Non sono credente, ma inizio a pensare che qualcuno lassù esista e che mi odi. Ero felice, come poche volte mi è capitato, e tutto viene stravolto da un cazzo di virus. Gennaio e febbraio sono volati con l'ansia di questo virus cinese. Sembrava che tutto fosse controllo ed invece una merda. I miei amici di Milano mi hanno raccontato cose mai viste prima: gente in ansia con carrelli strapieni di robe, che probabilmente avranno anche buttato, razzie di disinfettanti, gel e saponi. Per fortuna a Roma non è successo nulla di tutto ciò, ma ho paura. Da quando è iniziato tutto questo ho smesso di fare servizi in ambulanza, solo centralino. Devo tutelare la mia saluto dopo l'intervento. Ma quello che mi preoccupa maggiormente è Giuseppe. Lo vedo sempre meno e sempre più stanco. È una situazione del tutto nuova e che nessuno avrebbe potuto immaginare. Mi fido di lui e so che farà tutto quello che è in suo potere per sistemare questo problema.
Febbraio lascia il posto a marzo e... quarantena. La mia fortuna è che posso lavorare e quindi non impazzire del tutto, ma dovrò stare lontana da Beppe. Le giornate sembrano non finire mai ed il fine settimana che prima tanto agognavo è un incubo. Da lunedì al venerdì la routine consiste in: sveglia, colazione, lavoro, pranzo, lavoro, casa (nella fattispecie letto/divano). La spesa cerco di farla il meno possibile, una volta ogni 10-12 giorni. Ogni tanto sento Giuseppe e vederlo in queste condizioni mi fa male. Per fortuna resiste ancora e dopo aver scoperto l'esistenza dei gruppi a lui dedicati lo vedo sorridere un po' di più. Ogni giorno gli mando meme, immagini, video e commenti su di lui. Leggere quanto affatto la gente provi per lui lo fa stare bene. Di recente ho scoperto anche un sito dove leggere storie su di lui. Io sono sempre cornuta o la stronza che porta via Giuseppe dalla protagonista. Penso di aver messo tutti questi racconti nella mia "biblioteca" e ogni giorno aspetto i capitoli. Sono molto tentata di scriverne una anch'io, ma preferisco leggere. Penso che questa sera, quando faremo la nostra videochiamata, gli racconterò di questo fenomeno.
Arrivo più o meno integra alla chiamata e appena lo vedo nello schermo sorrido. Nonostante questa pandemia lo stia provando, e si nota molto bene guardando il suo viso stanco, è sempre bello. Mi riserva un sorriso meraviglioso e sbucano quelle fantastiche fossette che tutti amano, ma che sono mie.
<<Ciao bellissimo. Come stai?>>
<<Ma mi hai visto? Sono orribile. Sono stanco, ho mal di testa e vorrei dormire per almeno 1 settimana di fila. Come se non bastasse non sei con me. Sto per impazzire>>
<<Amore non dire così. Prima di tutto tu sei sempre perfetto ed impeccabile. Vedo da qui che sei stanco e posso solo immaginare come ti possa sentire, ma sappi che fuori da Chigi hai un esercito di bimbe pronte ad aiutarti. E non sono gelosa, anche se...>>
Lo vedo sorridere quando menziono le sua bimbe, ma dopo l'ultima mia frase inarca le sopracciglia.
<<Anche se cosa?>>
<<Per caso avete preso nuove persone per fronteggiare questa situazione di emergenza?>>
<<Purtroppo no, anzi. Alcuni collaboratori sono a casa e siamo rimasti in pochi. Avremmo bisogno di aiuto>>
<<Allora posso tirare un sospiro di sollievo. Non guardarmi così, c'è una spiegazione. Sai già che ci sono gruppi con tue immagini... diciamo che c'è un sito dove la gente scrive storie, in questo caso romantiche/erotiche/comiche su di te. Amore ti giuro che alcune sono scritte meravigliosamente. Tu fai sempre, o quasi, una porca figura. Sei proprio un manzo di prima qualità. Sei sempre "poderoso">>
Inizia a ridere e poco dopo lo seguo. Vederlo così è raro di questi tempi. Vorrei poterlo aiutare in qualche modo. Mi sento inutile. Spero con tutto il cuore che questa situazione possa migliorare il prima possibile.
Ogni giorno passa così, solo che non sempre mi è possibile vederlo.
Anche marzo finisce e con l'arrivo di aprile c'è anche il mio compleanno, anche se ho deciso che quest'anno non invecchierò. Compirò 30 anni bis e nessuno potrà convincermi del contrario. Per festeggiare un minimo ho deciso di ordinare d'asporto del sushi. Mangerò con Kevin e Filippo, stando ognuno alla propria porta. Meno male che su questo piano siamo solo noi altrimenti la gente non so cosa avrebbe potuto pensare.
<<Auguri raggio di sole. So che non ti aspettavi un genetliaco del genere, ma purtroppo ti tocca. Io e Kev abbiamo deciso di prenderti dei pensierini. Il primo è una cavolata , ma spero tu possa usarlo il prima possibile. Il secondo è il vero regalo>>
<<Ragazzi non dovevate. Mi basta sapere che ci siete. Senza questi momenti tra noi probabilmente sarei impazzita. Sono fortunata ad avervi qui. Grazie>
<<Dopo che l'anno scorso mi sono allontanato da tutti voi mi sono reso conto di quello che rappresentate per me. Tu fra tutti>>
<<Quando Giu allenterà la presa sarai il primo che abbraccerò... forse il secondo>>
Prendo il primo pacchetto e con molte difficoltà riesco ad aprirlo...quando realizzo che cosa sia alzo lo sguardo verso i due ed inizio a ridere.
<<Ragazzi vi amo. Stavo pensando di prenderlo anch'io, ma ho sempre evitato>>
<<Lo sapevo, che ti avevo detto Kev? Comunque quando lo userai esigo tutti i particolari. Adesso apri quello serio>>
Ancora con le lacrime agli occhi per le troppe risate, dovute soprattutto alla faccia di Kevin, prendo il secondo regalo.
È un pacchettino molto più piccolo e all'interno c'è un bellissimo braccialetto con un quadrifoglio. È molto bello e spero che possa portarmi veramente fortuna.
Rimaniamo qui per altro tempo e rientro dentro molto più sollevata. Mi serviva proprio questo momento. Il resto della giornata lo passo facendo mestieri e guardando serie tv. La sera non riesco a cenare, ancora piena da prima. La torta sicuramente non ha aiutato lo stimolo della fame. Ho mangiato come un maialino, ma a mia discolpa posso dire che ho perso 5 kg a marzo e dovrei rimetterli. La chiamata di Giuseppe arriva tardi.
<<Ciao amore>>
<<Auguri amore... scusa se non mi sono fatto sentire prima>>
<<Giu che è successo? Hai pianto?>><<Nicole...è venuto a mancare una persona che lavorava per me. Mi sento responsabile. Se non ci fossi stato io magari sarebbe ancora vivo >
<<Amore non dire così. Siamo fortunati ad avere te come leader. Sai che non sono esperta di politica, ho le mie idee, però so una cosa. In un momento come questo serve una persona che si sacrifichi per il bene di tutti. Tu lo puoi fare perché sei la persona migliore che io conosca ed il fatto che tu stia così ne è la prova. Non lo stai sbandierando ai quattro venti il tuo malessere, lo stai confidando ame, la tua compagna. Vorrei essere con te per stringerti, asciugare le tue lacrime e darti tutto ciò di cui hai bisogno>>
<<Mi manchi. Mi manca Nico, Valentina, i miei...>>
<<Amore mio manchi. Tieni duro ed insieme ce la faremo. Ti amo>>
<<Ti amo. Grazie>>
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Ti sento vivere
RomanceAndrea Nicole (nome strano, lo so) è una donna di 29 anni tradita dal suo fidanzato pochi giorni prima di partire per festeggiare il loro anniversario. Per non pensare a quello che avrebbe potuto fare, il 31 dicembre decide di sostituire una collega...