<E poi ci siamo baciati> Alexandra sta parlando da più di 10 minuti e non la sopporto più. Stiamo aspettando che suoni la campanella della prima ora e come sempre si parla della serata di qualche giorno fa. Meno male che domani non si va a scuola, non ce la potrei fare. Guardo un punto fisso, senza reagire. La mia espressione è tra l' incredulo e il distratto.
<Ragazze scusateci un secondo> sento una mano strattonarmi via e portami in un angolino, ma resto ancora scioccata.
<senti so che sei triste, e questo io non lo sopporto, perciò organizziamo un piano per farli lasciare, potremmo...> Camilla mi continua a parlare ma ho smesso di ascoltarla.
I miei occhi sono ancora fissi per terra, mentre la mia mente pensa a quanto possa essere stata stupida. Veramente provavo qualcosa per uno così? Per uno stronzo? Ero proprio una STUPIDA! Avrei potuto innamorarmi di altre 7 miliardi di persone, e invece sono andata dall'unico stronzo. O forse non gli sono mai piaciuta, forse parlava con me per poi provarci con Alexandra...
<sei ancora viva? Mi stai ascoltando?> Camilla schiocca le dita davanti alla mia faccia come per farmi tornare nella realtà.
<certo!> alzo la testa e la guardo.
<si come no. Ti stavo dicendo che le altre hanno organizzato un uscita in centro sta sera con i ragazzi, ma se non te la senti non fa nulla...>
<no no, ci vengo> dico e poi ci dirigiamo in classe.*
Usciamo da scuola e tutte si salutano, ma io non dico una parola. Vado verso la fermata del bus ad aspettarlo. Metto il cappuccio della felpa in testa, gli occhiali da sole e poi le cuffie nelle orecchie. Salgo sull'autobus e mi siedo sul posto più vicino all'uscita.
*Inizio chiamata*
Io: Hey vale
V: Hey! Che è successo? Stai piangendo.
Io: si sente?
V: stai singhiozzando
Io: ieri ho seguito Nic e Ale
V: lo so, me lo avevi detto. Cosa è successo?
Scendo alla mia fermata e mi incammino verso casa.
Io: si sono baciati
Dico singhiozzando, e asciugandomi il naso con un fazzoletto.
V: cucciola! Arrivo subito a casa tua.
*fine chiamata*
Rimetto il telefono in tasca e mi asciugo quelle poche lacrime che mi erano scese nel frattempo.*
<ma è uno stronzo!> dice Valerio. Abbasso lo sguardo. Ci troviamo in camera mia, sul mio letto, entrambi con le gambe incrociate. <Tesoro, non devi starci male, è un cojone!> mi prende la mano e mi tira su il mento facendo combaciare i nostri sguardi <non devi soffrire per persone che ti hanno del male> lo guardo.
<E pure lui mi sta facendo soffrire...> dico quasi sottovoce. Lui mi stringe ancora di più le mani. <Smettila, distraiamoci. Andiamo a fare shopping?> mi si illuminano gli occhi e annuisco tirando su con il naso.*
<Dai guarda che carina quella giacca!> ne indica una che ha avvistato in una vetrina e ci avviciniamo li, ma costando troppo, ci allontaniamo. <Comunque secondo me gli piaci> aggiunge poi, mentre entriamo in un negozio.
<ma sei scemo è fidanzato ormai> dico mentre scorro con lo sguardo una fila di magliette. <mi aiuti a cercare la S?> chiedo.
Si avvicina e inizia a sfogliare tra le maglie.
<Amò non centra nulla, può anche averlo fatto perché tu eri fredda con lui e quindi pensava che non ti interessava e ci ha provato con Alexandra per distrarsi> afferra una maglia e me la porge <tieni questa.>
<grazie> la prendo e andiamo nei camerini. <Ma ti pare?! Ce solo uno scemo farebbe così. Se ti piace tanto una persona devi combattare per averla> entro nel camerino e lui mi aspetta fuori.
<E quindi tu dovrai combattere per riaverlo!> Alza un po la voce per farsi sentire, ma anche se lui non mi vede, giro in alto gli occhi.
Apro le tendine e mi faccio vedere. <come ci sto?> chiedo.
<È già tua> sorrido e richiudo per cambiarmi.
<Dobbiamo trovare un modo per farli lasciare!> sento dire dietro di me.
<sei matto?! Non voglio intromettermi, magari sono fatti l'uno per l'altra> esco dal camerino e ci avviciniamo alla cassa per pagare.
<Voi due siete fatti l'uno per l'altra, non loro. E poi se non vuoi fare nulla tu, lo farò io...> mi giro basita verso di lui e vedo un ghigno sul suo volto, ma lui continua a guardare davanti a sé, indifferente.
<Tu non farai un bel niente. Anche perché so che chiederai a Camilla e voi due siete in grado di fare solo casini> tocca a noi e mi avvicino alla cassiera. <solo questa grazie> dico sorridendo e porgendole la maglietta.
<17 € e 80 centesimi> mi sorride la donna.
Le porgo i soldi e lei li mette dentro la cassa.
<Allora significa che lasceremo fare a loro due. Fino a che non si accorgeranno che insieme non stanno bene e si lasceranno> mi giro verso di lui e gli tiro un pugno (piano ) sul braccio, ma anche a me scappa un sorrisino. Prendo la busta e usciamo dal negozio.
<Entriamo qua> dico indicando un negozio davanti a noi.
<no> mi fermo e lo guardo non capendo.
<no cosa?> chiedo confusa.
<Devo andare. Mia madre mi sta aspettando a casa> mi bacia sulla guancia e mi saluta <A domani tesoro> mi saluta e mentre se ne va mima il telefono con la mano e leggo nel labiale che dice "chiamami" . Rido e lo saluto per poi uscire dal centro commerciale e prendere il bus.
Arrivo a casa e mi stendo sul divano per guardare un po' Netflix prima di uscire con la combriccola.
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"Solo Se Ti Rende Felice..." ♪𝑁𝑖𝑐♪
Fanfiction"Se tu lo vuoi, possiamo provarci insieme" Una ragazza di Roma si scontra con un ragazzo di nome Niccolò che gli cambierà la vita, ma allo stesso tempo gliela incasinerà! Entrambi con un passato difficile alle spalle.... Sarà dura andare avanti ma f...