Capitolo 28

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Niccolò è rimasto con noi per un paio di giorni e prima di andare via mi ha fatto un regalo, comprato con la sua paghetta, ed io mi sono commossa. Io e Giuseppe gli abbiamo fatto due regali diversi e spero vivamente che gli piaccia. Adesso siamo stesi sul divano abbracciati ed io sto guardando Shein. Ho comprato un completino sexy e sono curiosa di indossarlo. Spulciando nel sito vedo indumenti più adatti ad un negozio erotico. Più scorro le pagine e più strabuzzo gli occhi.

<<Nicole che stai facendo? Stai facendo dei versi strani>>

<<Tu non hai idea di che robe stia vedendo. Vorrei comprarne alcune, ma tu mi muori così>>

<<Dai fai vedere>>

Gli faccio vedere degli articoli e ben presto lo vedo con la bocca aperta.

<<Amore te li compro tutti>>

       
Che cretino. Gli prendo il cellulare e lo lancio via. Mi metto sopra di lui e sento una presenza assai gradita. Gli prendo il viso ed unisco le nostre bocche. Ci stacchiamo per riprendere fiato e ricominciamo subito dopo. Mi scosto solo per levarmi la maglietta e scoprire il seno. Senza che gli dica nulla si avvina ed inizia a succhiare i capezzoli. Li alterna con estrema precisione ed io inizio a non capire più nulla. Con il poco controllo rimasto mi sposto per spogliarlo. Quando vedo il suo cazzo semi eretto tolgo anche gli ultimi miei indumenti e mi metto sopra di lui con la mia bocca sul suo fallo e le sue labbra sulla mia intimità. Inizio afferrandolo con una mano per poi iniziare a leccarlo in tutta la sua lunghezza. Bacio la sua punta diverse volte prima di accoglierlo nella mia bocca. Mentre io sono impegnata a dargli piacere lui non è da meno. Passa subito la sua lingua lì in mezzo, prima sfiorando appena e poi affondando. Oltre alla lingua inizia ad usare anche le dita ed io vado in un altro mondo. Sono talmente eccitata che non mi rendo subito conto che ha iniziato a penetrarmi con un dito l'altro buco. Sono al settimo cielo e per cambiare il favore avvolgo la sua asta tra le mie tette. Il primo a venire è lui ed io lo raggiungo dopo qualche minuto. Siamo esausti ma completamente soddisfatti. Ci alziamo per andare a farci una doccia ed iniziare a prepararci per la cena di questa sera. Ormai son serena e sono sicura che tutto andrà bene. Sono curiosa di conoscere dei ministri, altri li eviterei volentieri ma temo di non poterlo fare. Sono indecisa per quanto riguarda l'acconciatura, ma alla fine opto per uno chignon semplice. Il vestito che mi ha preso Giuseppe è bellissimo. È molto semplice, arriva fino al ginocchio ed è molto elegante. Mi sono a mio agio. Unavolta finito di prepararmi torno in soggiorno e vedo Giuseppe: è bellissimo ed elegantissimo nel suo smoking.


<<Sei bellissima...>>
<<Sei bellissimo...>>

Sorridiamo entrambi. Siamo diabetici, ma va bene così. Alle 19.30 la scorta ci passa a prendere. Quando arriviamo mi attacco al braccio di Giuseppe. Entriamo al Quirinale e rimango a bocca aperta; qui tutto trasuda di potere, storia e raffinatezza. Ora potrei iniziare ad avere ansia.

<<Va tutto bene>>

Quest'uomo mi capisce con una sola occhiata, mi conosce più di me stessa. Arrivati nella sala dove ceneremo scorgo diversi ministri e quando si accorgono della nostra presenza iniziano ad avvicinarsi. I primi a veneri sono Di Maio, Gualtieri, Speranza e quella che credo essere la ministra dell'istruzione, di cui non ricordo il nome. Luigi sembra essere una brava persona ed i due Roberto sono fantastici. Gualtieri è molto timido, ma appena entra in confidenza cambia completamente. Speranza mi ha conquistato: è dolcissimo e mi viene voglia di abbracciarlo continuamente. Se non fosse sposato, e se io non avessi Giuseppe, penso che ci proverei. Quando mi presenta sua moglie i suoi occhi brillano. Stanno insieme da quando andavano a scuola e l'amore che provano si è solo rafforzato. Hanno anche due figli e sono il loro orgoglio. Lucia, invece, non mi piace per niente. Continua a guardare Giuseppe con troppo interesse e cerca spesso il contatto con lui. Per fortuna ci andiamo a sedere e lei non sarà vicino a noi. Una volta preso posto mi avvicino all'orecchio del MIO uomo.

<<Se sento il suo profumo su di te quando torniamo a casa non te la do per un mese>>

<<Ma cosa ho fatto io?>>

<<Tu sei mio e nessuna ti deve toccare così. Solo io>>

La cena scorre piacevolmente e riesco a fare la conoscenza del Presidente Mattarella. Nonostante l'agitazione e l'emozione sono riuscita a non fare figuracce. Ho ricevuto i suoi complimenti e si è dispiaciuto per quello chi mi è capitato. Finita la cena rimaniamo a parlare, io ovviamente con il mio Roberto. Lucia ha provato diverse volte ad avvicinarsi al MIO uomo, ma la minaccia di prima ha sortito l'effetto sperato e si è sempre dileguato. Ritorniamo a casa a mezzanotte passata e come promesso mi avvicino per sentire se sia rimasta traccia della donna.

<<Vorrei premiarti per come hai evitato Lucia, ma domani dobbiamo partire presto per andare in Puglia>>

<<Sei tremenda, ma mi piace quando sei gelosa. Comunque il premio me lo prendo lo stesso>>

Non mi da tempo di rispondere che me lo ritrovo attaccato. Le sue mani non riescono a stare ferme e lascia cadere il mio abito a terra. Mi ritrovo solo con l'intimo indosso mentre lui è ancora vestito di tutto punto. Passo la lingua sulle labbra, gesto che lo manda fuori di testa, e mi lascio cadere sul letto. Passiamo tutta la notte ad amarci e nonostante ciò riusciamo a metterci in macchina all'orario prestabilito. Durante il viaggio ci fermiamo solo una volta per fare colazione e riusciamo ad arrivare a casa sua in meno di cinque ore.

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