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Giuseppe's pov

Come mi é venuto in mente di chiederle indirettamente di sposarmi? La conosco da poco ma sono certo di volerla al mio fianco, eppure non so se poter dire di amarla, il mio cuore dice di sì, eppure la mente dice che è ancora troppo presto per provare un sentimento così grande e complesso, per non parlare di come reagirebbero la stampa, immagino già i titoli dei giornali "Conte e Salvini insieme, che sia vero amore tra i rivali di una vita?" oppure i complottisti "Salvini e Conte, matrimonio per mettere a tacere le voci di un presunto odio tra le due famiglie?" Non nego però che pur di sposare Samantha darei alla stampa tutto lo scoop che desidera, la voglio e non mi farò di certo bloccare da: dalla stampa e da chi qualche ora fa attaccava palazzo Chigi e la Sam Spa. Finalmente una delle guardie decide di aprire il portone principale, non vedo l'ora di poter passare del tempo con Samantha, anche se non saremo totalmente soli so che riuscirò ad avvicinarla ancora di più a me. Sento una mano che tenta di intrecciarsi alla mia, riconosco subito la soffice e delicata pelle di Samantha quindi non faccio altro che stringerle la mano -Che hai? Sei immerso nei tuoi pensieri da quando, ehm, da quando mi hai chiesto di sposarti- lei ha già capito tutto, eppure so che vuole la mia conferma -Samantha, il problema è che non so come mi sia venuto in mente- rispondo senza giri di parole -Quindi non vuoi sposarmi?- chiede lei con la delusione che le si legge negli occhi -Piccola, io voglio sposarti, proprio per questo ti ho chiesto di pensarci, magari scopri che in realtà anche tu vuoi sposarmi- le dico dolcemente -Giuseppe, mi hai solamente lasciata un po'spiazzata ecco, ma sappi che se ti dovessi rispondere ora ti direi di sì- mi dice rendendomi l'uomo più felice della terra -Allora perché non me lo dici?- chiedo gentilmente ma soprattutto euforicamente -Perché voglio pensarci bene- risponde solamente Samantha per poi lasciarmi la mano e continuare a camminare. La vedo fermarsi proprio all'ingresso della grande casa, che mi stia aspettando? La raggiungo con ancora i piedi scalzi e lei con ancora le mie scarpe, penso che quando gli uomini qui fuori, probabilmente anche dentro, si faranno due risate per poi correre alla ricerca di scarpe più adatte, appena raggiunta Samantha una delle guardie si unisce a noi -Volete che vi faccia fare un tour della casa?- chiede molto cortesemente sempre in inglese, dopo aver guardato Samantha decido di rispondere per entrambi -Penso che andremo prima a fare una doccia e a riposarci, il tour ce lo farà fare dopo se sarà disponibile- rispondo all'uomo ottenendo un leggero sorriso dalla mia piccola -Va bene, allora vi accompagno alle camere- dice l'uomo sorridendo, saliamo subito le scali e notiamo subito lo stile basic ma elegante della casa, le pareti grigie quasi bianche sono in contrasto con l'intero paesaggio all'esterno, le poltrone e i divani sono di un colore sempre sul grigio, mentre il tappeto sotto queste è di un grigio molto più scuro, non riesco a vedere altro se non il soggiorno, ma riesco a capire anche dopo aver visto solo una stanza qual è lo stile dell'intera casa. L'uomo ci lascia davanti a due camere, una con su scritto il nome di ognuno di noi, penso sia chiaro però che io e la mia donna dormiremo insieme, sì, ci tengo sempre a specificare che è mia -Sam? Dormiamo insieme?- le chiedo per ottenere la sua approvazione -Non dovrebbe neanche chiederlo presidente, piuttosto la doccia, vuole farla da solo?- la sua richiesta mi spiazza un po' ma dopo poco riesco a riacquistare la lucidità e le rispondo rispondo -Beh signorina Salvini, vuole venire da me a fare la doccia? Magari la potremmo fare anche insieme sa, per non sprecare molta acqua- rispondo alla sua domanda con un'altra richiesta ed ora noto che è lei quella senza parole ma risponde in ogni caso -Ha completamente ragione, che dice, dovrei iniziare a spogliarmi qui in mezzo al corridoio?- dice togliendosi interamente la giacca del taelleur celeste -Oh no, lei ancora non ha capito che è mia, che solo io posso toccarla così- dico mettendole una mano sotto la camicetta che indossa -Che solo io posso baciarla così- continuo baciandola a stampo per poi passare la mia lingua sulle sue labbra -Che solo io posso prenderla così- proseguo prendendola in braccio, aprendo la porta della camera e chiudendola con un calcio, per poi gettarla delicatamente sul letto, senza soffermarmi neanche a guardare a stanza -Pensa che possa spogliarla, signora Salvini?- dico vedendola sdraiata sul letto senza fare nulla e a quanto pare ancora sconvolta per come l'ho toccata -Faccia quel che vuole- dice con il fiato corto, solo dopo aver avuto il suo consenso inizio a sbottonarle la camicetta, mangiandola con gli occhi e osservando soprattutto il reggiseno bianco con un sottile strato di pizzo, le finisco di togliere la camicia e non posso fare a meno di continuare a guardarla, la voglia di possederla sale sempre di più e non so perché ancora non ho finito di spogliarla e tantomeno perché ancora non la faccio mia, facendole urlare il mio nome non una sola volta, ma tante volte fino a quando non saremo entrambi sfiniti. Continuo sbottonandole i due bottoni del pantalone a palazzo, abbassandole delicatamente la zip noto subito le mutandine abbinate al reggiseno, vorrei quasi metterci una sotto di esse, ma non ho intenzione di accelerare le cose, cerco anche di non soffermarmi su quella zona, sento già i pantaloni un po'stretti non vorrei peggiorare la situazione. Dopo averla completamente spogliata si alza semplicemente con le guance un po'arrossate e le pupille dilatate -Ora però tocca a te-



To be continued...


Innamorata del nemico|| Giuseppe Conte🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora