<<Josh?>>Guardo mio fratello fermo sulla soglia. <<C..cosa ci fai tuqui?>>
<<Cosa ci fai tu qui semmai.>> Entra, guardandosi intorno. <<Perchè non sei a scuola?>>
<<Ieri sono passata qui da Neels.. volevo sapere come stava..>>
<<E poi ti sei fermata a dormire qui.>> Mio fratello fissa Neels con le mani in tasca. <<Non hai letto i miei messaggi ieri sera? Ti avevo scritto che stamattina passavo a casa tua per fare quella cosa al computer per David.>>
<<Li ho letti ora.. scusa..>>
<<Forse eri troppo impegnato.>>
<<Non è successo nulla.>> Dico soltanto. <<Credimi,non è successo nulla, fidati di me per una volta.>>
<<Non mi fido più di te Emma.>>
<<Dovresti invece..>> Mi avvicino all'uscita. <<Io.. vado a casa..>>
<<Tu vai a casa, prendi le tue cose e poi vai a scuola. Non lo dirò alla mamma, anche perchè non se ne accorta minimamente stamattina,pensava che dormissi, ma non voglio farla preoccupare ulteriormente quindi fammi il favore di andare a casa, e impegnarti un po' di più a scuola invece di saltare le lezioni.>>
<<Non sono una bambina.>> Sbotto. <<Smettila di trattarmi così.>>
<<Stai facendo la bambina invece.>>
<<Tu sei il figlio perfetto, vero?>> Lo guardo negli occhi,impassibile. Non ho voglia di fare una sfuriata contro mio fratello,ma non ho neanche intenzione di farmi mettere i piedi in testa da lui.
Lui sospira. <<Sicuramente hai fatto impazzire più tu la mamma di me.>> Poi si rivolge verso Neels. <<E.. io e te dobbiamo parlare.>>
<<Me ne vado.>> Dico soltanto. Ma mio fratello mi chiama per l'ultima volta. <<Ah, Emma.>>
<<Sì?>>Mi volto.
<<Questa è l'ultima volta che giri insieme a noi. Sei solamenteun'irresponsabile, sai quanto ci soffre la mamma e tu continui.>>
Presa dalla rabbia esco fuori.
Corro fino a casa, e sbatto fortissimo la porta.
<<Non è possibile.>> Dico, da sola.
Josh pensa di comandarmi, di poter controllare ogni mio movimento.
Fino a ieri mi copriva, ed ora mi dice che non girerò più insieme a loro.
E'fuori di testa quel ragazzo.
Completamente.
Mentre preparo le mie cose per la lezione sento un telefono suonare, ma non è il mio.
Mi guardo intorno e non vedo niente. Cerco di fare finta di niente ma continua a vibrare.
Esasperata inizio a cercarlo per tutto il salotto, per poi accorgermi che il telefono si trovava esattamente sul mobiletto accanto alla tv.
<<E'di mamma quel telefono.>> Sussurro.
Non se lo dimentica mai a casa, per lei è sacro. Ce l'ha sempre vicino,quando cucina, quando va in bagno, quando mangia anche.
Lo prendo, pensando fosse un'urgenza di mio papà e invece noto tutt'altra cosa.
Ci sono un sacco di messaggi e chiamate.
Mia mamma è più ricercata di me.
Apro il registro: otto chiamate per da un certo William, forse è un suo collega, penso.
Solitamente lei riceve messaggi o chiamate dalle sue colleghe, visto che mia mamma è una professoressa, ogni volta si fermano a parlare di chi è più bravo, meno bravo, o maleducato.
Continuo a scorrere, anche ieri e l'altro ieri ci sono chiamate da questo uomo.
Apro a caso un messaggio:
Dove sei? E' successo qualcosa?
Apro altri messaggi, ma non c'è scritto nulla di che finchè non apro l'ultimo:
Vorrei invitati fuori a cena stasera, ci sei?
Poso il telefono della mamma e inizio a pensare.
William?Chi può essere William?
Decido di lasciare perdere, cosa potrebbe mai nascondere mia madre?
Esco fuori di casa e quando apro instagram mi appare una foto di Neels pubblicata poco fa.
Inizio a rabbrividire.
Mi fermo in mezzo alla strada a fissare la foto, e in quel momento realizzo tutto.
William è il padre di Neels.
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LOVE ME ONE MORE TIME
Подростковая литератураChi l'avrebbe mai detto che una festa organizzata in casa tra parenti e amici potesse far incontrare due persone che non si vedono da molto tempo? Emma Harris, vent'enne dolce dal carattere forte ma molto sensibile, torna nella sua città Natale, Los...