☙ 6.

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SORPRESA, VI VOGLIO TROPPO BENE E QUINDI VI FACCIO REGALI🥰🥰

Lascio andare la sua mano, guardando oltre la mia spalla. "Dovrei andare. La tua segretaria ha detto che avevi pausa pranzo."

"Non si sbaglia." ammette. Si alza in piedi, abbottonandosi il cappotto. "Che ne dici di pranzare con me?"

Sollevo le sopracciglia. "Io?"

"Non vedo nessun'altro quì a cui poter chiedere." dice lentamente Taehyung. Quasi mi innervosisco al suo leggero sarcasmo.

Raggiunge la porta, aprendola per me.

"Grazie." mormoro, uscendo dalla stanza.

La vecchia segretaria mi lancia un'occhiata. Non mi preoccupo neanche di scusarmi. Non quando sapevo di aver ragione.

Taehyung si scambia uno sguardo con la signora anziana prima di raggiungermi.

"Dove siamo diretti?" chiedo io, più che altro per riempire il silenzio che sapevo sarebbe arrivato presto.

"In un locale dove vado spesso. E' principalmente un ristorante ma è più famoso per quello che offre da bere."

Taehyung preme il pulsante dell'ascensore, le porte si aprono. Entrambi entriamo e successivamente lui schiaccia per il piano terra.

L'attesa adesso era accompagnata da quel silenzio scomodo. Mi agito parecchio, nascondendo una ciocca ribelle dietro l'orecchio o giocando con un volant della blusa.

Taehyung sembrava quasi volesse iniziare a fare conversazione. Tuttavia io non ero un granchè nelle piccole chiacchere. Non avevo voglia di stare a sentire le stronzate irrilevanti di qualcun'altro.

"Stai bene, signorina Yoon?"

Allungo la testa in direzione di Taehyung. "Uhm sì, sto bene. Sto solo pensando."

"A qualcuno in particolare?" domanda, mentre le porte finalmente si schiudono.

Ma che razza di domanda è? "No, solamente riguardo al fatto che sono...una modella per la V. Che lavorerò per..." lo guardo. "Te."

Io e Taehyung camminiamo verso l'uscita, spingendo le porte.

Incurva le labbra alla mia frase. "Con una persona meravigliosa come te, dovrei essere io a pensare a te. Non il contrario."

Ero disgustata dalla quantità di volte in cui ero arrossita ma non potevo evitarlo.

Mentre entrambi ci facciamo strada in quel quartiere benestante, rimango sorpresa dal fatto che non c'è nessuno della stampa o paparazzi ad importunarlo.

"Nessuno viene quì da me in questa parte altolocata di Seoul." spiega. "Principalmente perchè ho già mostrato loro in passato di non disturbarmi mentre sto pranzando."

Ah già. Era successo un gran bel casino mesi fa dove una giornalista stava assillando Taehyung mentre era fuori a mangiare.

Basti sapere che la sua faccia era ricoperta di cibo una volta tornata indietro.

Non ne ero poi così sorpresa. Tutti erano al corrente del carattere di Taehyung. Adesso però era calmo, quindi andava tutto bene.

Svolta a destra e l'insegna del 'Profumo di Seoul' sfavillava davanti a noi. "Eccolo." dice.

Taehyung spinge le porte, incoraggiandomi ad entrare per prima e quindi compio un passo all'interno.

Il ristorante aveva un aspetto affascinante, i muri erano dipinti di beige e il legno in mogano rifiniva ogni lato della sala. Delle sedie marroni cioccolato adornavano la maggior parte del piano e all'estrema destra vi era un lungo bancone e nei tavoli vasi ricolmi di fiori.

Wild Thoughts | Taehyung ✓ (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora