<<Non penso di aver capito, puoi ripetere?>>
<<Filippo hai capito benissimo. Calmati e rimani concentrato; non possiamo fare cagate.Andrea tu sei capo equipaggio, sai cosa fare>>
Prendo un bel respiro e dico ad Augusto di partire.
In 9 anni di volontariato,anche a Milano, non mi è mai capitato un servizio del genere.
Andrea Nicole hai 29 anni, respira e cerca di non fare cagate come tuo solito quando sei agitata. Diavolo, questo 2019 sta iniziando proprio bene.
Non sento quello che stanno dicendo gli altri due e vengo riportata alla realtà quando sento l'ambulanza fermarsi. Si entra in scena.
Dico a Filippo di prendere l'ossigeno e di passare lo zaino a me.
Quando entriamo vedo diverse persone con abiti eleganti; mai mi sono sentita così fuori posto come ora .
Ci viene in contro una donna bionda, elegante ed anche molto bella che ci accompagna dal paziente. Ci racconta quello che è successo e noi iniziamo subito la procedura.
<<Dobbiamo portarlo d'urgenza in ospedale c'è qualcuno che...>>
non riesco a finire la frase che arriva un'altra persona e quando mi volto per vedere chi sia rimango congelata: Giuseppe Conte, il Presidente del Consiglio, è di fronte a me.
<<Sono andato a chiamare la figlia. Attualmente non c'è nessuno che possa stare con lui. Posso fare qualcosa?>>
rimango qualche secondo in silenzio, ma riesco a riprendere parola subito
<<Come stavo dicendo alla signora lo dobbiamo portare con urgenza in ospedale, se nessuno può venire avviseremo in pronto soccorso>>
<<Verrò io se non è un problema. È un caro amico e potrei aspettare fino all'arrivo della figlia>>
<<Nessun problema>>
Mentre Augusto e Filippo caricano la barella, io faccio accomodare Giuseppe in ambulanza. Filippo continua a monitorare il paziente ed io faccio alcune domande per compilare la scheda di soccorso.
<<Presidente...>>
<<La prego mi chiami Giuseppe e mi dia del tu. In questo momento sono solo un amico in pensiero>>
<<Va bene Giuseppe. Volevo chiederl-ti come stai. Non vorrei essere invadente, ma sembra che tu possa svenire da un momento all'altro;non vorrei avere un' altra persona da soccorrere>>
provo a sdrammatizzare un po'la situazione ed infatti lo vedo sorridere.
<<In realtà non sto benissimo da qualche giorno, ma non è nulla di cui preoccuparsi. Grazie, per tutto. Io non ne sarei in grado>>
Sentendogli dire ciò gli prendo le sue mani e le stringo la tre mie
<<Non dire così. Non ti conosco di persona, ma di fronte a me ho un uomo che, pur non sentendosi bene, in una situazione critica, ha deciso di rimanere con il suo amico.Forse lo da per scontato perché è una brava persona, ma non tutti sono così, non tutti si assumono le proprie responsabilità o quelle degli altri. Per quel che vale, io non potrei mai essere un' avvocato di successo o il Presidente del consiglio. Faccio quello che posso con i mezzi che ho sperando che sia sufficiente>>
Le mie parole ottengono l'effetto sperato e lo vedo rilassarsi un po'. Ora che gli sono così vicina riesco ad osservare nei minimi dettaglio il suo viso e devo dire che è estremamente affascinante. Dio,che occhi intensi. Mi sto sciogliendo come una quindicenne. Per fortuna, o sfortuna, siamo arrivati. In ps l'infermiera ci guarda e dopo aver notato il presidente il suo viso assume diverse tonalità di rosso. Dopo aver sbrigato le solite procedure possiamo lasciare Umberto, l'amico di Giuseppe, nelle mani dei dottori e mentre i miei colleghi vanno a sistemare l'ambulanza io rimango sola con lui.
<<Presidente>>
<<Non avevamo detto che era Giuseppe>>
<<Hai ragione, scusa. noi dobbiamo andare, ma ti raccomando di andare a prendere un caffè ed una bottiglietta d'acqua>>
Sto per tendergli la mano per congedarmi quando lui fa un qualcosa di inaspettato: mi abbraccia. Mi è capitato diverse volte, ma la sensazione di calore proveniente dal suo corpo è paradisiaca. Riesco a sentire il suo profumo che mi fa perdere la testa:bergamotto, gelsomino e muschio. Vorrei poter stare così per sempre, ma purtroppo non posso. è lui a sciogliere l'abbraccio e mi ringrazia nuovamente. Lo saluto e ritorno dai miei fidi compagni. Il turno è ancora lungo, ma ora ho più energie che mai.
Anche per questo capitolo vorrei sapere cosa ne pensate e se vi è piaciuto. Chiedo scusa in anticipo se troverete parole attaccate o errori di questo genere; ho avuto difficoltà nel sistemare questa parte (sul pc vedo il testo in un modo e sul cellulare in un altro). Scusate ancora
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Ti sento vivere
RomanceAndrea Nicole (nome strano, lo so) è una donna di 29 anni tradita dal suo fidanzato pochi giorni prima di partire per festeggiare il loro anniversario. Per non pensare a quello che avrebbe potuto fare, il 31 dicembre decide di sostituire una collega...