Capitolo 13

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Non so se sia per la fase iniziale della nostra relazione, ma sento che tra noi le cose possono solo migliorare. Sono consapevole che quando usciremo allo scoperto avrò le attenzioni di tutti i giornalisti e paparazzi, ma per stare con lui sono disposta a tutto. Vorrei farlo conoscere ai miei amici, che probabilmente mi uccideranno quando lo sapranno, e mio fratello. Sono curiosa di sapere cosa ne pensi. È sempre stato il fratello maggiore geloso della sorellina. Per quanto riguarda i suoi affetti vorrei incontrare suo figlio. Quando parla di lui è sempre felice; questo incarico lo sta tenendo lontano dal suo piccolo e ogni momento che passa con lui cerca di goderselo appieno.Ho sempre voluto avere un figlio, ma non so cosa succederà con Giuseppe. Per ora penso solo a vivere questo nostro amore.

<<A cosa stai pensando?>>

<<A noi. Mi piacerebbe presentarti i miei amici. Vorrei dirlo a mio fratello. Vorrei un mucchio di cose, ma più di tutto voglio te, in tutte le sfumature>>

<<Appena sarà possibile faremo tutto ciò che vorrai. Anch'io vorrei presentarti a qualcuno. Niccolo' e Valentina. Nonostante la separazione siamo rimasti uniti. Quando mi è stato proposto questo incarico ho chiamato lei>>

<<Mi piacerebbe. Spero di piacergli. Non vorrei che tuo figlio mi odiasse.Spero non mi trovi come una sorta di matrigna cattiva. Forse così è precoce, ma il senso è quello>>

<<Farai scintille. Sii solo te stessa>>

Come vorrei che le cose siano così semplici. Ho il super potere delle figuracce ed è solo un caso che con lui non sia ancora successo.Sono sicura che ne combinerò una delle mie quando li incontrerò, ma per ora devo smettere di pensarci.

<<Non sei convinta>>

<<No.Farò qualche casino. Sicuro>>

<<Pff,smettila di sminuirti. Mi da fastidio>>

<<Questa volta sono seria. Io vivo di figure di merda. Ho perso tutta la dignità che avevo>>

<<Dimmene una>>

<<Assolutamente no>>

Lui si avvicina a me e mi prende per i fianchi. Sono già pronta a sentire la sua bocca sul mio collo, a stuzzicarmi, ma all'ultimo si ferma. Mi spinge sul divano ed inizia a farmi il solletico. Inizio a ridere con il mio modo pacato e cerco di divincolarmi.

<<GIUSEPPE!!>>

<<Dimmi qualche aneddoto o non ti lascio>>

Cerco di resistere, ma dopo un po' chiedo la resa.

<<Hai vinto. Ora lasciami andare>>

<<Tu mi freghi. Io ti tengo così e se sarò soddisfatto ti lascerò libera>>

<<Stupido avvocato. Va bene. Ho fatto un "bagno" nel mare del nord>>

<<Non mi sembra nulla di che. Estremo, ma non vedo dove sia il problema>>

<<Sono caduta in mare con i vestiti. Ero in vacanza con mio fratello ad Oslo. Stavamo passeggiando vicino all'Opera House, che da sul mare. Dani mi disse che avrebbe voluto toccare l'acqua, ma non si fidava perché non era in piano. Io, con fare superiore e credendomi figa, mi sono avvicinata . Ho capito troppo tardi perché era riluttante. Gli ultimi centimetri, che già erano in pendenza, erano scivolosi. Sono caduta malissimo e mi sono bagnata a metà. Cercando di alzarmi sono ricaduta. Mi ha dovuto aiutare lui. In tutto ciò c'era un gruppo di turisti americani che hanno visto la scena e si sono messi a ridere.Quando mi sono alzata in piedi ero bagnata, puzzavo di pesce ed avevo tutte le alghe appiccicate. Ho fatto finta di nulla e ho salutato gli americani. Per tornare in hotel abbiamo dovuto fare 3 km e la ragazza alla reception si è messa a ridere quando mi ha visto. Va bene adesso?>>

Lui si è messo a ridere come un bambino ed io ne ho approfittato per sfuggire dalla sua presa.

<<Vorrei poter tornare nel tempo per vedere questa scena>>

<<Ma sarai stronzo. Anch'io ci rido sopra, ma ti posso assicurare che non è stato per nulla piacevole. Adesso però voglio sapere io qualcosa su di te>>

<<Ma sai tutto di me. Hai fatto ricerche dopotutto>>

<<Non è colpa mia se sei famoso e comunque voglio sapere qualcosa di personale. Ormai sai tutto di me ed io nulla>>

<<La mia vita non è interessante come la tua. Non sono solito cadere in mare>>

Ah sì, adesso ci penso io a te. Prendendolo alla sprovvista mi metto a cavalcioni su di lui (adoro avere il controllo). Inizio a lasciargli dei baci degli l'orecchio, scendendo sul collo. Nel mentre inizio a muovere il mio bacino su di lui e lo sento gemere.

<<Mm, continua>>

Faccio scendere una mano sulla sua erezione ormai evidente ed inizio a massaggiarla da sopra la stoffa dei pantaloni. Vedo che porta la testa all'indietro e continua a gemere. Tolgo la mano da lì e mi alzo.

<<Ma che diavolo...>>

<<Scusa,ma non è interessante>>

<<Nicole non puoi lasciarmi così>>

<<Posso eccome>>

<<Ti dirò quello che vuoi, ma ho bisogno di te>>

Sono eccitata da morire anch'io, ma non voglio dargliela vinta sempre. Per il momento si deve accontentare.

<<Se farai il bravo ci penserò. Te lo meriti>>

Lui si alza sbuffando e si avvicina a me. Sta per baciarmi quando sentiamo la porta aprirsi. Filippo, questa volta con il giusto tempismo, entra in casa. Ci mette un paio di secondi a realizzare,anche se non ci vorrebbe un esperto.

<<Devo tornare dopo?>>

<<No>>

<<Sì>>

Filippo non sa cosa fare, io guardo male Giuseppe e gli tiro una gomitata.

<<Non ascoltarlo. Com'è andata oggi? Devi raccontarmi tutto nei minimi dettagli>>

<<Ehm,va bene>>

Giuseppe sbuffa e lo mando a farsi una doccia per raffreddare i suoi bollenti spiriti. Filippo mi racconta dei loro appuntamenti e di come sia sotto un treno per Kevin. Li ho sempre visti bene e devo dire che il mio intuito aveva ragione. Io gli dico che il motivo per cui ero strana i giorni passati e rimane sorpreso che lo abbia raccontato subito a lui; prima di aprirmi con il mio migliore amico ci ho messo un anno. Gli dico anche di Olivia e prontamente mi chiede scusa per aver dubitato di lui. Dopo tanto tempo credo che ci sia ordine e stabilità nella mia vita e farò di tutto per mantenerla.


Dopo lo scorso capitolo vi lascio a questo, molto più leggero... anche in questo caso quello che è stato raccontato è successo veramente. (È successo l'anno scorso e la prima cosa fatta dal mio carissimo fratello è stato chiamare mia madre per raccontare la scena). Sono un caso disperato. Ci sarebbero un sacco di aneddoti, magari verranno raccontate in seguito. Anche a voi sono successe cose di questo tipo?

Ti sento vivereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora