34. Invocazione di un'anima perduta

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Parlando di morte ci viene spesso da chiederci cosa ci sia dopo di essa. C'è chi afferma che vi siano il paradiso e l'inferno, chi afferma che ci sia la vita eterna, c'è chi afferma che esista la reincarnazione, e c'è chi afferma che non vi sia nulla, che alla morte non vi sia un aldilà.

Non è di mio interesse ciò a cui credete sulla morte, però se credete nei fantasmi  o nel paranormale, potrebbe interessarvi il rituale di invocazione di un'anima perduta.

Un Perduto, secondo la definizione data dal rituale, è un'anima che ha impiegato troppo tempo per morire, a dissolversi, a raggiungere l'Aldilà (non so spiegarvi secondo quale logica avvenga). Il Perduto è dunque paragonabile alla figura spettrale che definiamo Fantasma.

Il rituale di invocazione consiste nel mettervi in contatto con una di queste anime, ma badate che effettuarlo potrebbe essere l'errore più grande della vostra vita.

Partecipanti:

- Uno solo

Occorrente:

- 4 candelabri
- 16 candele (4 per candelabro), assicurandovi che siano state consumate almeno un po'.
- Una stanza buia
- Un tappeto

Procedimento:

Potete iniziare il rituale in qualsiasi momento della giornata, purché siate soli e non vi siano rumori che possano disturbarvi.

Prendete i quattro candelabri,ed infilate in ognuno quattro candele (in uno dei quattro assicuratevi di mettere le candele più consumate)

Andate nella stanza (le luci dovranno essere accese) che avete scelto per l'invocazione e posizionate un tappeto dove avrete intenzione di effettuarla.
Portate i candelabri nella stanza, poi spegnete le luci.

Posizionate i candelabri in modo da formare un rombo, con voi al centro. (Posizionate il candelabro con le candele più consumate alle vostre spalle).

Fatto questo posizionate la testa sul tappeto, tra le braccia (non è stato specificato se sia necessario sdraiarsi, ma non penso sia necessario farlo).

Ripetete più volte le seguenti parole:
"Ascolta, oh uomo, ascolta, oh ladra.
Risento il parer della vostra morte data.
Sveglia il fato ch'io ho l'occorrente
E manda a me la tua anima splendente."

Smettete quando sentite un respiro sul collo, e potreste avvertire una carezza.

Giratevi a guardarla, e condoglianze...

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