📍Spa Francorchamps, agosto 2024
"Credevo che l'ultimo giro l'avremmo corso sull'asciutto" la voce di Charles si propaga dagli altoparlanti disposti in tutto il circuito, mentre il suo sorriso buca i maxischermi, illuminando il grigiore carico di pioggia che avvolge il circuito di Spa.
Lo guardo ridere felice dal mio posto riservato nel parc ferme e scuoto il capo, ripensando a quanto fosse nervoso prima di salire in macchina meno di due ore fa. Stranamente intimorito dalla pioggia e dal mondiale, ancora estremamente aperto.
Ora invece il suo viso è rilassato, privo di qualsiasi preoccupazione e io mi rendo conto solo ora, in mezzo a questa folla disastrata che da anni ho la fortuna di poter chiamare famiglia, di riuscire a respirare di nuovo.
Felice della vittoria, ma ancor di più del fatto che anche oggi il fato gli abbia permesso di uscire incolume dalla sua monoposto.Appagato ma sopratutto vivo.
"Il tuo ragazzo farà bene a calmarsi o ci beccheremo l'ammutianemto" mi prende in giro Edoardo appoggiandosi alla transenna accanto a me. "E tu non sei stanca di tutti baci che ricevi sotto il podio?"
Una risata mi arriva alle labbra, impossibilitata ad uscire proprio a causa del monegasco, arrivato di soppiatto e già intento a gustarsi il tradizionale bacio post gara.
"Tutto okay Bebè?" Sussurra poco dopo, appoggiando la fronte sulla mia. "Sei un po' pallida"
"Sto bene, e ora che sei fuori dalla macchina, ancora di più" rispondo, portando le braccia dietro al suo collo. "Sei stato il migliore"
Le fossette compaiono sulle guance ispide e proprio mentre le sue labbra si stanno per posare nuovamente sulle mie, viene trascinato via da Max e Lando, intenti a reclamarlo per i festeggiamenti, ma sopratutto per il podio.
"Ti amo" fa in tempo a mimare prima di girarsi e io sorrido alla sua schiena, appoggiandomi poi stancamente alle balaustre, improvvisamente esausta.
"Sei sicura di stare bene?" Mi domanda Edo al mio orecchio, guardandomi con un po' di preoccupazione. "Sei davvero pallida"
"Mi gira un po' la testa" ammetto sentendo le gambe tremare, rendendomi difficile rimanere in piedi. Edo e Matteo sembrano capirlo e in men che non si dica me li ritrovo al mio fianco, intenti a sorreggermi.
"Qui c'è troppa gente" costata il romagnolo, aiutandosi con un braccio ad aprirsi un varco tra i meccanici. "Hai bisogno d'aria"
"Credo di dover vomitare" sussurro, chiudendo gli occhi travolta da un'ondata di nausea appena fuori dalla ressa, permettendo a Edoardo di farsi da parte appena in tempo.
"Okay" dice tenendomi indietro i capelli e accarezzandomi con gentilezza la schiena nell'esatto istante in cui l'inno monegasco e quello di Mameli riempiono l'aria. "Ti portiamo da Mike, hai bisogno di farti visitare"
"No" balbetto "sto bene" tento di alzarmi ma le mani dei due mi impediscono di muovermi, creando una sorta di barriera tra me e la gente in movimento.
"Non lo mettiamo in dubbio piccoletta, ma da Mike ti portiamo lo stesso"
Matteo mi fa un breve occhiolino prima di porgermi il braccio e aiutarmi a rimettermi in piedi, ignorando le mie lamentele.***
"Hai qualche allergia?"
"No"
"Soffri di diabete, pressione alta, malattie della tiroide?"
"No"
"Prendi qualche medicamento?"
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Just Breathe ||Charles Leclerc||
Hayran Kurgu"La verità è che voglio te. Voglio svegliarmi ogni mattina con il tuo respiro che mi solletica il collo. Voglio portarti a fare colazione al mare la domenica mattina e ridere dei baffi che ti si formano sulle labbra per colpa del cappuccino. Voglio...