Capitolo 18

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Salve a tutti. Chiedo venia per il ritardo del capitolo. Purtroppo non sono stata bene in questi giorni e sono andata a fare degli esami, alcuni devo farli ancora. Diciamo che i miei 23 anni anagrafici non coincidono con quelli biologici. Il capitolo lo avevo scritto anche, ma non potevo usare il pc senza stare male. Diciamo che una foto, non so se modificata o meno, del nostro amato Pres mi ha curato (facciamo finta che sia così).


La mattina mi sveglio, sentendo una "presenza" dietro di me. Questa notte ci dobbiamo essere mossi perché ricordo di essermi addormentata sul suo petto. Cerco di alzarmi senza fare troppo casino per non destarlo dal mondo dei sogni e per farlo devo tapparmi la bocca. Gli schiaffi di ieri inizio a sentirli non appena mi siedo.Vado in bagno per vedere cosa ha combinato e per alleviare il dolore con una doccia fresca. Entro in doccia e mi lascio cullare dall'acqua. Chiudo gli occhi e ripenso a ieri, alle sue mani, alla sua bocca sul mio corpo. Inevitabilmente porto una mano lì in mezzo pensando che siano le sue. Sono talmente immersa nei miei pensieri che sussulto quando sento due mani sfiorarmi il petto. Lo sento ridere e mi giro per affrontarlo, togliendo la mano.

<<Mi hai spaventato>>

<<Scusa.Mi sono svegliato e non eri nel letto. Ho sentito la doccia e ho pensato di venire. Sprechiamo meno acqua se ci laviamo insieme>>

<<Non è una cattiva idea>>

Prendo lo shampoo ed inizio ad insaponargli i capelli, facendogli un massaggio. Dal capo scendo alle spalle, percorro tutta la colonna vertebrale. Gli tolgo tutta la schiuma e gli stampo un bacio sul petto. Lentamente scendo fino ad arrivare al suo amichetto, ora più sveglio che mai. In questo momento mi rendo conto che non l'ho mai fatto a lui; sono sempre stata un po' restia nei confronti di questo atto, mi è sempre sembrato un qualcosa di sporco, di sottomissione,ma con lui, soprattutto dopo ieri notte, mi sento libera di fare qualsiasi cosa, senza venir giudicata.

<<Non devi farlo per for...>>

Non gli faccio finire la frase che inizio a succhiare e leccare la sua punta. Mi aiuto anche una mano, mentre l'altra arpiona la sua gamba per non farmi scivolare. Giuseppe porta una mano sulla mia nuca per spingermi maggiormente. Io cerco di accontentarlo come riesco e mi stacco solo per un attimo per riprendere fiato. Continuo il mio lavoro finché non lo sento tirarmi leggermente i capelli.

<<Nicole sto per venire>>

Aumento la velocità e dopo poco viene nella mia bocca. Mi rialzo a fatica e uso l'acqua che scende dal doccione per sciacquare la bocca.

<<Prima ti ho interrotto. Fammi rimediare>>

Portala sua mano lì e ricomincia dove io avevo interrotto. Nonostante sia il mio corpo, il suo tocco è fatale per me. Sarà la sua esperienza,sarà che è lui, ma vengo velocemente. Usciamo dalla doccia e Giuseppe si concentra sul mio lato B che è ancora molto arrossato.Ci asciughiamo velocemente e ritorniamo in camera. Prendo il cellulare e noto un numero inimmaginabile di notifiche: più di 2000 messaggi e chiamate, tag sui social. Anche gente che non sentivo da tempo mi ha contattato. Per prima cosa rispondo a mio fratello,chiedendogli di chiamarmi appena sveglio. Rispondo ad altri e viro su Instagram. Post carino, post carino, post poco lusinghiero, insulti,post carino... nel complesso neanche troppo male. Anche Giuseppe controlla le sue notifiche; io mi metto dietro di lui e lo abbraccio.

<<Tutto bene?>>

<<Sì.Finché sei con me va tutto bene. Tu? Ti sei pentita?>>

<<Mai. Il mio problema era una ripercussione nei tuoi confronti. Non me ne frega nulla degli altri. I miei amici lo sapevano già, mio fratello... appena riesce mi chiamerà e sono sicura che sarà felice. I miei colleghi, dell'associazione, hanno avuto reazioni diverse. C'è chi è contento, e fa apprezzamenti su di te, e chi mi ha insultato. Le persone che ci tengono veramente a me sono felici e vogliono solo sapere se mi tratti bene. Non mi pentirò mai di noi>>

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