☙ 3.

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Non credevo ai miei occhi. Non potevo crederci.

"Se spalanchi gli occhi ancora, tesoro, finiranno per uscirti fuori." pronuncia lentamente Taehyung. Quel Kim Taehyung.

Sbatto gli occhi. Ancora.

Quell'uomo-

No, no, no. Non è solo quell'uomo. Lo stilista. L'icona.

L'uomo più bello che io abbia mai visto.

Ridacchia, a bassa voce e in modo sensuale. "Non c'è bisogno di essere scioccata, signorina Yoon. Sono sicuro che ci siamo già visti prima."

Taehyung aveva ragione. Gli occhi mi sarebbero saltati fuori molto presto. "Qua-quand-"

"Ad ogni modo, mi scuso per non aver richiamato." dice invece, il suo tono di voce indica tutto tranne che una giustificazione. "Ero fuori per un set fotografico. Ho dimenticato il cellulare a casa."

Chiamarlo? Quando mai lo avrei chiamat-

Oh.

OH.

Le mie labbra si schiudono appena. Sembra quasi che Taehyung si sia accorto della mia piccola rivelazione e quindi sorride crudele. "Esatto, il brivido in quel cafe in realtà ero io."

Non sapevo cosa dire. Non mi veniva nessuna parola in mente. Semplicemente lo fissavo.

Proprio come aveva fatto lui in quel locale.

"Quando hai finito di fissarmi scioccata, posso continuare?"

Il suo commento mi riporta alla realtà. "Io-io..." la mia voce mi tradiva. Vacillando nel momento in cui ne avevo più bisogno.

Mi schiarisco la gola. "Scusami. C-continua."

Mi guarda per un momento prima di parlare. "Sembra proprio che tu stia cercando un lavoro."

Adesso, sapendo che la mia voce era una traditrice, non avevo detto nulla. Risposi con un cenno.

Taehyung si guarda intorno alla stanza. "Sembra anche che non ti piaccia particolarmente il posto in cui lavori."

Lancio un'occhiata a Baram. Mi guarda con uno sguardo di cui conoscevo esattamente il significato.

Ti sfido ad essere d'accordo con lui, diceva.

Ero sul punto di scuotere la testa quando mi blocco.

Perchè devo essere il cagnolino di Baram? Le persone dovrebbero sapere che faccia di merda è davvero.

Compiaciuta, rispondo. "Non ti sbagli, signor Kim."

Avrei voluto fare una foto alla sua faccia. Eunja si mette una mano davanti alla bocca per trattenersi dal ridere.

"E allora che ne dici se rendessi questo giorno, il tuo fortunato signorina Yoon?" Taehyung compie un passo in avanti con un movimento pulito e grazioso. "Che ne pensi, ti piacerebbe lavorare per me invece?"

Sbatto le palpebre. "Scusa che cosa?"

"Lavora per me."

Mi cede la mascella. Un altro shock.

Di questo passo mi verrà un attacco di cuore.

"Io?" domando, indicando me stessa. "Tu mi stai offrendo un lavoro?"

"Esatto." dice. Punta lo sguardo su Baram, la sua faccia è in fiamme. "Non ti dispiace se io-"

"E' tua." sputa Baram. "Qualsiasi cosa quì è tua."

Taehyung si volta verso di me, puntando all'ufficio privato di Baram. "Vogliamo andare?"

Avendo un po' più di sanità mentale, chiedo. "A fare cosa?"

"Discutere del tuo contratto?"

"Io..." basta. Non potevo più farlo. Ero completamente sopraffatta dalle sue parole, dalla sua offerta, da lui in generale.

Mi serviva tempo. Ero consapevole che sarebbe stato incredibilmente stupido ma avevo bisogno di un po' di tempo per pensarci.

Non volevo fare un salto nel buio senza sapere che cosa stavo per firmare. Necessitavo di una mente lucida, di calma e adesso ero tutto tranne questo.

"C'è per caso" inizia Taehyung "Qualcosa che non va, signorina Yoon?"

"Beh, ehm..." dico io. Respira profondamente, Sora, respira. "Qualunque sia il lavoro, signor Kim, io-io ho bisogno di pensarci."

Baram sbuffa disgustato, insieme ad alcune modelle. Il mio carattere minacciava di prendere il controllo della mia lingua, ma cerco di trattenermi.

"Cosa c'è di così divertente, vecchio?" domanda Taehyung, con uno strano tono di voce.

Il mio capo deglutisce, percependolo. "N-niente, Taehyung."

"E' signor Kim per te." ringhia Taehyung. Istantaneamente, Baram chiude il becco.

L'uomo mi guarda ancora e quegli occhi incantevoli ricominciano a ipnotizzarmi. "Capisco, signorina Yoon ma sappi che io non offro lavoro semplicemente a chiunque." gesticola verso di me. "Hai ancora il mio numero e il mio indirizzo, d'accordo?"

Ritorno verso la mia borsa, il suono dei miei tacchi è l'unica cosa a risuonare nella stanza. Pesco la nota che mi aveva dato.

"E se venissi a quell'indirizzo domani pomeriggio?" suggerisce Taehyung. "Per mezzogiorno e mezzo circa?"

Annuisco, ricordandomi l'orario a mente. "D'accordo."

"E' stato piacevole rivederti, signorina Yoon." dice Taehyung, la sua voce è roca e bassa. Si guarda intorno nella stanza. "Il che non vale per gli altri."

La mascella di Baram cade sul pavimento. Taehyung si volta, camminando in direzione della porta. Si ferma e si guarda alle spalle.

"E signorina Yoon" pronuncia lentamente, gettando uno sguardo su Baram. "Non indossare nient'altro se non questi stessi abiti che indossi adesso."

E con questo, se ne va e la sua potente presenza lascia la stanza.

Rilascio un sospiro che non sapevo di star trattenendo.

Kim Taehyung mi ha offerto un lavoro.

"Io...io me ne torno a casa." dichiaro, più a me stessa che a Baram.

La sua espressione si illumina in un sorriso. "E' una tua scelta, Sora. Fai ciò che desideri."

Ma che cazzo?

"Ci vediamo dopo, Eunja." ritorno dalla mia amica, abbracciandola.

"Sono felice per te, Sora." mi sussurra prima di lasciarmi andare, sogghignando.

Ricambio prima di afferrare la mia borsa. "Come ha potuto ottenere un lavoro da Kim Taehyung?" ringhia una modella accanto a me.

"Perchè non sono senza talento." rispondo semplicemente, lasciando la stanza. La sento boccheggiare alle mie spalle anche se io mi trovavo già per le scale e poi immersa nelle strade di Seoul.

Improvvisamente i miei pensieri invadono la mia mente.

Kim Taehyung ti ha offerto un contratto.

Kim Taehyung ti ha offerto un lavoro.

Kim Taehyung ti sta dando il prossimo passo verso la fama.

La fama. Non l'ho mai vista con i miei occhi, non l'ho mai neppure assaggiata.

E forse Kim Taehyung te la sta porgendo in un piatto proprio di fronte a te.

Wild Thoughts | Taehyung ✓ (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora