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Giuseppe's pov

La discussione con la Meloni andò abbastanza bene, come sempre era stata accompagnata da Matteo Salvini, quell'uomo più che paura mi faceva ribrezzo, con due figli non era cambiato per nulla, anzi mi sembrava meglio ancora prima di averne, ma lasciamo stare le chiacchere su Salvini, ho bisogno di sapere dov'è Arturo Bianchi, sono passati 15 minuti dall'ora del nostro incontro e ancora non si presenta per discutere l'avvenimento di qualche mese fa, mi erano arrivate lettere su lettere di minacce di morte, e ovviamente non sapevo da chi potessero provenire, tutti conoscevano il fatto che fossi residente a Palazzo Chigi, ma di certo non mi aspettavo che arrivassero delle minacce di morte tra le varie lettere da parte di alcuni fans. Dopo poco sento bussare alla porta -Avanti- dico senza alzare lo sguardo dai documenti che stavo osservando -Buongiorno signor presidente, scusate il ritardo- dice lui con il fiatone, probabilmente per la corsa fatta -Buongiorno Arturo, arrivare in ritardo non è da te, cos'è successo?- chiedo ansioso di sapere -La signorina Salvini mi ha telefonato molto preoccupata questa mattina a causa di un video delle telecamere di sorveglianza...- mi risponde lui -Samantha Salvini? Perché non ha telefonato prima il fratello o qualche amico?- questa situazione mi incuriosisce, soprattutto perché abbiamo entrambi bisogno del mio ispettore preferito -Sì signore, lo sa com'è il signor Salvini, non l'avrebbe di certo aiutata, da quanto mi ha sempre raccontato lei e suo fratello non hanno per nulla un buon rapporto...- ora collego qualcosa, Matteo non ha mai parlato di sua sorella nonostante l'impero che si è costruita da sola -Arturo dobbiamo risolvere questa situazione subito, la settimana prossima ho un volo per New York, non posso perderlo, e come sai recentemente mi sono arrivate altre minacce, cosa devo fare?- chiedo io decisamente preoccupato -Lei presidente non deve fare nulla, solo stare attento, al resto ci penseremo noi della polizia- bene, avevo un pensiero in meno, più o meno -Bene Arturo, grazie. Ah e tienimi aggiornato sulla situazione della signorina Salvini- non so perché ma quella donna inizia ad interessarmi poco a poco sempre di più, il fatto che non fosse come il fratello era un buon inizio, ora volevo conoscere lei -Va bene signor Conte, la richiamerò, arrivederla- mi dice lui già davanti alla porta -Arrivederla ispettore- dico dopo avergli stretto la mano. Appena dopo esser uscito dalla stanza, inizio a pensare sempre di più a Samantha, non so bene perché ma la ragazza mi incuriosisce e non poco, apro subito la schermata di Safari e cerco il suo nome, senza neanche soffermarmi su cosa c'è scritto su di lei, clicco sulle immagini, e che dire, è veramente una bella donna. I capelli ricci e lunghi le fanno sembrare il viso molto piccolo ed elegante, in naso leggermente all'insù si abbina perfettamente al suo viso, la carnagione chiara ma rosata è il tocco di grazia, chi occhi celesti fanno sembrare quasi che ti ci possa perdere all'interno, e il suo stile? Da donna d'affari che però neanche con ilbtailleur perde il suo estremo fascino, trovo una foto con un vestito nero, con uno spacco che lascia intravedere tutta la sua gamba candida e molto probabilmente morbida, inizio ad immaginare tutti i modi possibili per toccarle quelle lunghe gambe e per farla gemere dal piacere, Giuseppe cosa ti succede? Lei è il nemico, e ricordati che noi non facciamo sesso con il nemico, dico indirettamente a me stesso, ma non posso smettere di pensare alle sue gambe che bacerei fino ad arrivare nella parte più interna, per poi fare diventare i miei suoni preferiti i suoi gemiti. Mi passo una mano sul viso, ho bisogno di una doccia fredda, subito, chiudo la pagina e chiamo il mio assistente col telefono dell'ufficio -Giacomo?- chiedo -Sì capo, ha bisogno di qualcosa?- mi chiede lui molto gentilmente -Vorrei sapere se ho qualche altra riunione oggi- chiedo indirettamente -In realtà no, ha solo dei documenti da controllare e compilare- mo risponde lui, molto bene, potrò fare subito la doccia -Va bene Giacomo, non ci sono per i prossimi 20 minuti, ho bisogno di una doccia, oggi fa molto caldo, non trovi?- chiedo un po' preoccupato da quelli che possa pensare -Sì, ha ragione capo, il mio meteo sul cellulare dice che ci sono 18° in questo momento- fortunatamente era veramente così e non era solo il mio corpo a sentirlo dopo essermi eccitato osservando quelle foto stupende -Va bene Giacomo, ci metterò poco- riattacco subito e poggio l'iPhone 11 sulla scrivania dello studio, non mi farò disturbare durante la mia breve doccia, dallo squillo di un cellulare. Quasi corro fino alla mia camera al piano inferiore, il rigonfiamento nei pantaloni si notava a metri di distanza e non intendevo fare una figuraccia con i collaboratori di Palazzo Chigi, entro in camera e slaccio subito la cintura, e dopo aver sbottonato il pantalone, abbasso anche la zip, mi dico mentalmente "Giuseppe non pensare a quella bellissima donna, fai qualcos'altro" ma esattamente cosa dovrei fare? Il mio corpo freme dalla voglia di possederla, o forse è solo l'astinenza della sera prima, fatto sta che se non mi faccio subito una doccia fredda la situazione sconveniente in questo momento non passerà mai. Apro il rubinetto dell'acqua fredda e mi ci getto di fretta solo dopo essermi spogliato totalmente, inizio a massaggiare il mio corpo con del sapone liquido, ma con una delle mani scendo giù e continuando a pensare al corpo strepitoso di Samantha, inizio a fare su e giù con la mano, fermandomi solo dopo aver raggiunto il culmine del piacere.

Innamorata del nemico|| Giuseppe Conte🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora