Capitolo 9

680 32 6
                                    

Giuseppe mi afferra per un polso e mi trascina dentro; penso abbia capito che il mio cervello non è in grado di formulare un pensiero coerente,figuriamoci far muovere due arti contemporaneamente. Bramavo questo momento da quella notte; l'ho sognato ogni giorno, ma non avrei mai immaginato che sarebbe accaduto. Mentre ripenso a quella sera sento il suo fiato sul mio collo ed immediatamente posa le sue labbra in prossimità della carotide. In un primo momento è un tocco leggero,ma che mi provoca brividi lungo tutta la colonna vertebrale e lui lo capisce perché inizia a succhiare e mordere quel lembo di pelle. Nella mia testa passa il fugace ricordo di ieri e devo dire che il presidente sa decisamente il fatto suo. Non dovrei confrontare i due uomini, ma non ci riesco. Porto la mano destra nel suoi capelli spingerlo ulteriormente verso di me e non farlo andare via. Passa le sue meravigliose mani lungo i miei fianchi fino ad arrivare all'orlo della maglia che solleva per poi togliermela. Vedo i suoi occhi rabbuiarsi e posando lo sguardo noto il perché: i segni di ieri, quelli di cui non ho nessuna memoria, sono in bella mostra.

<<Giuseppe io...>>

<<Shh.Ieri è passato. Conta sola adesso>>

Gli prendo il viso e lo bacio. Non è aggressivo come quello di poco fa,ma c'è tutta la nostra passione, la nostra voglia di viverci. Mi metto a cavalcioni su di lui ed inizio a spogliarlo. Mi stacco dalla sua bocca ed inizio una lenta discesa verso il suo petto e, diamine se si tiene bene per avere la sua età. Scendo verso l'addome per poi spostare la mia attenzione più giù. Sento la sua erezione da sopra la stoffa dei pantaloni e la stringo leggermente per bearmi dei sui gemiti. Tolgo il bottone e abbasso pantaloni e boxer contemporaneamente liberando la sua erezione. Mi alzo per togliermi gli indumenti rimasti cercando dicompiere movimenti sensuali. Ritorno su di lui e mi avvicino al suo orecchio.

<<Sei il regalo migliore da scartare>>

Muovo il mio bacino sul suo e immediatamente sento che afferra i miei fianchi.

<<Mi vuoi far impazzire?>>

<<Come tu hai fatto con me>>

Prendo il suo pene e lo avvicino alla mia apertura. Lo lascio scivolare dentro lentamente e poi inizio a muovermi più velocemente. Lui si avvicina al mio seno ed inizia a lambire i miei capezzoli alternando prima uno e poi l'altro. Non ho mai sentito sensazioni come quelle che sto provando in questo momento; sento che ci completiamo avicenda. Continuiamo così per diverso tempo e quando sento di essere al limite gli afferro il volto lo bacio. Sono io la prima a venire e lui mi segue dopo pochi minuti. Poggia la sua fronte alla mia e rimaniamo con gli occhi chiusi per qualche secondo.

<<Buon compleanno Nicole>>

Rimaniamo a crogiolarci sul divano per un tempo indefinito per poi alzarci eandare in bagno. I nostri corpi sono attratti come una falena al fuoco. Non riusciamo a tenere le mani e le bocche ferme. Per farmi stare più comoda mi da una sua maglietta e ci sdraiamo abbracciati sul divano guardando qualcosa in televisione. Vorrei vivere così persempre, ma ovviamente se non succede qualcosa non è la vita vera.Suona il suo cellulare ed essendo io più vicina glielo passo,guardando appena il display: Olivia. Lui si alza per rispondere ed io mi congelo completamente. Avevo spulciato qualcosa sulla sua vitaprivata, ma presa dal momento mi sono completamente scordata che è fidanzato, ha una ex moglie ed un figlio. Quello che mi è successo con Federico l'ho appena fatto io ad Olivia. Io che l'ho aiutato nella sua relazione, ho fatto ciò. Appena realizzo ciò mi alzo e mi vesto, sperando di fare in fretta ed uscire prima che lui ritorni, ma non va come speravo perché lui è qui che mi fissa dubbioso.

<<Cosa stai facendo?>>

<<Mene vado. Ho intravisto il nome sul tuo telefono. Mi sento un verme,cazzo!>>

Ti sento vivereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora