Capitolo 27

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È iniziato dicembre e sebbene da qualche tempo non senta troppo dolore alle coste, non ho potuto fare l'amore con il mio meraviglioso uomo. Ha insistito affinché recuperassi appieno perché ha paura che con la nostra foga possa capitare qualcosa e compromettere la mia salute. Ogni volta mi stupisco di come possa stare con me. Sono stata baciata dalla fortuna.

Per mia fortuna quando vado a farmi controllare il dottore mi garantisce che sia tutto apposto: dopo sette settimane di riposo forzato, più due in cui siamo stati distanti perché sono una cretina, posso finalmente prepararmi per accoglierlo come si deve.

Le mie ferie natalizie iniziano da questa sera e  nonostante il tempo passato a riposo forzato, sono contenta. Il 23 dovrò accompagnarlo alla cena con i membri di governo e tutte le cariche dello stato. A dispetto di quello che pensava lui non ho fatto nessuna piega e ho chiesto consiglio su che abito indossare. Il 24 scendiamo a trovare i suoi e rimaniamo un paio di giorni; devo dire che mi spaventa molto di più conoscere i suoi che non affrontare politici. Per capodanno ha deciso lui e sarà una sorpresa.

Per ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me oggi gli ho preparato una sorpresa. Quando arrivo a casa mi metto all'opera: sistemo l'appartamento, preparo la stanza degli ospiti e inizio a preparare la cena. Alle 18 suona il campanello e vado ad aprire la porta. Mi ritrovo subito abbracciata ad un piccolo ometto con un sorriso smagliante. Quando ho avuto l'incedente mi ha tempestato di messaggi. È venuto a tenermi compagnia diverse volte.

<<Niccolò fai piano. Ciao tesoro come stai?>>

<<Ciao Vale. Tutto bene. Non finirò mai di ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me>>

Abbraccio anche lei e ci mettiamo a parlare per qualche minuto. Prima di andarsene ci scambiamo i regali e ci riabbracciamo per l'ennesima volta.

Rimasta sola con Nico lo accompagno nella "sua stanza"  per sistemare la sua roba. Quando ritorna in cucina mi aiuta a preparare la cena.

Per l'occasione abbiamo optato per un semplice risotto alla milanese e delle cotolette. Quando sentiamo la porta aprirsi, mando Nico in camera mia, in modo da fargli una sorpresa. Io lo vado ad accogliereper fargli perdere del tempo.

<<Ciao amore, tutto bene?>>

<<Adesso sì, ma potrebbe andare meglio se venissi con me a fare la doccia. Che ne dici?>>

Mi viene da ridere per la situazione, ma con le mie grandi doti da attrice riesco ad evitare di rovinare la situazione.

<<Mi piacerebbe molto ma devo declinare l'offerta. Sto cucinando. Però possiamo farla dopo. Inizia a cambiarti>>

Sbuffando come un bambino, se ne va in camera. Dopo poco ritornano entrambi, abbracciati.

<<Piaciuta la sorpresa?>>

<<Non immagini quanto>>

Mi avvicino a lui e gli stampo un bacio.

<<Fra poco è pronto. Se vuoi lavarti devi spicciarti che ho fame>>

<<Mi muovo>>

Mentre è in doccia finisco di apparecchiare e ultimo la cottura del risotto. Una volta tutti a tavola sorrido. Padre e figlio continuano a scherzare fra di loro, prendendo in giro anche la sottoscritta.

<<Continuate così e non mangiate il dolce. Ingrati>>

Alla parola dolce entrambi si voltano verso di me con occhi luminosi. Giuseppe quando è con suo figlio diventa un bambino ed io non posso fare altro che amarlo di più. Nonostante la minaccia continuano imperterriti. Sparecchio in fretta ed inizio a sistemare la cucina. Con la coda dell'occhio vedo i due parlottare sottovoce fino a quando Niccolò si avvicina a me.

<<Sai che oggi sei proprio bella Nicole...>>

<<Non attacca con me. Niente profiterole al cioccolato>>

A queste parole anche il padre si avvicina a me. Dopo essersi scambiati un'occhiata veloce mi abbracciano entrambi. Mannaggia a loro, io non resisto agli abbracci Giuseppe lo sa bene... maledetto.

<<Così non vale però, siamo due contro uno...>>

<<Dai amore, noi ti vogliamo bene>>

Con finto dispiacere sbuffo e prendo i benedetti profiterole.

Una volta finito di mangiare lavo gli ultimi piatti e li raggiungo sul divano. Mentre loro giocano con la playstation io infastidisco Giuseppe per vendicarmi dell'ultima volta.

<<Mamma mia Giuse, non sei proprio capace...>>

<<Se qualcuna la smettesse di infastidirmi>>

<<Dai papà ammettilo, non sei buono>>

Questa volta siamo noi due ad esserci alleati ed a pagarne le conseguenze è lui. Con la scusa delle vacanze natalizie Nico rimane sveglio fino a tardi. Abbiamo passato tutta la serata giocando e scherzando tra noi. Appena è crollato, Giuseppe l'ha portato a letto. Io lo aspetto in camera, già sotto le coperte. Quando finalmente arriva lo vedo spogliarsi. Rimane in boxer e con una maglietta nera. Si stende al mio fianco ed io mi giro verso di lui. Adesso che siamo da soli posso baciarlo con più trasporto. Una mia mano scende subito nei suoi boxer ed inizio a muoverla. Inizia a gemere e per non farci scoprire gli tappo la bocca con la mia. Ad un certo punto prende la mia mano e la blocca.

<<Nicole fermati perché oggi non riuscirei proprio a fermarmi. Ti voglio troppo e...>>
<<Allora prendimi. Mi hanno dato l'ok>>

A queste parole il suo sguardo cambia completamente ed immediatamente ci spoglia. Dopo tanto tempo ci uniamo e mi viene da piangere dalla felicità. Mi asciuga le lacrime mentre i suoi affondi si fanno più intensi. Veniamo presto e ci addormentiamo avvinghiati.

Ti sento vivereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora