Wild Thoughts | Taehyung ✓ (Traduzione Italiana)

Epilogo e ringraziamenti.

5 anni dopo...

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"Vuoi smettere di posare?!"

Giocherello con le estremità dei miei capelli e stringo il telefono alla reazione di mia sorella.

"Sì..." mi schiarisco la gola e osservo il mio accappatoio di seta. "...ci ho pensato molto."

"E quindi pensi che mollare tutto sia una buona opzione?"

"In questo momento..."

Guardo fuori dalla finestra e scorgo gli uccelli, cantano melodie a ritmo sugli alberi in movimento e per fortuna il traffico è lontano.

"Non me la sento più di continuare," pronuncio io. "E non per via della popolarità o altro ma perchè voglio fare un passo indietro."

"Pensaci, Somi. Ho una bambina adesso. Ha bisogno dei suoi genitori, specialmente a quest'età, quando è piena di sorprese e prende alla sprovvista sia me che Taehyung con una nuova parola o una nuova azione."

"E non voglio perdermelo, sorellona. Non voglio perdermi niente di lei."

Il silenzio di Somi indica quanto stia riflettendo, e dopo pochi minuti risponde, "Lo capisco, Sora."

"Voglio dire, ho due bambine anche io e hai visto tu stessa quanto io mi sia agitata per quello che facevano nei primi anni."

Mi viene in mente un vecchio ricordo e ridacchio. "Ah, scommetto che la povera Chanja ha la sua vita intera registrata."

"Ma non preoccuparti," mi rassicura mia sorella. "Qualunque cosa farai, io sarò sempre al tuo fianco, lo sai?"

"Beh," rifletto, sorridendo ampiamente, "Non so come potresti guardarmi le spalle mentre sei alle Hawaii."

Sento un leggero sospiro dall'altra parte della linea. "Avevo detto a Namjoon che sarebbe andato bene anche un piccolo viaggio a Busan, ma non ha voluto sentir ragioni."

"Cristo, Somi...è la tua luna di miele, non una gita scolastica," pronuncio lentamente.

"Lo so..." tenta di replicare lei e avrei potuto giurare quanto fosse arrossita in quel momento.

"Per questo non dovrei tormentarti," dico. "Adesso devo andare ma avvisami se le cose vanno fuori controllo."

Il suo leggero disgusto mi fa ridere un sacco, mi saluta dolcemente e poi termina la chiamata.

Punto lo sguardo al di là della finestra e fisso una macchina strana o forse una persona.

Le cose erano cambiate drasticamente negli ultimi anni.

Si sarebbe potuto dire che dopo la proposta avevo raggiunto il settimo cielo.

Venivo ricompensata con la felicità, con così tanta gioia nella mia vita che una parte di me pensava a quanto fosse tutto troppo bello per essere vero.

Non lo era però. Non quando avevo oltrepassato la navata per poi scorgere l'uomo dei miei sogni, guardarmi come se fossi l'unica cosa importante nella storia dell'universo.