Dopo essermi preparato mi dirigo all'entrata del dormitorio e aspetto l'arrivo di Alex. Ma poi il ricordo del mio comportamento di ieri sera mi fa realizzare che non verrà. Scuoto la testa e vado in aula. Durante le lezioni, ho notato Alex seduto qualche banco più in là, nessuno sguardo, nessun saluto. Ho evitato di andare in mensa e tutti i luoghi in cui sapevo di poterlo trovare, non riuscivo a sopportare il senso di colpa che provavo ogni volta che lo vedevo e sapere che non fosse solo quello, era peggio. Le giornate a seguire furono tutte le stesse. Ci evitavamo a vicenda. Ogni tanto vedevo Tarn e quando mi salutava gli accennavo solo un gesto con la testa.
Io come sto?
Pensavo di poter andare avanti senza problemi, ma ho compreso che quel piccoletto mi manca. Mi manca la sua risata, il suo arrossire per tutto, il suo indispettirsi per qualsiasi cosa, mi manca il suo sorriso dolce quando mi dice che va tutto bene. Mi manca anche Tarn e le sue battute. Mi manca stare con loro, perché si, da solo stavo bene, ma anche con loro non era così male. Ho deciso di provare a parlargli e a chiedergli scusa. Magari non gli importerà nulla, ma devo almeno provarci, merita di sentirsi dire "mi dispiace".
Mi dirigo in mensa per cercarlo, ma trovo una massa di studenti accerchiati al nostro solito tavolo. Corro a vedere e trovo Alex singhiozzare a testa bassa, mentre un gruppo di stronzi lo umiliano.
"Non sei già abbastanza ciccione, perché continui a mangiare tutto quel cibo?"
"Sei rimasto solo vero? Anche il tuo amichetto non vuole più avere a che fare con te. Sei solo uno sfigato." Sento la rabbia ribollire. Dopo aver pronunciato quelle parole, vedo una mano che sta per colpirlo, ma velocemente la fermo e con un pugno gli faccio perdere l'equilibrio tanto da farlo cadere a terra. Poi lo prendo per il colletto della divisa e mi avvicino a lui, in modo da assicurarmi che quello che sto per dirgli gli rimanga ben impresso.
"Non osare toccarlo mai più neanche con un dito, perché se ti vedo anche solo guardarlo da lontano, ti riduco a pezzi questa faccia di merda che ti ritrovi. Mi hai capito?" Lui annuisce cercando di alzarsi velocemente per andarsene. Poi mi rimetto in piedi e guardo in faccia tutti gli altri.
"E voi che volete ancora? Siete solo dei vigliacchi. Vedete una persona in difficoltà e non andate ad aiutarlo. Ma vi potete davvero definire persone? Riuscite a guardarvi allo specchio e ad essere in pace con la vostra coscienza. Fate schifo." Prendo Alex per mano, come una volta aveva fatto lui con me per proteggermi e lo porto via da lì. Lo faccio sedere su un muretto.
"Quegli stronzi, se torno indietro li ammazzo. Come si sono permessi. Brutti..." Sono così arrabbiato, ma delle braccia mi circondano e dei singhiozzi strozzati provengono dalla sua voce. Ma come hanno fatto del male ad una persona come lui? Ricambio l'abbraccio, anche se un po' impacciato. Non lo facevo da troppo tempo. Do dei colpetti sulla sua schiena per rassicurarlo e lascio che si sfoghi. Dopo un po' sembra calmarsi e si allontana ma senza staccarsi da me. Mi guarda. Starà pensando che sono pazzo. Lo capisco. Lo penso anche io in questo momento.
"Tu..." inizia a dire, ma lo interrompo.
"Si lo so, sono un cretino, arrogante e strafottente. So che ti ho ferito e mi dispiace. Magari a te non importa adesso, perché sono un coglione e hai tutti i motivi per non volermi tra i piedi." Ho detto tutto questo così velocemente, che ho paura non mi abbia capito. Poi lo vedo scoppiare a ridere e il mio cervello è ancora più confuso. Che c'è di così divertente.
"Quindi non sono solo io che parlo a raffica eh?" Effettivamente, non ha tutti i torti, così mi unisco alla sua risata.
"Penso di immaginare quanto ti siano costate queste scuse. Per fortuna ti voglio bene e ti ho aspettato. Grazie per oggi, per avermi difeso." Mi dice serio.
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The sound of your voice
FanficSpesso si pensa di poter tenere sotto controllo la propria vita, ma cosa accadrebbe se un giorno, una persona arrivasse e stravolgesse tutto il vostro equilibrio? Questo è quello che accadrà a Tobias Lee, un ragazzo solitario che sta per essere trav...