Capitolo 10

654 22 8
                                    

Non passavo una giornata così intensa e ricca di emozioni da anni,nemmeno con Federico. È stato dolcissimo. Ci siamo coccolati per tutto il pomeriggio ed ora stiamo cucinando qualcosa di leggero per la cena che consumiamo in fretta. Non riusciamo a starci lontano per troppo tempo. Lui in particolar modo è fissato con il mio sedere; ho sempre odiato le pacche in questa zona, ma a lui concedo tutto. Io, invece, non riesco a smettere di toccargli le guance. Penso inizi ad odiare quelle sue amabili fossette perché continuo a toccarle infatti, dopo l'ennesima volta che lo faccio lo sento sbuffare.

<<Mi spieghi perché siete tutte fissate? Anche la mia prima fidanzata lo faceva e da allora è sempre così>>

<<Tu perché continui a pizzicare il mio fondoschiena? Perché ti piace. Le tue fossette dovrebbero essere inserite nel patrimonio dell'UNESCO. Ti immagini Alberto Angela che parla delle tue fossette? Sarebbe illegale>>

<<A proposito, come mai ha tutta questa popolarità? I suoi programmi sono molto interessanti, ma... non so come dire>>

<<...Sono documentari e l'italiano medio non è proprio estimatore di questi programmi. È così, ma con l'uso di internet è facile far incrementare la popolarità di qualcuno. Basta una pagina, una foto,qualcosa di particolare per far scattare la scintilla. Prendi il tuo caro Matteo: lui ha portato il suo partito ad avere una percentuale alta andando in giro per tutta Italia, postando stronzate sui social>>

<<Ha ricevuto un sacco di critiche ed insulti>>

<<Vero e questo fa si che venga condiviso da altri. Lui con i suoi slogan,con il suo odio nei confronti del diverso e altre cagate varie, è stato conosciuto da tutti. C'è stato un periodo dove la sua pagina Facebook era intasata di gattini. Un'altra volta da kebab, ma questo ha rafforzato il suo dominio. Tutti conoscono Matteo Salvini, che lo si ami o lo si odi>>

<<Io sono stato obbligato a fare profili del genere. Mi serve per dire la verità. I giornalisti distorcono la realtà>>

<<Posso essere onesta?>>

<<Ho paura, ma sì>>

<<Giuseppe tu sei il Presidente, ma la gente vede solo i due che ti siedono affianco. Sei una persona in gamba, colta e affascinante, ma per la politica non va bene. Devi mostrarti di più>>

<<Io non sono un politico. Sono stato scelto per fare questo governo. Non voglio un mio partito. Al termine di questo mandato uscirò da questo mondo>>

<<Ame dispiacerebbe. Sei uno dei pochi competenti, ma la scelta è tua. Io ti appoggerò sempre>>

<<Comunque è tramite i tuoi profili se ho scoperto diverse cose su di te>>

<<Mi hai spiato>>

<<In realtà no. Non hai i profili privati, chiunque può farlo e non mi va>>

<<Geloso>>

<<Sì>>

Ed ecco che ricominciamo a baciarci. Non penso potrei stufarmi di lui. È così dolce e premuroso. Ci stacchiamo a fatica e ci buttiamo nuovamente sul divano per vedere qualcosa in televisione. Io poggio la mia testa al suo petto e piano piano mi addormento cullata dal suo battito. Apro gli occhi, dopo non so quanto tempo, perché lo sento scuotermi.

<<Non volevo svegliarti, ma da questa posizione non potevo portarti a letto e non mi sembrava il caso di rimanere qui>>

<<Scusa se mi sono addormentata. Che ore sono?>>

Ti sento vivereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora