capitolo 4

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Questa mattina mi sono svegliata, dopo giorni, senza dover asciugare lacrime dal mio volto. Sento che andrà tutto bene.

<<Buongiorno raggio di sole, come hai dormito?>>

<<Qualcuna è di buon umore. Sono felice di vederti così. Comunque ho dormito come un fiorellino. Sei pronta a bruciare la tua 13esima?>>

<<A dire il vero sì. Questa notte ho pensato ad una cosa. Perché non ti trasferisci qui? Saremmo ottimi coinquilini. E poi questo appartamento è troppo grande per una sola persona. Saresti più comodo per andare a lavoro e c'è un vicino niente male>>

<<Come sarebbe questo vicino? È fondamentale avere dei buoni vicini>>

<<Figo.Sui 35-38 anni, alto almeno 1.85, spalle larghe e con un fondo schiena niente male. Ha un cagnolino, Max,  ed è gay. Non ti ho mai detto nulla di lui perché muori dietro a Simone. Se ti interessa dovrebbe tornare a giorni>>

<<Ero già propenso a dirti sì perché ho litigato con il mio padrone di casa; tu ed io non abbiamo mai litigato e questo posto è fantastico, dopotutto vi ho aiutato io ad arredarlo. Il vicino sexy è un motivo in più per accettare. Mi servirà del tempo prima di spostarmi qui, almeno un paio di mesi. Se mi vorrai ancora avrai un barbone da coccolare >>

Mi fiondo su di lui per abbracciarlo. Sono troppo felice.

<<Adesso però muoviamoci, ci saranno tutti oggi>>

Usciamo in 15 minuti e ci avviamo verso il centro commerciale. C'è un sacco di gente ed io odio i luoghi affollati, ma non mi demoralizzo. In due ore ho fatto fuori un sacco di soldi, ma devo ammettere che Filippo ha un ottimo gusto ed io sono pienamente soddisfatta. Ho comprato diverse camicette, un paio di vestiti e delle gonne. La parte più difficile è stata convincermi a prendere delle scarpe con i tacchi; sono alta 1.70 e non mi sono mai serviti. Alla fine abbiamo trovato degli stivaletti con un tacco non troppo fine, molto comode. Sono soddisfatta degli acquisti e non vedo l'ora di poterli indossare.Inoltre Giada mi ha avvisato che questo pomeriggio riesce a venire per sistemarmi i capelli. Dopo un pranzo veloce a base di piadine e cheesecake accompagno Filippo a casa sua. Ora che sto meglio si fida a lasciarmi da sola. Nel mentre che aspetto la mia amica decido di rassettare l'appartamento; l'ho trascurato fin troppo. Finisco di pulire e faccio in tempo a farmi una doccia veloce, senza lavare i capelli, che sento il campanello suonare. Vado ad aprire e mi ritrovo davanti alla mia migliore amica

<<Ciao tesoro. Come stai?>>

<<Meglio.È stata dura all'inizio, ma ora va decisamente meglio. Oggi ho rinnovato un po' il mio vestiario>>

La faccio entrare in casa e dopo averle fatto posare il giubbotto la porto in bagno, pronta per il rinnovo. Le avevo già accennato che avrei voluto cambiare colore dei capelli, ma mi sarei affidata totalmente a lei. Parliamo per tutto il tempo e le racconto del mio incontro con il Presidente; non è una sua estimatrice, ma anche lei ammette che è un bell'uomo. Per non annoiarci decidiamo di vedere un episodio di Lucifer che male non fa. Finito l'episodio mi fa sciacquare i capelli; tengo chiusi gli occhi per tutto il tempo perché ho deciso di vedere il risultato finale senza sapere nulla.Quando finisce di asciugarmi i capelli mi vado a vedere allo specchio: davanti a me vedo una donna diversa. Giada ha fatto un miracolo. I miei capelli sono ora di una sfumatura, che nemmeno io riesco a definire, di rosso e mettono in risalto i miei occhi verdi.

 I miei capelli sono ora di una sfumatura, che nemmeno io riesco a definire, di rosso e mettono in risalto i miei occhi verdi

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<<Non so come tu abbia fatto, ma grazie. Non mi riconosco>>

<<Ora che sei una strafiga da paura, quando usciamo? Io devo vedere cosa hai comprato e Pippo deve vedere i tuoi nuovi capelli>>

<<Sabato?Ormai sono sempre libera>>

<<Andata.Tu scrivi a Filippo ed io chiedo ad Arianna. È da tanto che non usciamo tutti insieme>>

<<Ottima idea>>

In tempi record, per i nostri standard, riusciamo ad organizzarci. Ho una voglia matta di vedere le reazione di tutti. Saluto Giada che deve scappare a casa e mi piazzo sul divano leggendo uno dei miei libri preferiti: Harry Potter e il prigioniero di Azkaban.                                                                        I giorni passano velocemente e finalmente arriva sabato. Sono le 10 di mattina quando mi arriva una chiamata dalla sede

<<Pronto>>

<<Ciao Andrea, scusa se ti disturbo a quest'ora ma è arrivato un mazzo di rose per te. C'è un biglietto, ma non l'ho letto. Riesci a venire a prenderlo?>>

<<Sisi,certo. Dammi un quarto d'ora e sono da te>>

Esco subito di casa e dopo poco arrivo. Entrando in associazione noto che l'equipaggio è fuori; posso tirare un sospiro di sollievo almeno per oggi. In centralino c'è Carla, una fantastica nonnina che porta sempre il pranzo per tutti quando ha il turno e ti ascolta quando ne hai bisogno.

<<Ciao Carla, tutto bene?>>

<<Andrea sei tu? Scusa ma non ti avevo proprio riconosciuto. Io sto bene. I fiori sono qui>>

Me li porge

<<Ma sono di Federico? Deve chiederti scusa e non sa come fare?>>

Cazzo. Sentire quel nome mi fa inumidire gli occhi.

<<Io e Federico ci siamo lasciati. È il motivo per cui ho preso il turno del 31>>

<<Oddio mi dispiace, non volevo>>

Il suo abbraccio arriva puntuale come un orologio svizzere e ne approfitto per farmi coccolare un po'.

<<Non è colpa tua... comunque vediamo questi fuori. Non ho proprio idea di chi possa essere stato. Non ho conosciuto nessuno>>

Quando vedo il bouquet rimango senza parole: sono rose blu, le mie preferite. Chiunque sia ha buon gusto. Chiedo a Carla se può tenermi le rose così posso scoprire chi è il misterioso mittente.

(Un semplice grazie non mi sembrava sufficiente per sdebitarmi della sua gentilezza e disponibilità. Le sue parole ed il suo sorriso mi sono entrati dentro riscaldandomi il cuore in queste tetre giornate. G C)

Saluto Carla velocemente e torno a casa. Sono sicura di avere un sorriso da ebete stampato in volto. Questa sera urgerà un Intervento. (come in How I Met Your Mother)

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