"Deve essere una casualità quella di vedervi entrambi incazzati, vero?" Alle parole di Tarn, alzo per un secondo lo sguardo e lo vedo, attorniato dalla sua solita cerchia. Win e Ben cercano di parlargli, ma lui sembra ignorarli.
"Non mi riguarda." Scrollo le spalle e riporto la mia attenzione sul libro.
"E allora si può sapere che ti prende?" Riprova Alex.
"Non ho nulla Alex. Davvero. Sto solo cercando di leggere."
"Come vuoi, quando vuoi parlare siamo qua Tobi. Oh.. il tuo bel capitano sta venendo verso di noi Alex."
Ci voltiamo nella loro direzione.
"Ciao ragazzi, domani ci sarà una festa a casa di Ben, verrete?" Ci invita Win.
"Certo, vero ragazzi?" Risponde Alex. Non capisco perché, nelle sue risposte, debba includere anche gli altri. Sto per declinare l'invito, ma un voce mi interrompe.
"Lui non viene" dice Jung indicandomi, "è un ragazzino."
Non cadere nella sua trappola Tobias, non casc... No, mi irrita troppo dargliela vinta.
"E invece ci sarò Win, grazie dell'invito." Bravo Tobias, mossa intelligente e ora che cavolo fai? Ma era troppo tardi, non potevo tirarmi indietro.
"Sarà interessante allora." Dice ghignando e se ne va. Alzo gli occhi al cielo, sbuffando.
"Allora a domani ragazzi, ciao Alex." Dice Win, facendo l'occhiolino al mio amico.
Vedo Tarn guardarsi intorno e immaginando chi stia cercando lo metto in difficoltà. Lui lo fa sempre con me, devo ricambiare il favore.
"Tarn, hai perso qualcosa?" Colto in fragrante, mi dice una parola poco cortese.
"Ragazzi, cosa ci mettiamo domani?" Io e Tarn, avvertendo il pericolo imminente, ci alziamo e facciamo per andarcene, ma troppo tardi.
"FERMI DOVE SIETE. Adesso mi accompagnate a fare shopping e scegliere qualcosa di decente da indossare." Ci prende dalle magliette e ci trascina via.
Due ore e 300 paia di vestiti dopo, Alex sembra aver scelto cosa indossare: un paio di skinny neri che slanciavano la sua piccola figura e una camicia aderente del medesimo colore, con alcune righe velate.
"Qui qualcuno ha voglia di attirare l'attenzione." Commenta Tarn, cercando complicità in me, che affermo. Alex, imbarazzato, mette le mani sui fianchi e ci fa il verso.
"Perché non cercate qualcosa anche per voi, invece di prendere per il culo. Ad esempio Tarn, là c'è una camicia, che sembra sia fatta apposta per te." Sorrido pensando di essermela scapata, ma avevo cantato vittoria troppo presto.
"Tobias caro, fila in camerino e prova questi, altrimenti te li metto con la forza." Mi porge dei pantaloni, così li prendo ed entro nel camerino per provarli, ma esco quasi subito appena mi rendo conto di quanto siano attillati.
"Spero tu stia scherzando. Io questi cosi non me li metterò mai, fosse l'ultima cosa che faccio." E torno dentro per cambiarmi, ma la furia di Alex apre le tende e mi avvisa che se oso, anche solo pensare di toglierli, sarà davvero l'ultima cosa che farò in tutta la mia vita.
"O-ok Alex. Li prendo." Vi ho già detto quanto mi faccia paura incazzato?
"Bravo Tob. Tarn ti sta bene, prendila." Anche il mio amico annuisce, impaurito dal contraddirlo.
"Si è fatta ora di cena, dove volete mangiare."
"Alex sono troppo stanco per andare in giro." Afferma Tarn. Allora decido di proporre di andare in camera mia e che avrei cucinato per loro.
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The sound of your voice
FanficSpesso si pensa di poter tenere sotto controllo la propria vita, ma cosa accadrebbe se un giorno, una persona arrivasse e stravolgesse tutto il vostro equilibrio? Questo è quello che accadrà a Tobias Lee, un ragazzo solitario che sta per essere trav...