4.

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Non rispondo, sono troppo stanca, e non ho la forza necessaria per tenere una conversazione con lui.
Mi avvolgo nella sua maglia, che profuma ancora di lui, addormentandomi poco dopo.
(...)
Il giorno dopo, 09:58
Mi sveglio sulle note di Ed Sheeran, mi sono dimenticata di togliere il CD, e ho lasciato la riproduzione dell'album tutta la notte.
Fuori c'è il sole, mi stiracchio un po', per poi sbloccare il telefono per vedere che ore sono.
Prima di poter bloccare di nuovo il telefono, però, mi accorgo del messaggio di Harry: «Mi manchi, amore. Torna ti prego»
Perdo un battito, e non so cosa rispondere.
Sbuffo, un paio di minuti dopo, in preda al panico.
Se non gli rispondo penserà che non importi più di lui, e non è così.
«Anche tu, Harry. Ma devi darmi tempo», invio alla fine, trattenendo il respiro.
Scendo le scale a piedi nudi, ed entro un cucina.
Mio papà sta bevendo il caffè leggendo il giornale, mia mamma invece sta facendo il the.
«Buongiorno, famiglia», dico ridacchiando.
Mio papà scuote la testa, «Buongiorno tesoro»
Inizio a sgranocchiare un biscotto al cioccolato, aspettando il the.
Decido di avere troppi compiti da fare, così mando un messaggio a Zack annullando l'uscita in piscina.
«Vado a studiare, a dopo famiglia!», esclamo scendendo dallo sgabello e tornando in camera.
Metto a posto un po' di maglie e felpe che sono sulle sedie, e poi tiro fuori i libri di storia, geografia e inglese.
Guardo l'ora sul telefono, leggo il messaggio di Zack: «Va bene, Em. A presto allora», spero non se la sia presa.
Entro nella chat di Harry, e vedo che non ha ancora visualizzato.
Spengo il telefono, sbuffando, per non distrarmi troppo, e inizio a sottolineare, evidenziare e studiare.
(...)
Per pranzo ho mangiato un toast veloce, per poi tornare a studiare.
Sono stata sui libri tre ore e mezza, più o meno.
Sono sfinita, e voglio solo farmi un bagno caldo.
Mi rotolo sul letto, e accendo il telefono.
Aspettando, ritiro i libri e il portapenne, sullo scaffale verso la finestra.
Quando la SIM si sblocca, e entro su WhatsApp, ho tre notifiche.
Il primo è da Louis: «Sorellina, verrò a Doncaster il 20 Settembre, e resterò un paio di giorni. Avvisi tu la mamma?»
Sorrido, felicissima e rispondo entusiasta.
Il secondo è da Luke: «Ho chiamato prima a casa, e tua mamma mi ha detto che stai studiando. Va bene, ma oggi pomeriggio alle tre e mezza ti aspetto a casa mia, piccola. A dopo, ti amo»
Rispondo, e con il cuore in gola leggo anche l'ultimo.
Non so se aprirlo o no, sinceramente.
Clicco sulla chat, che si apre immediatamente, e leggo.
Da: Harry
«Ti aspetterò, tutto il tempo che vuoi. Sappi che mi manchi, però. Mi pento ogni secondo di più, di essermi ubriacato quella sera.
Ti amo, piccola. Spero di vederti presto»
Mi ritrovo, dopo pochi secondi, inondata di lacrime.
Da una parte vorrei tornare da lui, dirgli che tutto si sistemerà, che possiamo farcela.
Dall'altra parte, sono arrabbiata con lui come mai, e spero vada all'inferno.
Afferro velocemente il telefono, e scorro la rubrica fino al nome di Luke.
Faccio partire la chiamata e aspetto.
«Em?»
Singhiozzo, «Vieni qui, ti prego. Vieni qui»
Sento un rumore dall'altra parte del telefono, una porta che sbatte.
«Aspettami, dieci minuti e sono lì»
Mi asciugo le lacrime, e mi lavo il viso prima di scendere ad aprire la porta.
Mia mamma e mio papà sono ancora in casa, e anche se sono in salotto, non sopporterei l'idea di farmi vedere mentre piango.
Apro la porta, e una folata di aria mi investe, portando ancora più caldo in casa.
«Principessa...», sussurra il mio migliore amico mentre mi abbraccia.
Stiamo un po' lì a dondolare sulla porta, abbracciati.
«Ciao, Luke! Come stai?», mia mamma fa ingresso nella sala, e abbraccia il biondo.
Ormai è come se fosse un figlio, per lei.
«Bene, grazie. E tu, Johannah? Ti trovo in ottima forma!», ed ecco qua il Luke che fa i complimenti a mia mamma, per poter essere lasciato in pace.
Ridacchio, «Oh, sei sempre così gentile, caro! Vi lascio da soli, va', torno a guardare la televisione. Salutami la tua mamma!» dice sorridendo e tornando poi in salotto.
«Lo farò!», urla Luke per farsi sentire.
Scuote la testa, divertito dalla situazione, e saliamo le scale per mano.
«Allora, che succede?» chiede, dopo aver chiuso la porta della mia camera.
Mi sdraio sul letto, prendo il telefono e apro la chat di Harry.
Il messaggio è ancora lì.
«Questo», dico sporgendo il telefono, cosicché possa leggere.
I suoi occhi si muovono avanti e indietro, a pochi centimetri dallo schermo, prima di guardarmi negli occhi.
«Cosa hai intenzione di fare?»
Mi accarezza la mano, creando cerchietti immaginari, cercando di farmi rilassare.
«Non lo so», ammetto.
Mi prende fra le sue braccia, e stringendomi forte a sé, sussurra «Andrà tutto bene, Em».
Lo spero, Luke. Lo spero davvero tanto.

My Summer Love 2 [H.S]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora