Capitolo 3🌺

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Prima ora geografia, noiosissima lezione. Non ricordo nemmeno cosa ha spiegato talmente ero distratta. È suonata la campanella 5 minuti fa e qui noi collegiali abbiamo 15 minuti di tempo dopo ogni ora per prendere i libri e organizzarci. Io invece sto cercando la classe per l'altro corso. Matematica. Di certo non lo chiedo a valerio. Dopo aver gironzolato per le varie classi trovo la mia. Per fortuna la prof non è ancora arrivata. Mi siedo all'ultimo banco e prendo tutto il materiale. Appena entra la prof ci alziamo tutti

P: buongiorno, chi manca?
X: mazzei

Chi è mazzei? Qui a quanto pare dobbiamo pure imparare i cognomi di quasi 1000 alunni.

X: sono qui prof

Oh no... Di nuovo lui nooo

P: valerio cerca di non ritardare più
V: certo prof

Viene verso gli ultimi banchi e si siede accanto a me.

V: non puoi stare senza di me losito
M: in realtà credo sia il contrario perché fino a prova contraria sei arrivato dopo di me.
V:... Giusta osservazione, allora cosa mi racconti marta
M: valerio io e te non siamo amici, non mi parlare e soprattutto durante l'ora di lezione.
V: mh... Sei difficile losito. Sai che quando fai così mi provochi?
M: addirittura...
V: stupita anche tu? Beh in effetti chi se lo aspettava da una bambina.
M: sai che non è l'età normale che dice se sei bambina o adulta ma bensì l'età mentale. Da questo puoi benissimamente dedurre che io sono molto più grande di te
V: non ti facevo così intelligente
M: non ti facevo così rompipalle
P: mazzei e losito!
V:scusi...
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Finita la lezione esco dalla classe senza neanche salutare valerio. Che vada a farsi fottere. Fortunatamente nell'ora successiva sono con sofia.
Parliamo solamente, durante tutta l'ora

S: e quindi ti sta sul cazzo
M: non puoi capire quanto.
S: dai non pensarci, pensa alle cose belle, tipo che qui al college si fanno sono tre ore di lezione al giorno.
M: hai ragione.
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A pranzo come ieri valerio si è seduto di fronte a me. Ma io mi chiedo, questo non può stare con la sua ragazza o scopamica quello che è... Deve rompere perforza a me. Durante il pranzo cerco di evitare il contatto visivo con lui.  Dopo aver finito il pranzo saluto tutti e vado verso il cortile. La cosa bella di questo college è che non assegnano compiti, ti fanno studiare in classe. Quindi ho il pomeriggio libero. Arrivata nel cortile mi metto in una panca e ascolto la musica alle auricolari. Penso a tutto quello che ho fatto in questi due giorni qui. Devo dire che più o meno mi sono integrata bene, nonostante io abbia conosciuto persone abbastanza "strane" ma è normale, non può essere tutto rosa e fiori. Non so come ma mi ritrovo a pensare a valerio non potete capire quanto io lo odio, è una di quelle persone che vi auguro di non incontrare mai nella vita perché vi fa solo impazzire. Il cervello mi è andato in tilt ed è come se avessi una costante paura di essere seguita da lui, è anche peggio di uno stolker, me lo ritrovo ovunque. Pensa di essere affascinante e crede di poter fare qualsiasi cosa senza pensare che è solo la bellezza che attira le ragazze a lui, perché cervello non è ha, se è bravo a letto è normale che le ragazze ci stiano. Ormai le ragazze sono come i ragazzi, forse anche peggio, vogliono solo ed esclusivamente una cosa. Il sesso. Come se fosse la cosa più bella del mondo. Poi non è ho la certezza, anche perché non ho mai provato. Ma sinceramente sto bene così. Mi chiedo se tutti i ragazzi come Valerio e lui stesso non si sentano vuoti, o non gli dispiace usare le ragazze... Magari quelle lo amavano per davvero invece la sua era una tattica per farsele. Vabbe... Non ci voglio pensare, qui al college si possono fare tante cose di sicuro non voglio mettermi a pensare a lui. Tolgo le cuffie, prendo lo zaino e mi dirigo in camera mia. Appena arrivata davanti alla porta tento di aprirla ma non si apre, cerco in tutti i modi di forzare la serratura ma niente. Ad un certo punto sento uno strano verso. Non ci posso credere. Non ci voglio credere. Io dovrei rimanere qui fuori mentre aspetto gaia che finisce di scopare con non so chi? Ma neanche per sogno... Inizio a bussare più volte.

X: arrivo cazzo

Avrei preferito non riconoscere la voce, valerio...
Mi apre la porta ed è in mutande. Lo sorpasso e poso tutto sul mio letto

M: scusate ma questa è anche camera mia e se mi permettete voi stare un po qui, potete andare a scopare in un'altra stanza? Grazie...
G: ma vattene tu!
M: scusa? Questa è anche camera mia non puoi cacciarmi così.
G: vuol dire che resterai a guardare.

Gaia sorride a valerio in modo compiaciuto. Lui mi guarda e poi va da gaia, iniziandola a baciare. Non credo si metterebbero a rischio scopando davanti a me, dovrebbero anche pensare che ho il coraggio di andare a riferire tutto al preside. Si fermeranno, spero. Dopo un po di minuti sento gaia sussurrare

G: cazzo questa quando se ne va

Non sono di gradimento ho capito. Appena ho visto gaia mettere la mano nelle mutande di vale mi sono alzata di scatto e me ne sono andata. Non ci posso credere... Avrebbero continuato tranquillamente. Non ci tenevo a vedere una scena del genere.

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