𝟐𝟗. 𝐐𝐮𝐢 𝐞 𝐨𝐫𝐚

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📍Montecarlo 2017

"Immagino che questa sia la sua decisione definitiva signorina Ferreiro"

Frèdrèric Vasseur, si aggirava a grandi passi per la stanza sfarzosa, tenendo gli occhi fissi sul profilo di Lucrecia. Intenta a guardare con aria critica la recessione di contratto, appoggiata davanti a lei sull'elegante tavolo in marmo.

"Non credo ci siano molte opzioni aperte per me in questo momento signor Vasseur" replicò lei, portando una mano ad accarezzarsi il ventre impercettibilmente gonfio, sopra il voluminoso abito color ocra che indossava quella sera.

Il team Principal della scuderia di Hinwill annuì, stringendo le labbra in una linea sottile.

All'interno del Paddock molte persone avevano paura di lui, probabilmente a causa dell'espressione burbera che lo contraddistingueva, ma a Lu, Frèdrèric era sempre piaciuto.

Era meticoloso, intelligente, preciso e nonostante nessuno lo pensasse, era anche parecchio simpatico.

In più la spagnola sapeva bene che Vasseur e la Sauber avevano un ottimo programma per i giovani esordienti.

"Un bambino è sempre un lieto evento signorina Ferreiro, tuttavia non posso negare che mi dispiaccia dover annullare le nostre trattative" Il francese, si sedette di fronte a lei, e dopo aver sistemato velocemente il cravattino, tracciò una rapida riga sul foglio di carta, ponendo poi la sua firma a piè pagina.

La madrilena per un momento si sentì mancare. Quel gesto, tanto semplice quanto definitivo, aveva reso tutto più reale, facendole capire che aveva imboccato una strada senza ritorno. La sua avventura in Formula 1 era finita ancor prima di iniziare.

Lucrecia scrisse lentamente il suo nome vicino a quello dell'ingegnere e con mani tremanti spinse il foglio nella sua direzione "dispiace molto anche a me, non la ringrazierò mai abbastanza per il tempo che mi ha dedicato"

Fece per andarsene, quando la voce dell'uomo la richiamo, bloccando la sua uscita di scena "Quando mi ha contattato per darmi la notizia mi ha chiesto di dare il suo posto a Charles Leclerc. Per quale motivo dovrei farlo?"

Lu fissò per un attimo la parete di fronte a sè, pensandoci un momento. Avrebbe potuto dettare a memoria l'intero bagaglio tecnico ed esperienziale del suo compagno di squadra, ma era sicura che le sue doti fossero note a tutto il paddock. No, Charles andava ben oltre tutto questo.

"Credo che debba scegliere lui, perchè oltre ad essere un gran talento, è un ragazzo gentile, determinato, e sopratutto intenzionato a dare il tutto per tutto, per il bene della squadra. Da il massimo in ogni circostanza e mi creda, non potrebbe desiderare nessun altro pilota nel suo team"

Il più grande aveva scritto sul suo taccuino ogni singola parola pronunciata dalla ragazza, prima di alzarai dal tavolo e porgergli la mano, abbozzando un sorriso comprensivo "suppongo che non voglia che io dica a Charles che è stata lei a consigliarmi di assumerlo"

"No. Lui non lo dovrà mai sapere"

Non capitava molto spesso che il box Ferrari confinasse con quello dell'Alfa Romeo.
Durante i fine settimana di gara i cubicoli erano associati alle varie scuderie secondo una gerarchia basata sui risultati, e per ovvi motivi i due team erano solitamente posti ai due antipodi della Pit lane, ma non durante quel fine settimana.

"Tutto bene?" Domandò Charles, notando il mio sguardo fisso sul garage del team svizzero ormai vuoto.

Accennai un piccolo sorriso malinconico, annuendo lievemente, accettando di buon grado il caffè d'asporto che il monegasco aveva preso per me "sono solo un po' pensierosa" spiegai " Montecarlo fa riaffiorare un sacco di ricordi"

Just Breathe ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora