"Sorpresa!" 🛸

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Sto preparando la valigia.
Mi sono vestita così per essere comoda nel viaggio:

Mi sono vestita così per essere comoda nel viaggio:

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Credo davvero di aver esagerato con i vestiti... perché mi sono dovuta sedere sulla valigia per chiuderla... ma dopo vari tentativi, aiutata da mia madre, ci sono riuscita.
<Dai andiamo> dice la mamma.
<Si> prendo le ultime due cose e poi usciamo. Lei mi accompagna fino all'aeroporto.
Quando arriviamo prima di scendere mi giro verso di lei.
<Ti voglio bene mamma, ci vediamo tra una settimana> sorrido elettrizzata e metto una mano sulla maniglia della portiera.
<Stai attenta... e chiamami> annuisco ed esco. Mi giro e lei mi manda un bacio con la mano, io sorrido e la saluto, sempre con la mano.
Entro ed aspetto il mio volo su delle sedie blu unite tra loro.
Mi ricordano quelle in cui mangiavo alla mensa delle elementari... quelli SI CHE erano bei tempi.
Accanto a me si siede una ragazza abbastanza carina. Ha un bellissimo stile, si è messa l'eyeliner benissimo e il blush che gli arrossisce le guance in modo super carino. La parte superiore dei capelli è avvolta in due chignon scompigliati, e i suoi pantaloni militari si abbinano perfettamente al top bianco e alle Vans.
Si gira verso di me, forse si era accorta che la stavo guardando? Nah... o forse si?!
<Ciao> sorride.
<Ciao> ricambio il sorriso.
<Dove vai tu?> mi chiede.
<A Milano... faccio una sorpresa al mio migliore amico e al mio ragazzo> rispondo.
<Che dolce! Io invece sono appena stata a Roma, città stupenda. Sono venuta qui una settimana per stare con il mio ragazzo> dice.
<Sono felice per te> sorrido. <E dove vai adesso?> chiedo.
<A Bologna> risponde.
<Bella... vorrei visitarla un giorno, ma non trovo mai il tempo...> faccio spallucce.
<VOLO ROMA-BOLOGNA> parlano al microfono dell'aeroporto.
<È il mio... devo andare> si alza <È stato bello conoscerti... Sono Beatrix> mi porge la mano sorridendo.
<Eleonora> mi alzo e gliela stringo.
Prende la sua valigia e se ne va, poi si gira e mentre continua a camminare mi saluta con la mano e io ricambio.
Mi cade lo sguardo sulla sedia vicino a me e vedo un foglio piegato in due. Lo apro e leggo una scrittura confusa.
Ci sono parole su parole, così decido di leggerlo.
Credo che tu sia l'unica persona che mi faccia stare bene...
Nonostante tutte le difficoltà che abbiamo dovuto passare sei stata la prima a credere in me. Quindi ti ringrazio per avermi fatto sentire speciale, con te sono stato quasi sempre sincero e mi dispiace per tutto... è stata solo la lontananza, ti prego di non abbandonarmi così, mi pento di tutto... io ti amo ancora e ti prego di restare con me, prometto che questa volta sarà diverso...
Enrico.

Cazzo. Era sicuramente di Beatrix!
Mi alzo e corro nella sua direzione, ma non la trovo. Inizio a girare per tutto l'aeroporto e finalmente la vedo in fila aumentando piano piano di posto.
<BEA ASPETTA> faccio segno con la mano di fermsrsi mentre la raggiungo.
<Che succede?> mi chiede confusa.
<Tieni> gli porgo il foglio e lei lo prende, lo apre, lo legge, e poi mi guarda.
<Grazie> si getta tra le mie braccia.
<Chi è Enrico?> chiedo appena si stacca da me, aumentando di passo con lei.
<Il mio ragazzo... sono venuta qui per lasciarlo perché ho scoperto che mi ha tradita...> abbassa lo sguardo.
<Oh... mi dispiace...> le accarezzo la spalla <comunque tieni il mio numero> le do un bigliettino e lei mi sorride mettendolo in tasca.
<Devo andare... spero di vederti presto!> dice come ultima cosa entrando nel passaggio che ti porta all'aereo.
Bene, ho già fatto amicizia con qualcuno... anche se è Bolognese... non fa nulla.
<VOLO ROMA-MILANO> sento dire all'altoparlante.
Torno alle sedie per riprendere la mia valigia e poi mi dirigo verso la fila per il mio aereo.
Una volta salita, cerco il mio posto... B34.
Lo trovo e mi siedo. Poco dopo arriva una signora sulla 50 d'anni che mi si mette vicino. Sistema le sue cose e si gira verso di me sorridendomi inquietantemente. Ricambio il sorriso un po' intimorita e mi metto le cuffie per non aver nessun tipo di rapporto sociale con questa strana donna.

*

Sono appena atterrata, il viaggio è stato stancante anche se ho dormito praticamente tutto il tempo.
Mi squilla il cellulare e mentre salgo sul taxi rispondo.
*inizio chiamata*
V: Ciao...
Io: hey! Ma dove sei con tutto questo chiasso?
V: sono in pausa da lavoro e qui vicino c'è una fontana...
Io: ah , ma che succede?
*scendo dal taxi e lo pago, poi prendo le valige e mi incammino*
V: Ele... non è vero niente. I colleghi mi escludono da tutto e il capo mi ha preso praticwmente di mira, non conosco nessuno perché tutti si rifiutano di parlarmi appena mi avvicino a loro. Sto morendo dentro e non ce la faccio più
Riesco a sentirlo piangere dalla sua voce tremolante.
Io: Vale... girati
Si volta dietro e mi vede dall'altra parte della fontana. Sorride con ancora le lacrime agli occhi e attacca al telefono. Mi corre incontro e lo stesso faccio io, una volta vicini apre le braccia e mi butto sopra di lui unendo le mani dietro al suo collo e facendomi alzare leggermente dal pavimento.
<Che ci fai qui?!?!> dice dopo avermi poggiato a terra.
<Sorpresa!> apro le braccia e sorrido a 32 denti.
<Mi sei mancata così tanto> dice.
<Anche tu, TANTISSIMO> sorridiamo.
Lo abbraccio di nuovo. Si, senza di lui non potevo starci.

*

<Che bello questo appartamento> dico entrando e portandomi la valigia dietro.
<Ti piace? Lo ho allestito bene vero?> mi chiede facendomi l'occhiolino.
<Si> ridacchio.
Mi porta nella mia stanza e poso la mia valigia lì, poi andiamo in camera sua e mettiamo un film sulla tv.
Ci sdraiamo sul suo letto matrimoniale e poggio la testa sulla sua spalla.

*

<Tieni questa coperta> me la porge e io la metto sul mio letto.
<Quanto stai qui?> chiede sedendosi.
<Una settimana... sempre se non do fastidio> rido.
<Ma scherzi tu non dai mai fastidio! Ti farei restare anche un mese se fosse possibile... mi mancavi tanto> sorride stringendosi nelle spalle.
<Mi sei mancato anche tu> gli lascio un bacio sulla guancia < ma perché non torni a Roma?> chiedo triste <Tutti sentiamo la tua mancanza... poi la cosa di Alessio la hai passata> dico.
<Non so... e lasciare il mio lavoro?> lo guardo con faccia ovvia <ok forse hai ragione il mio lavoro fa schifo > ridiamo.
<Si, quindi ti prego almeno pensaci> faccio spallucce e mi siedo accanto a lui.
<Ok...> ci guardiamo e poi lo stringo forte a me.
<Scusa dovevo recuperare gli abbracci perduti> mi giustifico e scoppiamo entrambi a ridere.

*

*inizio videochiamata*
Io: ciaooooooo
N: hey amore!
Io: come va?
N: stancante ma bene... ogni sera ho ansia, ma è normale.
Io: certo che è normale, significa che tieni ai tuoi fan! Comunque da me oggi non abbiamo fatto nulla di che, quindi non ti perdi nulla.
Dicevo così per non fargli sospettare che io fossi a Milano invece di stare a Roma.
N: hahaha meno male!
Io: mi manchi amore
N: anche tu
Io: quando torni?
N: domani ho tappa a Verona, poi a Torino e poi a Milano.
Io: ah... non vedo l'ora che arrivi a Roma
N: sarà l'ultima tappa.
Io: lo so, ma sarà anche la più bella!
N: vero... comunque ora devo andare mi dispiace... buona notte bellezza.
Io: buonanotte amo
*fine videochiamata *
Chiudo il computer e mi giro verso Vale che mi stava fissano con le mani sui fianchi, la testa leggermente in obliquo, le sopracciglia alzate e le labbra strette, tipica espressione da "devi dirmi qualcosa? So che devi farlo quindi dimmelo altrimenti mi arrabbio".
<COSA C'È!> chiedo spazientata.
<Non lo avete ancora fatto??> si avvicina a me.
<VALERIO!!!!> dico scioccata e allo stesso tempo imbarazzata.
<Tesoro hai 19 anni, DATTI UNA SVEGLIATA!> schiocca le dita davanti alla mia faccia.
<Non mi sento ancora pronta ok? Sarò io a decidere quando e con chi sarà la mia prima volta > alzo il mento in modo saccente ma lui mi da uno schiaffo (piano) sul braccio riportandomi a guardarlo.
<Non sei tu che mi devi dire quando devo farlo. Quindi, se non ti dispiace, io vado a struccarmi> mi alzo dalla sedia del salone ed entro in bagno.

*

<Buona notte cretino> mi chino da dietro di lui e gli do un bacio sulla guancia, mentre si legge la sua rivista sul divano.
<Notte SuOrA> dice puntualizzando l'ultima parola.
<Vaffanculo Vale> dico con aria ironica mentre me ne vado.
<Vaffanculo anche a te Ele> sento dire in lontananza, con lo stesso tono con qui glielo avevo detto io.
Dai, giuro che ci vogliamo bene!

&quot;Solo Se Ti Rende Felice...&quot; ♪𝑁𝑖𝑐♪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora