Sposimaya🛸

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POV NICCOLÒ *
<Voglio venire a vivere con te.> rido.
<Ma io parto per il tour tra pochi giorni> dico stupito.
<Non mi importa, io voglio venire a vivere con te> mi guarda negli occhi. <Poi se non ti va io n-> guarda per terra.
La interrompo subito <Sei pazza, certo che a me va!> le prendo le mani e le alzo il viso dal mento. <Ascoltami...> mi guarda <Facciamo che quando finisco il tour verrai a stare da me?> sorride.
<Okey> mi bacia a stampo e se ne va saltellando.

POV ELEONORA*
Sono sveglia dalle 6 di sta mattina. Non riuscivo a dormire perché oggi devo dire addio a Vale... per sempre.
Mi sento morire dentro ogni volta che ci penso.
Mi alzo dal letto e mi faccio una doccia.
Mi vesto cosi:

*senza il giacchetto* Perché sarei andata a correre con Vale

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*senza il giacchetto*
Perché sarei andata a correre con Vale.
Esco di casa e arrivo a destinazione con l'autobus.
<Ciao cretino> dico portandomi la felpa che avevo in mano, sulla spalla.
<Ciao deficente> iniziamo a correre.

<Rallenta> dice faticando dietro di me.
<Muoviti miss. Sto cazzo> sono poco più avanti a lui, ovviamente fatico tanto anche io ma almeno resisto, sto qui appena fa due passi sviene.
<Ti... prego> dice fermandosi. Mi fermo anche io e mi giro verso di lui vedendolo piegato reggendosi con le mani sulle ginocchia.
Alzo gli occhi al cielo e mi avvicino dandogli due pacche sulla schiena.
Si sdraia per terra guardando il cielo. Lo faccio anche io.
<Promettimi che il nostro rapporto non si scioglierà> dico tenendo sempre lo sguardo dritto a me.
Si gira e anche io lo guardo triste.
Si tira su restando a gambe incrociate e mi fissa.
<Forza alzati> dice facendo segno con la mano di venire. Mi alzo.
<Te lo prometto> mi sorride.
Alzo il mignolo e lui me lo afferra come fanno i bambini quando si promettono qualcosa.
Ci alziamo in piedi <Era molto gay> dice.
<Si hai ragione> scoppiamo a ridere e poi riprendiamo a correre.

*

<A che ora hai il volo?> chiedo dando un morso al mio cornetto. Ci eravamo fermati in un bar a fare colazione. Avevo preso anche un' aranciata insieme al cornetto, altrimenti l'allenamento di prima era stato inutile.
<Alle 16:30> dice bevendo il suo frullato.
<Non voglio> divento triste.
Lui mi guarda malinconico <sai già perché lo faccio...> alza le spalle.
Sposto lo sguardo sui miei braccialetti, o meglio, sul mio elastico per capelli che usavo come braccialetto.
Lo giro tra il polso.
< Amo ci chiameremo ogni giorno va bene ?> mi guarda.
<Va bene> evito di incrociare il suo sguardo, altrimenti scoppierei in lacrime.

*

Siamo tutti riuniti in cerchio fuori dall'aeroporto.
<Ragazzi...> rompe il silenzio Valerio <Io... io vi voglio un bene dell'anima> scorre lo sguardo tra ognuno di noi. Poi si avvicina a uno a uno per salutarci come si deve.
Arriva da Alessio e si sorridono.
<Fai buon viaggio> dice Alessio aprendo le sue grandi braccia.
Vale lo stringe forte a sé e lo ringrazia.
Cojone è solo colpa tua se lui se ne va.
Quando arriva da me.. scoppio in lacrime.
<Mi mancherai> sorride con gli occhi lucidi. Faccio passare le braccia sotto le sue e lo abbraccio forte facendo scappare anche qualche lacrima. <Mi mancherai tanto anche tu> dico mascherano le parole tra il pianto e la sua maglietta in cui mi ero immersa.
Mi riprendo e mi stacco guardandolo negli occhi, quei suoi grandi occhi sognanti.
<Chiamami ogni giorno> faccio un sorriso forzato.
<Lo farò > sorride anche lui. Fa qualche passo indietro e afferra il manico della valigia incamminandosi verso l'aeroporto.
Scoppio in lacrime e Niccolò mi abbraccia, facendo poggiare la mia testa al suo petto lasciando le mie mani strette tra di loro.
Mi accarezza la testa mentre tutti guardiamo Vale entrare, ma lui si gira verso di noi e ci fa un saluto con la mano.
Lo guardo fino a quando non scompare tra la folla, a quel punto mi giro completamente verso Nic e gli piango addosso, tenendolo stretto a me.
Tutti stanno piangendo, anche Alessio... ha fatto male a ognuno di noi.
<GLIELA FARÒ PAGARE PER QUESTO> urlo mettendo le mani sul petto di Niccolò spingendolo.
Corro via con ancora le lacrime agli occhi e arrivo alla macchina di Alessandro, poggiandomi con la schiena, rannicchiandomi, tenendo le gambe tra le braccia.
Copro la faccia con le mani, nascondendo il dolore e il rossore.
Sono incazzata! Ma anche triste... PERÒ NON HA SENSO! Cioè perché per una sola persona ci devo rimettere io?! Mi manca già... QUEL COJONE!
Appena lo vedo gli sputo in faccia... o forse lo abbraccio forte... no lo meno!
<Ele!> sento qualcuno chiamarmi, ma non alzo la testa per vedere chi è. <Dove sei?> sento ancora. <Ele dove caz... ECCOTI!> una mano mi sfiora la spalla, alzo lo sguardo e vedo Emma.
<LO ODIO!> urlo fortissimo. Dovevo liberarmi di quel dolore che provavo.
<So che fa male... ma riusciremo ad andare avanti> mi accarezza.
<Ma perché dovrebbe abbandonare un intero gruppo di amici per dimenticarsi di uno solo> singhiozzo.
Mi accarezza la schiena per confortarmi, la guardo e la abbraccio. Adesso avrei solo voluto picchiare Valerio per avermi fatto questo, ma mi serviva un conforto.
Mi sono calmata, adesso ero sempre triste ma meno arrabbiata.
Vediamo gli altri arrivare al parcheggio e li raggiungiamo.
<Vabbe rega organizziamoci per sta sera no?> chiede Gabriele.
Stefano risponde da parte di tutti con un "si".
Entro in macchina con Emma e mi accompagna a casa.
<Ti va di salire?> chiedo prima di scendere dall'auto. <Mia madre non c'è mai e mio fratello è sempre al centro estivo > sorrido.
<Va bene> parcheggia e poi entriamo <Che bella casa!> dice guardandosi intorno.
<Grazie> rido poggiando la felpa sul divano. <Oh quello mettilo anche qui> indico il suo zaino e lei lo sistema dove le avevo detto.
Ci sediamo sul divano <Film?> chiedo afferrando il telecomando.
<Per forza> ridiamo e ne metto uno su Netflix.

*

<Dai però... odio quelli che finiscono di merda> dico singhiozzando <Abbiamo già pianto abbastanza oggi> prendo un fazzoletto dalla scatola e poi lo passo a lei.
<Infatti... potevamo sceglierne uno più divertente> si soffia il naso.
Avanzo con il busto e prendo la ciotola dei pop corn che stava sul tavolino avanti a noi.
Ne prendo una manciata a li mangio, poi passo la ciotola ad Emma.
Mi squilla il telefono, spengo la tv e rispondo.
*inizio chiamata*
A: devi assolutamente venire al parco
Io: chi sei?
A: Arianna. Vieni, adesso!
Io: emm... va bene (?)
A: MUOVITI
Io: arrivo
*fine chiamata*

<Dobbiamo andare al parco qui vicino, mi ha appena chiamato Arianna > mi alzo e insieme ad Emma usciamo a piedi fino a dove ci aveva detto.
Arriviamo e la raggiungiamo.
Li saluto ma non mi rispondono.
<Oggi è il 20 giugno> Arianna mi afferra per le spalle guardandomi inquietantemente negli occhi.
<E quindi?> dice Emma.
<E quindi ci resta solo un giorno!> risponde Alessandro. Si, c'era anche lui.
Ari mi leva le mani di dosso e guarda Alessandro.
<Il calendario Maya dice che il mondo finirà il 21 giugno 2020, DOMANI!> Arianna spalanca gli occhi e poi sposta lo sguardo su di me.
<Abbiamo deciso di voler dimostrare alle persone a chi vogliamo bene quanto teniamo a loro. Quindi... voi conoscete qualcuno che ci possa sposare?> chiede Alessandro.
<Ale la stupidità di Arianna ti sta influenzando> scherza Emma ricevendo un occhiataccia da Ari.
<Comunque si, io conosco qualcuno> loro due mi guardano scioccati e io faccio spallucce.

*

<Sei sicura di poter celebrare il nostro matrimonio Maya?> chiede Arianna.
<Si, ho fatto un test online sul sito dei maya> sistemo il mio cappellino (uno di quelli dei preti) lo avevo rubato nei dietro quinte di uno show che stava scrivendo il fratello maggiore di Alexandra.
Avevamo allestito l'altare comprendo un tavolo che aveva preso Alessandro da qualche parte con una tovaglia bianca, e mettendo un arco pieno di fiori sopra, sistemandolo nel giardino di casa mia.
<Bene iniziamo> dico prendendo un libro e mettendolo in orizzontale tenendolo in equilibrio sulla mano destra <mettete le mani qua sopra> loro lo fanno e si guardano negli occhi.
Arianna si è messa il vestito di sua madre quando si è spostata, mentre Alessandro un semplice smoking trovato in giro per la casa.
<Arianna> parla Ale guardandola negli occhi <io ti amo, e tanto. Prometto di starti sempre vicino e di amarti fino alla fine dei Maya. Da quando ti ho visto per la prima volta ho capito che eri stupenda, e che dovevi essere mia prima o poi> Arianna sorride e arrossisce.
<Ti amo anche io, e la prima volta in cui ti ho visto, anche se eri ubriaco...> ridacchia <ho sentito di amarti. Quando ti ho sentito fare le tue battute squallide che non fanno ridere a nessuno, io invece ho riso, e da lì sapevo già che noi due avremo avuto un lieto fine> be' dai Arianna è stata sinera.
<Ora puoi baciare la mayasposa> sorrido socchiudendo gli occhi e annuendo lievemente con il capo.
Tolgono le mani dal libro e si baciano.
Sorrido, che carini. Dietro di loro passa la gente, alcuni li guarda male, altri stanno al gioco e gli fischiano esultando, oppure quelli ingenui si congratulano con loro.
<Vi dichiaro... > faccio una lieve suspence
<...sposimaya!!> si abbracciano e poi mi levo i panni da pretemaya e festeggio con loro.
Stappo una bottiglia di champagne e riempio dei bicchieri anche per gli tutti gli altri invitati, ossia quelli del gruppo che erano rimasti in disparte durante la cerimonia.
Distribuisco i bicchieri e brindiamo.
<AGLI SPOSIMAYA> grida Gianmarco e tutti alziamo i bicchieri in aria e ripetiamo in coro "agli sposimaya!"

Me:
Molto strano, lo so. Mi era venuta questa idea in mente perché si dice che secondo il calendario maya il 21 giugno 2020 finisce il mondo e secondo me è una cavolata ma ok. Avevo pensato che il personaggio più stupido (Arianna) ci credeva e quindi faceva delle stupidaggini, giusto per fare tutto più comico.
Vabbe comunque buona notteeeee.
Ele💜🛸

&quot;Solo Se Ti Rende Felice...&quot; ♪𝑁𝑖𝑐♪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora