Capitolo 44: Dovevo proteggerti

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POV'S MARK

Il professor Prout aveva avvisato il padre di Tobias, che ci avrebbe raggiunti direttamente sul luogo inviatogli.

Subito dopo si mise in contatto con la sede centrale per farsi mandare delle squadre.

"Mi servono molti uomini... Si, li abbiamo trovati."

L'operazione che stavamo per fare, richiedeva la massima discrezione e ogni tipo di aiuto. Non sapevamo cosa e quante persone avremmo trovato pronte a farci fuori in un solo schiocco di dita.

Il mio pensiero è costante a lui. Vedo i suoi occhi ovunque, spaventati, soli.

Lui si è sempre sentito solo e io non sono riuscito a fargli capire quanto sia diventato fottutamente importante per me.

"Io, Mark e Lucas staremo in un auto, Win, Alex, Ben e Tarn si divideranno nelle altre due."

"Io vengo con voi." Afferma Pete, allarmato.

"NO." Dice subito Lucas.

"Perché?" Domanda Pete a capo chino.

"Non posso permettermi che anche tu venga ferito." Lucas poggia una mano sulla guancia del castano. Nel suo sguardo riconosco un sentimento che mi ricorda il mio per il ragazzino e ne rimango stupito.

"Io.. n-non posso rimanere qui, mentre ti so in pericolo. Vengo con voi."

"Pete tu devi aiutarci a distanza. Qui ci sono le credenziali per l'accesso ai portali dei servizi segreti di Busan. Fai in modo che tutte le prove che avete ottenuto, vengano catalogate in modo da essere prese in esame subito e con urgenza. Poi dovrai riuscire ad entrare nel sistema di sicurezza della base in cui sono nascosti e mettere fuori uso le telecamere di sorveglianza. Dobbiamo guadagnare abbastanza tempo da catturare tutti gli scagnozzi all'esterno dell'edificio."

Pete annuisce, mentre una piccola lacrima gli riga il volto.

"DOVETE TORNARE. TUTTI. AVETE CAPITO?"

"TUTTI VIVI." Urla alla fine, correndo via da noi per evitare che o vedessimo piangere.

Lucas sospira afflitto. Gli do una pacca sulla spalla. So che non è da me, ma vederlo stare così male non mi piace.

Corriamo alle macchine e ci mettiamo in viaggio.

"Indossate questi. Sono degli apparecchi di ricezione. Ci metteranno in contatto. Lucas tu prendi questo."

Quest'ultimo viene dato un auricolare che ci permetterà di ascoltare quanto sta accadendo all'interno.

"Lucas sei sicuro di volerlo fare?" Domanda il professor Prout a quel ragazzo che si era offerto volontario ad infiltrarsi per fare da spia.

"Si, glielo devo."

Parcheggiamo a pochi metri dalla loro posizione.

Ci sono uomini ovunque e le videocamere di sorveglianza occupano quasi tutto il perimetro.

"Pete quanto ti manca?"

"Ho quasi fatto."

"Alex i sentite?"

Aspetto la risposta che arriva dopo poco secondi.

"Siamo dietro di voi."

"Lucas sta per entrare." Informo anche loro.

"Preparatevi.. tra 3... 2.. 1... ORA."

"Vai Lucas.. Vai, vai, vai."

Il ragazzo ostenta un'andatura tranquilla mentre mostra il marchio che dovrebbe essere il loro distintivo di riconoscimento.

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