Sono passati due mesi, ma io e Giuseppe non siamo potuti uscire ancora allo scoperto. Non ha potuto annunciare la sua rottura con Olivia perché Rocco ha preferito rimandare a dopo le Europee. Io non capisco un tubo di politica e non capisco a cosa servano, ma sono sicura che succederà un casino. Io, nel mio piccolo, non mi sono mai lamentata di questa situazione, anche se mi pesa non poter vedere il mio fidanzato quando voglio. Pazienza; sto iniziando ad odiare questa parola. Per evitare si sprofondare in una profonda depressione mi sono buttata a capofitto nel lavoro. Le uniche consolazioni sono Filippo, con il suo amato Kevin, ed il matrimonio di Giada. Questo weekend spero di poterlo passare con il mio fidanzato; in teoria melo ha promesso, ma è già capitato che saltasse fuori qualche impegno all'improvviso e che si liberasse quando non ero disponibile io.È venerdì sera, ho staccato da poco di lavorare e mi arriva una chiamata da Giuseppe.
<<Hola>>
<<Ciao piccola, hai finito di lavorare?>>
<<Sono in macchina, con le cuffie. 10 minuti e sono a casa. Serve qualcosa per sta sera?>>
<<A proposito di questo...>>
<<Dobbiamo rimandare?>>
<<No.Volevo chiederti se ti andava di conoscere Valentina e Niccolò. So che è tutto improvvisato, ma Nico ha capito qualcosa. Lo so che dovevamo stare insieme, solo noi due, questi giorni, ma...>>
<<Non dirlo neanche per scherzo, lui è tuo figlio. Va bene, però potevi dirmelo prima. Adesso cosa faccio? Andiamo da loro, a casa tua o da me? Chi cucina...>>
<<Frena un secondo. Siamo a casa loro, non devi fare nulla e portare solo te stessa. Riesci a farlo?>><<No.Non posso venire a mani vuote. Devo prendere qualcosa, magari il dolce. A tuo figlio piace il gelato?>>
<<Nicole,per piacere. Non puoi portare nulla>>
<<Come no?>>
<<No.Ti vengo a prendere io, con la mia moto, per non dare nell'occhio>>
Non pensare a Giuseppe in moto, non pensare a Giuseppe in moto... Dio,dev'essere uno spettacolo in jeans e giacca da motociclista. I capelli spettinati, la fronte leggermente imperlata di sudore...
<<CAZZO>>
Mannaggia a me che ho dovuto inchiodare al semaforo.
<<Nicole che è successo? Stai bene?>>
Non posso raccontargli che ho rischiato di tamponare la macchina davanti a me a causa di pensieri impuri su di lui.
<<Sì,scusa. Ho dovuto inchiodare. Stavamo dicendo?>>
<<Ti passo a prendere alle 7.45; vestiti comoda. Chiudo che Rocco mi sta cercando. A dopo amore>>
Per i miei standard di ansia ho troppo poco tempo per prepararmi. Arrivo a casa e dopo aver posato la mia borsa mi fiondo in camera per scegliere i vestiti. Mi ha detto di mettermi comoda, ma non posso vestirmi in modo troppo semplice. Pantaloni lunghi o corti? Camicetta o top? Scarpe da ginnastica, sandali o zeppe? E per il dopo, sperandoci sia un altro dessert per me, che tipo di lingerie? Adesso lo richiamo e gli dico che non posso venire. Chiedo l'intervento di Filippo per farmi consigliare qualcosa. Non posso mettere la mia maglia preferita perché semi trasparente e farmi vedere così da suo figlio e dalla ex moglie proprio no. Le gonne ed i vestiti, che sarebbero stati perfetti per la serata, le ho scartate a priori per evidenti problemi con la moto. Pantaloni eleganti li ho solo bianchi e non so se rischiare. Sicuro li sporcherei. Alla fine mi lascio convincere da Fili ed opto per un jeans nero a vita alta, una camicetta rossa a maniche corte con dei merletti e una giacchetta nera. Ai piedi dei sandaletti rossi con un tacco basso. Adesso che ho trovato l'outfit devo sbrigarmi a fare la doccia, sistemare i capelli e truccarmi, tutto in un'oretta. Stranamente riesco a stare nei tempi, anche perché per truccarmi ho messo solo un filo di matita.Il problema è stato sistemare i capelli, ma con l'aiuto di qualche santo sono riuscita a renderli mossi come piacciono a me. Alle 7.45 sono pronta e aspetto Giuseppe fuori dal portone. Dopo cinque minuti di ritardo sento il rombo di una moto, una suzuki sv650. Mi avvicino a lui e mi faccio dare il casco che mi faccio allacciare da lui. Mi siedo dietro di lui e appena cingo la sua vita con entrambe le braccia parte senza avvisarmi. Devo ammettere che sa destreggiarsi molto bene e mi sento libera. Non salivo su una moto da 14 anni, ma quella sensazione di spensieratezza rimane sempre. Guida per una ventina di minuti e arriviamo nei pressi di una villetta molto carina. Scendiamo dalla moto e quando toglie il casco... wow. Quest'uomo mi fa un sesso allucinante. La mia fantasia, che mi è quasi costata un incedente, non è nulla a confronto. I capelli scompigliati gli danno un aria sbarazzina che lo ringiovanisce di una decina di anni. Con la scusa di sistemarli gli tocco i capelli, che sono morbidi e mi fanno impazzire (devo ancora trovare una cosa che non mi piaccia di lui). Lui, approfittando della vicinanza, mi prende per la vita e mi bacia. Ci stacchiamo quasi subito e citofoniamo al campanello che viene aperto subito. Alla porta ci aspetta Valentina e devo dire che dal vivo è ancora più bella e trasmette un sacco di fiducia che non sono più in ansia. Lei e Giuseppe si salutano come una coppia di amici, scambiandosi dei baci sulla guancia che non mi danno fastidio; si vede che hanno un bel rapporto.
<<Piacere,Nicole...>>
Non faccio in tempo a tendere la mano che mi ritrovo abbracciata a Valentina
<<Io sono Valentina e non vedevo l'ora di conoscerti>>
Posso dire che amo già questa donna?
Ci fa accomodare e in salotto ci sono Niccolò e un altro uomo, penso il sia compagno di Valentina. Mi presento ad entrambi e rimango colpita.Nico è un ragazzino meraviglioso, sorridente, molto sveglio per la sua età. Assomiglia molto a Giuseppe, in particolare gli occhi furbi. È molto curioso, ma a differenza di quello che mi aspettavo non è invasivo. Quando scopre che ogni tanto gioco con la playstation sorride ancora di più. Spero di averlo conquistato.Anche Paolo è molto piacevole, mi sento bene con tutti qui. Ci mettiamo a tavolo dopo poco e approfondisco la conoscenza con Valentina.
La cena scorre piacevolmente, i piatti sono tutti ottimi e sono stati preparati da Paolo che è uno chef. Una volta finito il dolce ci trasferiamo in giardino ed io mi metto a giocare con Niccolò. Poco distanti da noi ci sono gli altri e noto lo sguardo perso e dolce di Giuseppe. Questo attimo di distrazione mi costa caro poiché ricevo una pallonata in pieno viso.<<Nicole mi dispiace un sacco. Tutto bene?>>
Mi sento disorientata e sento qualcosa di umido scendere dal naso.Sento qualcuno dietro di me e vedo tre volti preoccupati.
<<Niccolò cosa hai combinato?! Paolo vai a prendere un asciugamano>>
Vengo accompagnata in bagno e mi lavo il volto e bagno i polsi con acqua fredda. Passa diverso tempo prima che smetta. Sono abituata a questi incidenti, non solo per il 118, ma per i problemi di epistassi che ho avuto in passato.
<<Vale hai uno straccio? Ho sporcato un po' il pavimento>>
<<Non ti preoccupare. Ci penso io. Mi dispiace che Nico ti abbia colpito.L'ho messo in punizione>>
<<Non è stata colpa sua. Mi sono distratta io guardandovi. Ho visto il viso sereno di Giuseppe e mi sono incantata. Lo sapevo che avrei combinato un casino>>
<<Siete proprio cotti>>
Uscite dal bagno vado da Niccolò che ha le lacrime agli occhi. Lo abbraccio e lo consolo rassicurandolo.
<<Non sentirti in colpa. È stato un incidente e mi sono distratta io>>
<<Ma...>>
<<Niente ma. Sei un ragazzino speciale e non meriti di essere punito per una cosa del genere. Io mi distraggo spesso. Oggi ho rischiato di fare un incedente. Era destino che mi succedesse qualcosa. In entrambi ero distratta da una persona>>
<<Chi?>>
<<Tuo papà. Quando penso a lui non capisco più nulla>>
Sento una presenza dietro di me... parli del diavolo e spuntano le corna.
<<Sarebbe colpa mia adesso?>>
<<Non è colpa mia se sei bellissimo e mi mandi in tilt. Inizia ad indossare felpe e ingurgitare cose>>Scoppiamo a ridere tutti e tre. Io inizio a sentire un po' di stanchezza e di debolezza. Onestamente non so come faremo a tornare a casa. Continuo a sentire dolore e non penso minimamente di mettere il casco.
<<Vuoi tornare a casa?>>
<<Mi sento un po' debole. Non penso di poter fare il viaggio in moto.Chiamerò un taxi>>
<<Non ti lascio da sola>>
<<Papà possiamo chiedere a Paolo o alla mamma se accompagnano Nicole a casa mentre tu torni in moto>>
<<Non voglio disturbare ulteriormente>>
Non vengo ascoltata minimamente e Paolo è così gentile da accettare.Saluto Valentina e Nico e partiamo. In macchina scopro che Paolo è un fan di Max Pezzali e cantiamo per tutto il tempo. Pallonata a parte è stata une bellissima serata. Mi sono affezionata già a tutti. Quando arriviamo a destinazione Giuseppe è già lì.Ringrazio ancora una volta Paolo e finalmente saliamo in casa.
Che ne pensate di questo incontro? So che può sembrare surreale, ma a me è capitato una cosa simile giocando con il cuginetto... il mio naso ora è tutto intero
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Ti sento vivere
RomanceAndrea Nicole (nome strano, lo so) è una donna di 29 anni tradita dal suo fidanzato pochi giorni prima di partire per festeggiare il loro anniversario. Per non pensare a quello che avrebbe potuto fare, il 31 dicembre decide di sostituire una collega...