Sono passati tre mesi e in tutto questo tempo il mio rapporto con Giuseppe è "migliorato": sono diventata la sua confidente numero 1. Ci sentiamo quasi ogni sera, soprattutto quando ci sono problemi in senato ed ha bisogno di sfogarsi con qualcuno. È sempre nei miei pensieri nonostante sia uscita con altri uomini, ma non è mai scattato nulla, solo semplice sesso. L'unica gioia della mia vita è Filippo come coinquilino. Abbiamo indetto il beverdì dei single:ogni venerdì lo passiamo bevendo e cercando di rimorchiare. Oggi,venerdì 5 aprile, sarà tutt'altro che sobrio. Ho invitato i miei amici più intimi per festeggiare i miei 30anni: Pippo, Ari e Matteo,il suo nuovo fidanzato, Giada e Alessandro.
<<Raggio di sole sei pronto? Ci ho messo meno tempo io che mi sono truccata e piastrata i capelli>>
<<Sono pronto, sono pronto. Non sapevo cosa mettermi. Oggi è il tuo giorno e non posso splendere più di te>>
<<Sei un cretino>>
Quando esce dalla sua stanza lo vedo spalancare la bocca.
<<Menomale che è primavera e non ci sono ancora le zanzare altrimenti ne avresti inghiottite almeno due>>
<<Potrei diventare etero solo per te, di nuovo. Da quando ti ho fatto quel discorsetto sei diventata una donna, ma qui ho davanti una dea. Io ti avverto, se non rimorchi nessuno oggi ti trombo io>>
<<Addirittura?Allora mi sono conciata bene>>
Onestamente mi sento bene con questo indosso: è un abito nero molto semplice,che mette in risalto le mie curve. Ai piedi porto delle scarpe rosse coordinate alla pochette ed al rossetto, inoltre, per valorizzare i miei occhi ho preferito impiegare un ombretto viola, sotto consiglio di google.
<<Comunque questo è il vestito che ho ordinato su internet sul sito che diceva Arianna. L'ho pagato 12 euro. Pensavo fosse una ciofeca e invece...>>
<<Se tu sai chi ti vedesse ora ti salterebbe addosso. Nessuno riuscirà a distogliere lo sguardo da te>>
Filippo prende le chiavi della macchina e andiamo verso il locale. La serata va alla grande. Mi diverto come non mai e con l'aiuto di qualche drink mi lascio andare ed inizio a ballare con uno. Nonostante la poca luce riesco a vedere i suoi lineamenti e devo dire che non è niente male. Dopo un po' che "balliamo", era più uno strusciarsi uno sull'altro, mi chiede se voglio prendere una boccata d'aria.Faccio un cenno ai miei amici e lo seguo. Quando arriviamo all'esterno tira fuori un pacchetto di sigarette.
<<Ne vuoi una?>>
Non sono una che fuma, ma ogni tanto capita. Oggi ne ho bisogno.
<<Sì grazie>>
Porto la sigaretta alla bocca e lui mordersi leggermente il labbro inferiore.
<<Io sono Paolo>>
<<Andrea,ma puoi chiamarmi Niki>>
<<Ciao Niki. Posso dirti che sei magnifica e che sono fortunato che tu sia qui con me ora?>>
<<Grazie...non sei male neanche tu>>
Effettivamente è un bel ragazzo: sul metro e ottanta, capelli biondo cenere abbastanza lunghi, barba alla Chris Hemsworth e occhi scuri, che mi ricordano qualcuno.
<<Non vorrei essere indiscreto ma... sei fidanzata?>>
<<No,sono liberissima>>
<<E quindi, se ti chiedessi il numero me lo daresti?>>
<<Perché dovrei? Non ti conosco. Potresti essere un serial killer>>
<<Posso giurarti che non lo sono, ma sta bene. Mi chiamo Paolo, ho 36 anni,sono di Torino, ma vivo a Roma da 20. Sono un dentista e sono un super tifoso di calcio>>
<<Ah!Qui ti giochi la tua possibilità: che squadra tifi?>>
<<È un trabocchetto?>>
<<Sono seria>>
<<Sono interista>>
<<Se fossi partito da questo punto avresti avuto il mio numero da subito.Sono una tifosa anch'io. Quando abitavo a Milano andavo spesso allo stadio>>
<<Penso già di amarti>>
Continuo a parlare con lui e mi scopro sempre più intrigata da quest'uomo.Sento il cellulare che squilla.
<<Scusami un attimo>>
Mi allontano da lui per rispondere e buttando l'occhio sul nome che è uscito fuori inizio a sorridere.
<<Buongiorno Presidente>>
<<Buonasera Nicole. Ho finito da poco di lavorare; avrei voluto chiamare prima. Volevo farti gli auguri. Spero di non aver disturbato>>
<<Non disturbi mai Giuseppe. Grazie per gli auguri. Non pensavo lo sapessi>>
<<So tutto di te>>
<<Lo sai che è inquietante, vero? Potrei denunciarti per stalking. Conosco un ottimo avvocato>>
Rido nel dirlo.
<<Ma davvero? È sempre bene avere un avvocato di fiducia, soprattutto competente>>
<<Potrei essermi sbilanciata un po' troppo. Non sono sicura che sia così tanto bravo>>
<<Questo è un colpo basso. E dire che quell'avvocato ti ha preso un regalo...peccato>>
<<Giuseppe non dovevi. Ho la fortuna di averti nella mia vita e questo mi basta>>
<<Non dovevo, ma lo volevo. Domani sei libera? Vorrei dartelo di persona>>
<<Certo.Il sabato divento un tutt'uno con il divano>>
<<Allora ci vediamo domani. Non bere troppo>>
<<Agli ordini signor Presidente>>
Chiudo la chiamata e ripongo il telefono. Non devo fantasticare troppo.Siamo solo amici. Torno da Paolo che mi ha aspettato
<<Scusami.Un amico mi ha chiamato per farmi gli auguri>>
<<È il tuo compleanno? Auguri. Non devi scusarti. Ti avrei aspettato anche se mi avessi detto che era il tuo fidanzato, che però non hai>>Scoppio a ridere come una cretina
<<Ho detto qualcosa che non va?>>
<<Nono, tranquillo, solo che la persona con cui al telefono non potrebbe mai essere il mio fidanzato>>
Sarebbe bello se lo fosse, ma non accadrà mai.
<<Ti va se ti offro da bere? Non voglio approfittarmi di te, ma almeno ti faccio un regalo>>
<<Non si dice di no a una bevuta gratis>>
Ritorniamo dentro e via di vodka redbull. Non so quanti ne ho bevuti, ma l'alcol che ho in circolo sta facendo effetto perché ho chiesto a Paolo se vuole finire la serata a casa. Saluto Filippo avvisandolo dei possibili sviluppi di questa serata e mi da la sua benedizione.Andiamo a casa sua: è più vicina e abita da solo. Quando arriviamo iniziamo subito a baciarci, non servono convenevoli. Mi porta nella sua stanza e ci spogliamo dei nostri indumenti, divenuti superflui già da quando siamo entrati. L'ultima cosa che ricordo è lui che morde un punto sul mio collo passandoci la lingua subito dopo.
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Ti sento vivere
RomanceAndrea Nicole (nome strano, lo so) è una donna di 29 anni tradita dal suo fidanzato pochi giorni prima di partire per festeggiare il loro anniversario. Per non pensare a quello che avrebbe potuto fare, il 31 dicembre decide di sostituire una collega...