Nuovi incontri🛸

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<Driiiiiiiiiiin>
Allungo un braccio e spengo la sveglia con la faccia ancora immersa nel cuscino. Mi alzo con fatica dal mio letto e mi inizio a preparare per andare all' inferno che tutti noi conosciamo come "scuola" , brrr mi sono venuti i brividi! Comunque mi vesto così:

 Mi alzo con fatica dal mio letto e mi inizio a preparare per andare all' inferno che tutti noi conosciamo come "scuola" , brrr mi sono venuti i brividi! Comunque mi vesto così:

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Prendo le chiavi di casa, lo zaino e saluto mia madre al volo uscendo di casa per raggiungere le altre al bar della scuola per fare colazione insieme.
Le vedo tutte sedute li, spero solo di non essere l'ultima. Saluto tutte e mi siedo vicino a Reby che mi dice se mi andava di saltare la prima ora con lei e Camilla. Noi tre siamo le uniche che andiamo nella stessa classe (4B) e quindi decidiamo di fare buca per ripassare la verifica di Storia che ci sarebbe stata nella seconda ora.
Mentre ripassiamo ci accorgiamo che siamo rimaste sole dentro il bar e che mancano 5 minuti alle 9:00, così sistemiamo tutto e facciamo per andare in classe ma nell'atrio della scuola vediamo un gruppetto di ragazze che stanno prendendo in giro un'altra ragazza, quest'ultima seduta per terra con le lacrime agli occhi. Senza pensarci due volte ci avviciniamo.<HEY MA CHE PROBLEMA HAI??> alzo la voce per farmi sentire mentre mi avvicino a quel trio di troie. <E tu saresti? La sua fidanzatina?> dice ridendo come un oca sull'ultima parola per poi girare sui tacchi e andarsene con le altre sue amiche oche. <ma cosa voleva?> chiedo alla ragazza per terra porgendole la mia mano per aiutarla ad alzarsi. <oh be' tranquilla, con me è normale... comunque grazie> una voce sottile e quasi lontana mi rivolge la parola mentre afferra la mia mano e si alza. <che significa ?> chiede confusa Rebecca. In effetti lo stavo pensando anche io. <be'... a me... a me piacciono .. le r-ragazze nello stesso modo in cui dovrebbero piacermi i ragazzi...> dice un po imbarazzata per poi sistemarsi i vestiti. <Tranquilla, noi saremo qui per te> dice Camilla mettendole una mano sulla spalla come per confortarla. <In che classe vai?> chiedo poi. <Sono nuova in questa scuola, comunque vado in 4B> dice la ragazza e subito noi tre iniziamo ad esultare perché eravamo in classe insieme! Entriamo in lezione e iniziamo la verifica di storia.

*

<Driiiiiiiinn> che bello il suono della campanella che annuncia la fine di questo giorno infernale e odiato da tutti gli studenti detto anche "lunedi".
Usciamo e presentiamo Emma (la nuova ragazza ) alle altre e sembra che vadano d'accordo.
Torno a casa e mi mangio la pizza sul divano mentre mi guardo Netflix. Quando torno da scuola sono sempre sola a casa perché mia madre lavora fino alle 15.00 e mio fratello finisce scuola alle 16.00 quindi io me la spasso per un'ora.

*

Sento delle chiavi girare nella serratura della porta di casa e poi vedo mia madre entrare. <Hey mamma. Io stavo pensando di uscire a fare una passeggiata nel centro, giusto per camminare un po, vado da sola> dico mentre mi infilo la giacca. <Va bene, ma torna> no mamma non tornerò mai più. <emm.. si, certo> dico e poi esco. Prendo il telefono e chiamo Camilla
*inizio chiamata*
Io: hey sto uscendo a fare una passeggiata vicino a Via del Corso, mi raggiungi?>
Cami: scusa ma devo badare a mia sorella, non posso, facciamo un altra volta.
Io: va bene a domani
Cami: a domaniiii
*fine chiamata*

E niente, sarò da sola. Mi metto le cuffie nelle orecchie, faccio partire una playlist a caso di Spotify e mi tiro su il cappuccio della felpa che avevo indosso.
Inizio a camminare, destinazione? Piazza Navona.
Mi sento così libera quando cammino per la mia città, come se tutti i problemi si facessero da parte e ci siamo solo io, la musica, e Roma!
Vedo in lontananza un gruppo di persone in cerchio che applaudono a qualcuno, decido di avvicinarmi e intravedo tra la folla un ragazzo sulla ventina di anni pieno di tatuaggi di mille tipi e il suo ciuffo castano che viene sventolato dal vento. Abbasso il cappuccio e mi tolgo le cuffiette dalle orecchie per sentire cosa sta suonando con la chitarra. La sua voce vellutata e piuttosto bassa mi trasmette qualcosa, tanto che sento i brividi sul braccio. Finisce la canzone e ringrazia la folla per gli applausi, è bravo. Mi avvicino a lui per lasciargli qualche spiccio e i nostri occhi si incontrano. I suoi, color nocciola, mi guardano fissi e io mi blocco... che mi succede? Non riesco più a muovermi e rimango chinata vicino alla custodia della sua chitarra con il braccio teso e i soldi ancora in mano, i miei occhi sono fissi nei suoi e io sono come una deficente immobile come una statua.
<vuoi lasciarmi questa mancia oppure vuoi tenerteli per te?> una voce abbastanza vellutata mi riporta alla realtà e solo ora noto quanto sia stato arrogante, così, per orgoglio, rimetto i soldi nella tasca dei pantaloni e mi alzo in piedi. Faccio per girare andarmene ma lo stronzo parla ancora <e dai stavo scherzando! Quanto sei permalosa miss occhi verdi> mi immobilizzo e rimango di spalle. Nessuno mi aveva mai chiamato in quel modo e faceva un certo effetto. Mi rigiro verso di lui. <Scusami?!> dico con arroganza riavvicinandomi a lui.
<per favore> e riecco i suoi occhi da cane bastonato, così cedo e gli lascio la mancia. Lui distende le sue labbra in un sorriso. <prego> sorrido ironica e mi giro su me stessa per andarmene e in lontananza sento ancora la sua voce urlarmi dietro <Almeno dimmi come ti chiami!> sorrido tra me e me e decido di ignorarlo e continuare la mia passeggiata.

Me:
Hiiii!! Ho deciso di postare uno o due capitoli al giorno, in base agli impegni.
Comunque questa storia mi sta piacendo. È arrivato nicccc!!
Fatemi sapere come al solito se vi piace💜
Ele🛸💜

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