Capitolo 21

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Rimango fuori per diverso tempo. Non ho voglia di entrare, voglio rimanere da sola a metabolizzare quello che è appena accaduto. Giuseppe se ne è andato; mi ha lasciato e sono sicura che questa pausa non cambierà nulla. Non lo avevo mai visto così e tutto per una piccola omissione. Vorrei pensare che la colpa sia di Giulia, ma lei è stata onesta. Evidentemente è gelosa di me e ha pensato di colpire. Non mi sono mai intromessa nella sua relazione, non le ho mai dato motivo di essere sua rivale. Ha ragione Giuseppe: sono una ragazzina, lui è un adulto. Dopo essermi calmata rientro dentro, solo per prendere salutare gli sposi e andarmene via. È bastato un solo sguardo e la mia amica ha capito che qualcosa non andava. Non voglio rovinarle questo giorno. Vado al mio tavolo per salutare e vedo un ghigno soddisfatto sul viso di Giulia. Paolo è in bagno, meglio così, e mi avvio al parcheggio. Non ho voglia di tornare a casa e così inizio a girovagare senza meta. Decido di spegnere il cellulare, per non cadere nella tentazione di scrivergli un messaggio. Mi fermo solo quando trovo uno spiazzo isolato. Inizio a ripensare alla nostra storia, a come sia iniziata per caso. Non sarebbe successo nulla di tutto ciò che non avessi scoperto il tradimento; non lo avrei mai incontrato se non avessi preso quel maledetto turno, che per me è stato benedetto. Devo fare qualcosa per fargli capire che io senza di lui sono persa. Non voglio perderlo. Gli lascerò i suoi spazi per non assillarlo.

Non so quanto sia passato, ma dopo aver finito tutte le lacrime decido di rientrare in auto e tornare a casa. Il viaggio in macchina mi ha aiutato a rilassarmi e quando arrivo nel mio appartamento entro subito in bagno per sciacquarmi il volto e darmi una rinfrescata generale. Con la testa ancora dolorante, gli occhi gonfi e pesanti,mi infilo sotto le coperte. Non riesco a riposare bene, ogni tanto apro gli occhi, sperando di osservare il profilo di Giuseppe. Cerco in tutti in modi di addormentarmi, ma ci riesco. Decido di prendere una pastiglia per aiutarmi e finalmente cado in un sonno profondo. Il risveglio non è dei migliori perché vengo ridestata da un forte bussare alla porta. Prendo il mio cellulare per vedere che ore siano e mi accorgo di averlo lasciato spento da ieri. Vado alla porta e dallo spioncino vedo Paolo, l'ultima persona che vorrei vedere. Non apro la porta.

<<Cosa vuoi?>>

<<Nicole aprimi, per favore>>

<<No.Ti chiedo di andar via. Non voglio più vederti>>

<<Nicole che cazzo è successo? Perché sei sparita ieri?>>

<<Vattene>>

Mi allontano dalla porta mentre lui continua imperterrito a chiamarmi.Prima o poi se ne andrà. Nel mentre vado in cucina per prepararmi un tè caldo. Riprendo il cellulare e lo accendo. Ci sono tante chiamate perse e numerosi messaggi. Nessuno di Giuseppe. Continuo ad ignorare tutti. Dopo diversi minuti non sento alcun rumore provenire da fuori.Tiro un sospiro di sollievo e ritorno nella mia stanza per prendere dei vestiti. Ormai il sonno è passato e non ha senso rimanere in casa. Ne approfitto per fare la spesa e uscire di qui. Apro la porta per uscire e appena esco vengo bloccata da Paolo; che stupida sono stata.

<<Lasciami>>

Non voglio che mi tocchi.

<<Guardami Nicole e dimmi che diavolo è successo>>

<<Ti ho detto di lasciarmi e di andartene>>

<<Ed io ti ho detto di dirmi cosa c'è che non va>>

Non gli rispondo e vedo che si sta spazientendo.

<<Non fare la bambina e dimmi che ti ho fatto>>

Adesso sono io che mi sto innervosendo e in qualche modo riesco a liberarmi dalla stretta.

<<Chiedilo alla tua ragazza. Io e te abbiamo chiuso, per sempre>>

Lo vedo fare una faccia perplessa e subito dopo riprova a bloccarmi.Questa volta sono reattiva e riesco ad evitarlo

<<Se mi tocchi ancora una volta o se ti avvicini nuovamente a me ti denuncio. Ora se vuoi scusarmi>>

Non volevo essere così dura, in fondo non è stata colpa sua, ma voglio togliere tutti gli ostacoli tra me e Giuseppe.

In tutto il giorno sono uscita solo per fare rifornimento e dopo essermi decisa decido di rispondere ai miei amici. Dico loro che ho avuto un diverbio con Giuseppe ma che non è nulla di cui preoccuparsi. Ricevo diverse chiamate da parte di Paolo, chiamate che rifiuto, e dopo la decima decido di bloccarlo. Decido di mandare un messaggio anche a Giuseppe.

-A:so che hai deciso di prendere una pausa, ho pensato tutto il giorno alle tue parole, ma ti scrivo per dirti che mi manchi. Vorrei sapere come stai, ma non so nemmeno se mi risponderai. Ti amo. (19.30)

Non ho molta fame, sento solo una grande stanchezza e quindi decido di andare subito a letto. Questa volta prendere sonno è molto più semplice e cado immediatamente tra le braccia di Morfeo.

Decido di affrontare questa settimana con un altro spirito; buttarsi a terra non serve a nulla. Ha visto il mio messaggio e anche se non mi ha risposto sono comunque soddisfatta.
Ogni giorno gli mando un messaggio, ricordandogli sempre che lo amo. La settimana passa e non ho ancora trovato un modo per stupirlo; diamine, voglio tornare al più presto tra le sue braccia. Questa settimana è volata, così come il fine settimana.


Ho chiamato anche Valentina per chiederle consiglio su questa faccenda.Secondo lei Giuseppe si sta comportando così per via della differenza di età, che possa tradirlo perché non è abbastanza per me. Se così fosse sarebbe un cretino perché tra noi sono io quella non adatta, lui è perfetto. Mi suggerisce, inoltre, di provare a chiamarlo e di non aspettare una sua risposta perché è molto orgoglioso. Continuerò a ripetere all'infinito che adoro questa donna. Pensavo che mi avrebbe preso a parole invece è stata molto comprensiva. Decido quindi di seguire la sua idea e provo a chiamarlo.

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