CAPITOLO 46- CHE LE DANZE ABBIANO INIZIO

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<<Emma? Sei pronta?>> Urla Cristopher dalla camera.

Sono in bagno da esattamente un'ora emmezza. Tra la doccia, i boccoli ai capelli, la depilazione, non sono riuscita a uscire dal bagno prima.

<<Eccomi,sono pronta!>>

<<Faremo tardi a cena..>>

Finalmente esco dal bagno e faccio un giro su me stessa. <<Allora? Come sto?>>

Il mio amico mi guarda sorpreso. <<Sei bellissima. Ora capisco perchè ci hai messo così tanto tempo.>>

Mi specchio e mi piaccio davvero, dopo tanto tempo: indosso un vestito dorato un po' aperto sul seno, con una cinturina argentata, e degli stivali fino al ginocchio sempre dorati con il tacco.

<<Josh mi hanno detto che questo ristorante è molto elegante.>>

<<Sì,e anche molto costoso.>> Cris si abbottona la camicia. <<Io sono pronto. Tuo fratello mi ha scritto che sono già là.>>

<<Andiamo.>>Prendo il cappotto, la borsa e usciamo dall'albergo.

Fortunatamente ci vogliono solo cinque minuti dall'albergo al ristorante, e ne approfittiamo a camminare per guardarci un po' intorno, ed io sono sempre più meravigliata dalla bellezza.

<<Eccoci.>>

<<Sarebbe questo il ristorante?>>

Sono sorpresa. E' un ristorante gigantesco di due piani pieno di vetrate e le luci di Natale sono posizionate sia fuori che dentro, accompagnate da un gigantesco albero.

Entriamo e il cameriere ci conduce al nostro tavolo.

<<Finalmente!>>Josh, elegante come non ho visto mai, corre da me e mi abbraccia.<<Che bello vederti, e che bella che sei.>>

<<Sei sempre un amore.>>

Sally,Dora e Lucy mi salutano con un bacio sulla guancia e facendomi i complimenti.

Ci rimango un po' male nel vedere che c'è anche Chuck, è il fratellastro di Neels e non pensavo fosse venuto, lo saluto comunque con un cenno di mano per educazione.

<<Sei bellissima.>> Mi dice David all'orecchio e io arrosisco all'istante.

Saluto anche Eric, ed altri due ragazzi e ragazze. Tolgo il cappotto e mi siedo.

Guardo l'unico posto vuoto, dov'è Neels?

<<Sta arrivando, è andato in bagno.>> Mi dice Sally, come se mi leggesse nel pensiero, e appena mi volto rimango senza fiato.

Raggiunge il tavolo tenendo le mani in tasca: indossa dei pantaloni neri eleganti, una camicia con un fiocco nero che gli stringe il colletto.

I suoi capelli sono perfettamente tirati su con il gel, sta giocherellando con il piercing al labbro.

<<Ma buonasera.>> Mi saluta, avvicinandosi a me. Mi alzo per salutarlo.

<<Ciao..>>Ci diamo un bacio sulla guancia, per educazione. <<Come siamo eleganti.>> Dico, con un pizzico di ironia, e lui ride.

<<Anche tu, sei vestita molto bene.>> Posa lo sguardo sulla mia scollatura e si siede di fronte a me.

Sa benissimo l'effetto che mi fa.

Mi risiedo e sospiro.

Sally si avvicina al mio orecchio e sussurra: <<Riesci a calmarti un attimo?>> Scoppia a ridere ed io scuoto la testa. Merda. <<Si nota tanto?>>

<<Avrai i battiti a cento.>>

Il camerire ci raggiunge e guardo subito il menù, non voglio farlo aspettare.

Ordiamo più o meno tutti dei piatti a base di pesce, e poi varie bottiglie di vino.

Iniziamo a parlare del più e del meno, e quando ci arriva il vino iniziamo subito a bere.

<<Vuoi?>>Mi chiede Neels.

<<Sì,grazie.>> Porgo il bicchiere e lui mi versa il vino.

Fa passare il piercing alla lingua tra i denti. <<Hai fatto buon viaggio?>>

<<Sì,tutto benissimo. Voi in questi due giorni che avete fatto?>>

<<Nulla di che, Josh ha voluto aspettare te per fare quasi tutto. Mi ha detto che quando sei arrivata non ti sei fatta sentire.>>

Continuo a guardarlo. <<Io e Cris abbiamo dormito tutto il giorno.>>

<<Dormito eh?>> Ride.

<<Sì..dormito..>>

<<Avete fatto bene. Stanotte non di dorme. Anzi, in queste due settimane non si dorme.>>

<<Perchè? Dove andiamo stasera?>>

Josh si mette in mezzo al discorso. <<Tranquilla. I bei locali ce li teniamo per i prossimi giorni, soprattutto per capodanno, però abbiamo pensato che tu e Cris potete venire nel nostro albergo dopo mangiato, ci divertiamo un po'.>>

Deglutisco il vino a fatica. Io e Neels in un locale insieme, non può finire bene.

Arrivano i nostri piatti e iniziamo a mangiare.

<<Merda,mi è caduta la forchetta.>> Impreco. <<Vado dal cameriere, arrivo subito.>>

Appena mi alzo mi volto di scatto quando sento tossire.

<<Carine le mutande di pizzo, Emma.>> Dice Neels, e tutti scoppiano a ridere.

Mi abbasso il vestito. Divento paonazza e lascio il tavolo in cerca della forchetta.

Avrei giurato di vedere sul suo viso una scintilla di malizia.


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