Capitolo 27: Natale

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Con la fine degli esami, arrivarono le vacanze natalizie e tra gli studenti c'era chi era già partito o chi stava per farlo.

"Quindi sarai da solo a Busan?" mi chiede Alex con tono dispiaciuto, porgendomi una maglietta. Siamo nella mia stanza e lui e Tarn mi stanno aiutando a fare i bagagli, avendo già preparato i loro.

"Si, ma non preoccupatevi, ci sono abituato." Chiudo la valigia, mettendomi a sedere sul letto. poi guardo il volto triste dei miei amici e cerco di rassicurare loro sorridendo. Passare le feste con amici e parenti era l'unico lusso che non mi sono mai potuto e voluto permettere.

Tarn e Alex era da alcuni giorni che provavano a convincermi ad andare a casa di uno dei due, perché a Natale non si può stare da soli. Ma ho declinato l'invito, sia perché mi troverei in una situazione di disagio, sia perché non voglio far impietosire nessuno. Inoltre non sarò completamente solo in quanto andrò a trovare mia madre più spesso.

Avevano però proposto di accompagnarmi in aeroporto e non avrebbero accettato un no come risposta, così almeno quello glielo concessi.

Arrivati nell' atrio della sala comune, Jung, Win e Ben erano in piedi, davanti alla porta che ci salutavano, facendo segno di sbrigarci.

Una volta raggiunti li guardo confuso, mentre Jung prende in mano una mia valigia, mettendola nel cofano dell'auto a più posti che avevano noleggiato a mia insaputa.

"Forza ragazzino, che il tuo aereo parte da due ore e rischi di perderlo."

"Non capisco."

"Non avrai pensato che non saremmo venuti anche noi ad accompagnarti?" Esclama Win lasciandomi sorpreso. Abbasso la testa mormorando un grazie e Ben mi mette un braccio intorno alle spalle, esortandomi a prendere posto.

Durante l'attesa in aeroporto, ascolto quella comitiva di pazzi. Ben si è tolto la giacca cercando di metterla a Win, con i piedi. Alex ha così tanto cibo fra le mani come se non mangiasse da 10 anni e invece sono passate solo tre ore dall'ultima volta. Tarn si sta mettendo della crema sul vis... aspetta..

"Tarn, ma che stai facendo?"

"Mi sto prendendo cura della mia pelle. Ne volete un po'?"

Lo guardiamo aprendo e chiudendo più volte la bocca, non sapendo effettivamente che dire, ma l'ultimo neurone dell'idiota deve essere partito senza di lui, perché ne prende un po' e me la spiaccica sulla fronte.

"Simba."

Ancora incredulo, non posso fare altro che ridere insieme agli altri.

"Non pensavo fossi un tipo da Il Re Leone." Lo sbeffeggio, asciugandomi con un fazzoletto.

"Oh invece lui è proprio quel tipo." Win infierisce incurante dello sguardo inceneritore di Jung.

Il mio volo viene annunciato in questo momento ed Alex è il primo ad abbracciarmi, seguito da Tarn e gli altri, tranne Jung che aspetta gli altri mi lascino andare, per poi avvicinarmisi.

"Fai buon viaggio ragazzino e non pensarmi troppo." Mi sussurra nell'orecchio, depositandovi un lieve bacio poco dopo. Torna a guardarmi, godendosi palesemente la mia espressione imbarazzata. La mia risposta viene interrotta da Alex e Tarn che iniziano a farmi una filippica di raccomandazioni e per fortuna Win interviene, ricordandogli che dovevo andare.

Poco prima di svoltare l'angolo, mi volto verso di loro, che mi salutano con la mano. L'ultima cosa che lasciano i miei occhi, sono i suoi, che con la loro profondità mi regalano un brivido anche da lontano.

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