Capitolo 30: Anno Nuovo

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Mi sveglio, sentendo un corpo caldo sotto le mie dita. Ritraggo la mano, imbarazzato all'idea di cosa Jung possa pensare.

"Non pensavo ti piacesse così tanto il mio corpo ragazzino." Dice ridacchiando.

"Stavo dormendo, non ero cosciente." Obietto in mia difesa.

"Hai fame?" mi chiede, mettendosi seduto.

"Mi è passata." Rispondo, infastidito. Salto fuori dal letto, andando in cucina. La signora Maria sta preparando la colazione, così l'aiuto.

Dalla porta fanno il loro ingresso Win ed un assonnato Alex.

"Verrò a vivere qui per sempre." Dice quest'ultimo, mettendomi le mani sulle spalle.

"Cosa direbbe tua madre se sapesse che dici queste cose in giro?" Borbotto, frugando nella dispensa alla ricerca dello zucchero.

"Qualcosa non ti ha fatto dormire.... o qualcuno?" Ignoro la frecciatina di Tarn che ci ha raggiunto insieme a Ben e Jung.

"Oh io penso abbia dormito benissimo, lo dovevi vedere mentre mi abpfmfpmp"

Blocco la sua frase mettendogli un toast in bocca.

"AH" Dei sorrisi di intesa spuntano sul loro volto.

"Più tardi andiamo a fare la spesa, per la mezzanotte di stasera voglio preparare qualcosa con cui festeggiare l'anno nuovo." Comunico, sviando l'argomento.

Quando anche l'ultimo piatto è portato in tavola, l'appetito di Alex viene finalmente placato.

Li portai a fare un giro per la città e nei vari negozi, così trascorremmo fuori la maggior parte del tempo, complice anche la bella giornata. Una volta arrivati al supermercato, ci dividiamo nei vari reparti le cose da prendere, così da fare più in fretta.

Mi dirigo verso lo scaffale delle salse.

"Salsa di soia, salsa di soia..."

"Ti serve questa?" Alzo il viso, scontrandomi con una faccia familiare.

"Lucas?" Il ragazzo mi sorrise, annuendo.

"Che ci fai qui?" Chiedo stranito.

"Io sono originario di queste parti, tu invece?"

"Che coincidenza, anche io."

"Ragazzino con chi stai parlan...Oh che vuoi?"

Jung compare da dietro l'angolo, guardando in cagnesco Lucas.

"Jung anche tu qua, che piacere." Lo saluta sornione.

"Il piacere è solo tuo Nam."

Ogni volta che si incontrano, sembra facciano a gara a chi fa la pipì più lontana.

Do una gomitata a Jung intimandogli di smetterla. Qualche minuto dopo arrivano anche gli altri che si presentano a Lucas.

"Si è fatto tardi, devo andare."

"Che peccato." Commenta Jung facendo una finta espressione dispiaciuta.

"Ah Tobias, potrei avere il tuo numero?" Guardo Lucas, aggrottando le sopracciglia.

"Così possiamo uscire insieme qualche volta, soprattutto quando siamo entrambi a Busan."

"Se lo fa, lo strozzo."

Ed è il commento di Jung appena sussurrato, che mi fa decidere.

"Ok, tieni."

Lucas sorride, mentre io alzo un sopracciglio in segno di sfida a Jung, che si passa nervoso la lingua all'interno della guancia. Alex sta trattenendo le risate insieme a Tarn che mi fa un occhiolino.

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