Arrivati davanti al dormitorio, intravedo il professor Stuart con in mano una scatola, venirci in contro. Ci da il ben tornato con la sua solita allegria. Scambiamo una piccola conversazione in cui ci chiede se ci fossimo divertiti e se stessimo tutti bene.
"Adesso ragazzi vi lascio rientrare. Mi raccomando studiate che gli esami sono vicini." E con un ultima risata se ne va.
Finalmente in camera, lascio la valigia in un angolo e mi siedo sul letto, lasciando che il solito silenzio mi circondi.
Un oggetto bianco sulla scrivania cattura la mia attenzione, così mi alzo a prenderlo e lo apro. È una busta contenente una frase scritta al computer e sono proprio quelle lettere a caratteri grandi che mi fanno immobilizzare sul posto.
"Che il gioco abbia inizio Tobias Lee."
Mi siedo confuso, continuando a rileggerla. Una strana ansia si impossessa di me, mentre il mio cervello inizia a porsi troppi quesiti. Mi ricordo l'episodio dell'incidente con il pullman e apro frettolosamente il pc. Cerco il significato di quel simbolo, ma nulla che mi possa tornare utile o che si possa collegare. C'è solo una voce che mi riporta a Busan, la mia città, ma non mi fa andare oltre perché l'accesso è bloccato.
E se i due episodi non fossero collegati e questa è solo di qualcuno che ha voglia di scherzare?
Ma come sono entrati in stanza?
Il bussare interrompe i miei pensieri, così chiudo il computer velocemente e nascondo la lettera nel cassetto.
"Tob dai"
Quando apro, Alex e Tarn entrano senza aspettare il mio permesso, il primo andando in cucina, il secondo buttandosi sul letto. Prima di chiudere la porta vedo il professor Prout passarmi davanti e lanciandomi uno sguardo indecifrabile. Aggrotto le sopracciglia, confuso, prima di rivolgermi a quei due.
"Prego, fate come se fosse la vostra stanza."
Alex torna con un pacco di patatine, sedendosi vicino a Tarn e condividendolo, mentre io di fronte li guardo alzando un sopracciglio.
"Si può sapere che ci fate qua?"
"Tob lo hai dimenticato? È giunto il momento di sputare il rospo, per tutti."
Deglutisco a vuoto, raggiungendoli.
"Tarn"
"Tob"
"Alex"
Ognuno propone un nome diverso per chi deve iniziare, così decidiamo di tirare a sorte facendo carta, forbice e sasso. Lo sfortunato è proprio Tarn.
"Finn, parlaci di lui." Inizia Alex diretto.
"Ma nulla, è solo un compagno di club."
"Si, ma ci prova con te, lo sai?" Confermo le parole del piccoletto.
"Potrei aver intuito qualcosa, ma voi sapete già chi mi piace." Dice, grattandosi il collo e evitando il nostro sguardo.
"Oh si, lo sappiamo bene." Sogghigno.
"Allora, con Ben.. a che livello siete arrivati?"
"Per sbaglio mi è capitato di vedere delle mani unite." Aiuto Alex nel tirargli fuori le cose dalla bocca. Tarn, sentendosi scoperto, sospira sconfitto.
"Noi ci stiamo provando. Ecco in realtà abbiamo anche avuto una discussione ed è stato lui il primo a farmi notare il comportamento di Finn nei miei confronti."
Sorrido al ricordo dello sguardo inceneritore di Ben verso i due.
"La prima sera Finn ha detto di dormire insieme, potete immaginare la reazione di Ben e così hanno iniziato a litigare. Così ho deciso di dormire la prima notte con Finn e la seconda con Ben, pensando di fare la cosa giusta."
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The sound of your voice
FanficSpesso si pensa di poter tenere sotto controllo la propria vita, ma cosa accadrebbe se un giorno, una persona arrivasse e stravolgesse tutto il vostro equilibrio? Questo è quello che accadrà a Tobias Lee, un ragazzo solitario che sta per essere trav...