Capitolo 26: Ti stavo aspettando

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Pov's Tarn

La graduatoria degli esami era stata pubblicata e vedendomi in una buona posizione, grazie ad un ottimo punteggio, rimango soddisfatto di me stesso. Il mio pensiero mira verso lui, così tento di scoprire il suo risultato, ma la calca di studenti non mi rende facili le cose. Ad un tratto iniziano a farsi da parte e intravedo un Ben piuttosto eccitato, corrermi incontro per poi prendermi in spalla.

"Fate largo gente al cervellone di ingegneria." Imbarazzato gli intimo di mettermi giù, ma lui mi ignora ridendo e dirigendosi non so dove, dotto gli occhi divertiti e curiosi di tutti. Dalla sua felicità posso intuire sia riuscito nel suo dovere e in un'altra situazione gli avrei fatto i complimenti, ma intanto....

"Ben Aydin mettimi subito giù."

Continuo a scalciare, ma la smetto dopo l'ennesimo schiaffo al sedere, ormai dolorante.

Riconosco la sua camera e una volta dentro, mi butta sul letto come fossi un sacco di patate. Faccio per alzarmi e strozzarlo, ma mi blocca entrambi i polsi, fissandomi con sguardo serio.

"Prima rispondimi ad una cosa e poi potrai fare di me ciò che vuoi." Rabbrividisco, sentendo nell'aria una strana tensione.

"Cosa?" Domando. Lui fa incrociare le nostre dita, mordendosi nervosamente il labbro inferiore.

"Ricordi la promessa?" Annuisco, pensando a come fosse stata il mio pensiero fisso negli ultimi giorni.

"Sentiamo, tanto sarà la solita stron...."

"Vuoi essere il mio ragazzo?" Strabuzzo gli occhi, mentre i battiti del mio cuore rimbombano da qualche parte nel mio stomaco. Passano secondi interminabili, durante i quali cerco di assimilare le sue parole. Vedendomi non rispondere, fraintende ed inizia a straparlare.

"Se ancora non sei sicuro o penso ti serva più tempo posso capirlo.."

"Non pensi che abbiamo già sprecato troppo tempo?" Si blocca, guardandomi incerto.

"Che intendi?"

A volte è proprio uno stupido.

"Ormai sappiamo entrambi cosa proviamo." Rispondo, sperando abbia capito.

Quando finalmente mi bacia, percepisco un calore irradiarsi fino ai piedi. Lo avvicino di più a me, schiudendo le labbra e sentendo la sua lingua cercare la mia. Ci stacchiamo a corto di fiato, lasciando che due sorrisi di chi in fondo non aveva desiderato altro, spuntassero.

"Per un attimo ho temuto davvero non volessi" mi sussurra, abbracciandomi.

"Come potevo dirti di no, quando sei diventato il motivo per cui sto così bene." Inspiro il suo profumo, lasciandogli lievi baci sul collo.

"Ho immaginato così tante volte questo momento, ma non sapevo come fare. Mi vergognavo ed avevo paura di rovinare tutto." Ammette, portandosi la mia mano sulle labbra.

"Io ti stavo aspettando e avrei continuato ad aspettarti se questo significava arrivare a questo." La mia voce trema leggermente, per le emozioni che mi sta provocando.

"Grazie per avermi permesso di essere il tuo ragazzo, Tarn. Grazie per avermi reso felice."

Gli sorridendo dolcemente e non riuscendo a parlare, decido di baciarlo, per trasmettergli tutto quello che ho provato in questi mesi e tutto quello che provo adesso. Mi accarezza il viso, mentre porto le mie mani dietro la sua nuca.

"Finalmente posso dire a tutti che sei mio." Mi dice, per poi baciarmi le guance.

"Vacci piano, a tutti chi?"

"A Mark, a Win... Oh e a Tobias." Al nome del mio amico, lo guardo stranito.

"Perché Tobias?"

"Perché mi ha aiutato in molte situazioni con te." Dopo aver pronunciato queste parole, si tappa improvvisamente la bocca con le mani. Non appena realizzo la situazione, mi alzo di scatto.

"Quel traditore." Apro la porta, iniziando a correre, mentre Ben prova a fermarmi.

Sei finito Tobias.

Pov's Tobias

Fisso contento il mio numero di matricola, in cima alla lista. È la prima volta che sono preoccupato per un voto. Come se lo avessi chiamato, ecco che mi raggiunge, poggiandomi una mano sulla spalla e guardando orgoglioso il tabellone. "Sei oltre le aspettative ragazzino, come sempre." Si fa più vicino, sorridendo entusiasta, ma mi allontano di riflesso, imbarazzato. Quando suoi occhi catturano i miei, capisco che in realtà il motivo della mia soddisfazione è il fatto di non averlo deluso.

Quando smetterà di continuare ad influire sempre più sulla mia vita?

"Tobias Lee, di le tue ultime preghiere."

Un urlo, oserei dire quasi animalesco, arriva alle nostre orecchie, facendoci voltare verso un Tarn che con grandi falcate, cerca di raggiungermi.

"Scusa Tob, mi è scappato." Alle parole di Ben, comprendo la situazione e taglio la corda, cercando un riparo il prima possibile.

Eccocosa succede ad aiutare gli amici

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