"Davanti a me" 🛸

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<Devi stare tranquillo, rilassati. Sciogli i muscoli e non pensare a nulla. Quelle persone sono tutte qui per te, perché adorano come sei e quello che fai. Ora sali su quel cazzo di palco e canta come solo tu sai fare> lui sorride. Mi avvicino, unisco le mani intorno al suo collo, mi metto in punta di piedi e lo bacio. <Forza va!> lo incito.
Parte la base di "Fateme Cantà".
Mi guarda <Ok> dice più a lui stesso che a me, chiudendo gli occhi e facendo un respiro profondo. Si leva una felpa nera e la lascia cadere per terra. Porta il microfono alla bocca e sale veloce sulle scalette. Lo vedo scomparire tra il buio e le grida delle fan impazzite, poi lo sento cantare le prime parole della canzone. Mi siedo sulle scale guardando il vuoto, ma l'occhio mi cade sulla sua felpa. La guardo per un po', e non resistendo più alla tentazione mi alzo per afferrarla e mettermela poggiata solo sulle spalle. Mi stringo in quella, sentendo il suo profumo e lui che canta in sottofondo.
Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dalla sua rilassante voce.

*

<Oi vieni, muoviti, o ti perderai Niccolò che piange come un cretino!> alzo lo sguardo e vedo Alexandra sorridere eccessivamente contenta.
<Sei proprio senza cuore> rido.
Lei fa spallucce guardando in alto sorridendo, poi mi alzo e insieme andiamo dietro le quinte raggiungendo anche tutti gli altri.
Raggiungo Valerio davanti a tutti, seduto per terra a gambe incrociate.
<Che carino, si emoziona> dice Vale.
<Ci tiene tantissimo a tutti i suoi fan, si vede> poggio la testa sulla sua spalla guardando Nic da dietro, seduto al pianoforte.
<...Coi sogni appesi. Dimmi che cosa resta, se vivi senza memoria. Perdo la voce, cerco la pace, lascio che la vita viva per meee. Dimmi che cosa vedi, quando ripenso al domani. Quali domande, quante risposte forse domani ripeti forse> la voce gli trema, sposto lo sguardo sul maxischermo e vedo che sta piangendo. Ha le guance rosse e gli occhi lucidi mentre si guarda attorno.
<E vivo coi sogni appesi, vivo coi sogni appesi, girano le pareti. Vivo, vivo coi sogni appesi> Suona altri tre accordi al piano.
<Da quando ero bambino, solo un obbiettivo...> si allontana dal microfono e fa finire la frase ai fan.
<*...dalla parte degli ultimi, per sentirmi primo!*> si sente in coro.
<Da quando ero bambino, solo un obbiettivo...> Ripete Nic.
<*...Dalla parte degli ultimi per sentirmi primo!*> dicono ancora più forte.
Si incammina verso la fine del palco, alza una mano in aria in un pugno, e grida  <DA QUANDO ERO BAMBINO, SOLO UN OBBIETTIVO...!> punta il microfono verso il pubblico.
<*...DALLA PARTE DEGLI ULTIMI PER SENTIRMI PRIMO!*> lo assecondano loro.
Lui si piega su se stesso, incrociando le braccia sulla testa, coprendosi il viso e godendosi quegli applausi.
Mi porto una mano alla bocca e lascio scappare qualche lacrima.
Quando si rialza ringrazia tutti con la mano, restando rosso e con gli occhi lucidi, incamminandosi verso la band.
Poi si china e allunga una mano a destra del palco.
<Damme n'goccio de vino m'po va> glielo porgono e lui lo afferra <oggi festeggiamo a noi. Ai miserabili del parcheggio> sorride al sentire i ragazzi dietro di me urlare "seee". <A noi> porta la bottiglia alla bocca e beve, si stacca facendo finta di ridarla ma fa un'altro sorso, e un altro ancora.
<Bastaaaa!> grido, anche se so che non può sentirmi. Tutti ridono, me compresa.
Riporge la bottiglia alla persona sotto il palco e si incammina dinuovo verso la fine del palco.
<Davanti a me> dice a bassa voce.
<DAVANTI A ME> grida questa volta, alzando la mano in aria. <ULTIMOOOO!!> urla correndo. Tutti applaudono e dicono qualche "wooo". Si, anche noi lo stiamo facendo. Si accendono dei fuochi dal palco, che lasciano il fumo in aria, con sottofondo la band che suona le note di 'sogni appesi'.
Il vento gli scompiglia i capelli, rendendolo ancora più bello di quanto già non fosse.
Si guarda attorno, notando quante persone ci fossero, e sorride.
Poi fa per tornare indietro, e sempre con il pugno alzato grida forte <NON SMETTETE MAI... DI CREDERE NELLE FAVOLEEEEE!> tutti applaudono e molti piangono.
<Daje Niccooooooo> grida Alessandro saltando.
<QUESTA... QUESTA È STATA LA MIA! OGGI ABBIAMO VINTO NOI!> si punta un dito contro. <OGGI HANNO VINTO QUELLI CHE NON DOVEVANO VINCERE!> grida.
<Wow, non avevo mai visto questo lato di Niccolò> alzo la voce per farmi sentire.
<Io fin troppe volte> scherza Adriano.
<OGGI... HANNO VINTO GLI ULTIMIIIIIIII> domani non avrà più la voce.
<GRAZIE> saluta con la mano tutti, mentre si incammina verso di noi.
Si guarda attorno continuando a camminare, manda un bacio con la mano, e infine ci raggiunge pieno di lacrime.
Noi lo abbracciamo in cerchio, mentre gridiamo in coro il suo nome.

*

<Sei stato grande cazzo!> afferma Alessio.
<Bro sei stato un fenomeno, me so emozionata addirittura io> scherza Alexandra asciugandosi le lacrime e facendo ridacchiare Nic.
<Ao Fabiè! Famme fa er countdown a me!> dice lui all'addetto alle luci.
< 1...2...3...4... Buio !> il ragazzo abbassa una leva e si fa improvvisamente tutto nero, tanto che siamo costretti ad accendere le torce del telefono.
Mi avvicino a Nic e lo abraccio posando la testa sul suo petto, riuscendo a sentire il suo cuore battere forse anche troppo veloce. Lui mi stringe a se poggiando la testa sulla mia.
<M' bè? Annamo a festeggià!> dice Tiziano.
<Si!> gridiamo in coro.
Gli prendo la mano e incorcio le nostre dita. Sembra come se fino ad adesso avessere aspettato solamente questo momento, per ritrovarsi le une con le altre, come se adesso niente più contava, perché era tutto perfetto, nel momento perfetto e nel posto perfetto.
Lo guardo sorridendo con le labbra, lui fa lo stesso, ancora arrossato e sudaticcio, ma non mi importava.
Poggio la testa sulla sua spalla continuando a camminare con gli altri verso la macchina.

*

<Brindiamo al migliore amico che tutti abbiamo..> alza il bicchiere Adriano <...a quel ragazzo pieno di talento che pensava che nulla fosse possibile. E ora guardati, hai appena dato un concerto allo stadio olimpico con 70.000 persone. Sei arrivato ad un punto che solo in pochi credevano, tu escluso, ti auguro di arrivare anche oltre di qui> sorride. Mi giro verso Nic, che lo ringrazia con il labiale sorridendo con la mano sul cuore.
<A Niccolò!> grido.
<A Niccolò!> ripetono tutti in coro.
Alziamo i bicchieri di vino in aria e beviamo.
Eravamo a casa di Nic, libera per miracolo, non volevo incontrare i suoi genitori per la prima volta da mezza ubriaca. Ora ancora ero sobria, ma presto non lo sarei più stata.
Mi giro verso Nic, ci sorridiamo e lo bacio.
<Adesso voglio ubriacarmi talmente tanto da svegliarmi con un mal di testa che non mi riesco nemmeno ad alzare dal letto!> dice Stefano. Tutti ridiamo e beviamo un altro bicchiere.

*

<Oi oi guardate guardate!> richiamo l'attenzione di tutti, che si girano con gli occhi spalancati. Sono sdraiata sul tavolo del salone di Niccolò, a pancia in aria.
Porto la punta del piede sul naso e incorcio gli occhi toccando con il calzino.
Alcuni fanno un sospiro di sorpresa, altri applaudono, altri ancora fischiano, mentre qualcun altro si esibisce in un "brava" o "wow che fenomeno", "vorrei riuscirci io". Riporto il piede sul tavolo e guardo il soffitto sorridendo fiera della mia bravura.
Spalanco gli occhi e mi tiro su con il busto, poi di corsa scendo dal tavolo e corro in bagno. Mi chino sul water e vomito anche l'anima. Sento qualcuno che mi raccoglie i capelli da dietro tenendoli con le mani.
Quando finisco giro la testa e vedo Emma sorridermi.
<Grazie> dico asciugandomi la bocca con il polso. Lei mi guarda disgustata ma poi lascia perdere.
<Come va?> chiede.
<Mi gira la testa> dico dolorante.
<Vado a prenderti un panno bagnato> fa per andarsene ma la fermo in tempo.
<No! Non serve. Ora resto un po' qui e tra poco arrivo> chiudo gli occhi e sorrido.
Sento un 'ok' a bassa voce e dopo una porta chiudersi. Rannicchio le gambe al petto e poggio la testa al muro, mettendomi di lato.
Mi metto il cappuccio della felpa nera di Nic e incorcio le braccia sulle gambe.

*

<Ele?> apro piano gli occhi e mi ritrovo Niccolò davanti. Faccio un piccolo salto dallo spavento, data la sua faccia troppo vicina a me, tanto da farmi prendere un infarto.
<Dai andiamo a dormire> dice prendendomi in braccio.
<Si...> mugugno con gli occhi ancora chiusi.
Durante il tragitto sento una mano accarezzarmi il braccio di sfuggita, qualche risata e un "che carini", poi finalmente il letto comodo sotto di me.
Mi mette sotto le coperte, poi mi lascia un bacio sulla testa e mi da la buonanotte.
Mi giro su un lato e metto le coperte fino al mento, sentendomi al calduccio e al riparo da un possibile mostro sotto a quel letto sconosciuto.
Sento la porta chiudersi, e mi addormento tra le risate in lontananza....

&quot;Solo Se Ti Rende Felice...&quot; ♪𝑁𝑖𝑐♪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora