero -Anche io ti voglio con me Giuseppe, per favore prendimi per mano- dice lei, ci affacciamo dall'uscita, ma prima di farlo Samantha fa una domanda che sinceramente mi aspettavo -Gianmarco?- urla -Andate subito ragazzi, è una questione di qualche minuto, poi ci schianteremo- risponde Gianmarco agitato -Non possiamo lasciarti!- ribadisce Samantha piangendo ancora più forte di prima -Mi dispiace- dice solamente lui prima di spingerci giù dall'aereo.

Innamorata del nemico|| Giuseppe Conte🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora