☙ 26.

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"Tu bastardo."

Chanyeok si congela. Qualunque fosse la conversazione che stava intrattenendo con quella donna, era finita.

Finita, nel momento in cui i suoi piccoli occhi luccicanti incontrano i miei.

"S-Sora?" pronuncia.

Timido. Nervoso. Spaventato.

Oh, gli conviene esserlo. L'uomo si alza di scatto dalla sua sedia, la sua faccia è diventata di mille colori.

Avanzo in modo disinvolto verso di lui e l'esagerato ancheggiare dei miei fianchi mostra solo la mia rabbia.

"Aspetta Sora, non è come pensi-"

Chanyeok non riesce nemmeno a concludere la sua debole scusa. La mia mano lo interrompe non appena entra in contatto con la sua guancia, facendogli scattare il viso da una parte all'altra.

Il sangue scorre nell'esatto punto in cui l'ho schiaffeggiato. L'uomo si tocca la guancia, guardandomi scioccato.

Aveva appena incontrato la furia immortale di una sorella. Una sorella che aveva visto il marito della sua migliore amica uscire con un'altra ragazza.

"Questo basta come spiegazione?" sussurro io.

Mio cognato deglutisce. "Oh mio Dio!" strilla la donna che era con lui, alzandosi dal suo posto per accorrere immediatamente accanto a Chanyeok.

Lui si scrolla di dosso le sue mani e i suoi occhi non mi lasciano. Io ricambio lo sguardo, desiderando che le occhiate fossero in grado di uccidere mentre mi precipito verso il mio tavolo e raccolgo il cellulare insieme al cappotto.

Jungkook vede il casino e rimane confuso dal mio congedo improvviso. "Aspetta, dove stai andando?"

"Da mia sorella." rispondo, infilandomi il cappotto mentre mi giro di spalle per poi spingere le porte, lasciando il ristorante.

L'aria fredda all'esterno non è abbastanza per farmi calmare.

Come avrei potuto farlo? Ero furiosa. Nemmeno un secchio d'acqua dritto in testa sarebbe riuscito a calmarmi.

Percepisco il suono di un respiro affannoso avvicinarsi a me. Voltandomi, vedo Jungkook, mi aveva raggiunto e ansimava dalla corsa che aveva appena compiuto.

"Suh...Sora..." pronuncia, appoggiando le mani sulle cosce mentre si piega. "Ral...Rallenta."

"Che cosa vuoi Jungkook?" chiedo, sbattendo ripetutamente il piede sul pavimento di pietra.

"Perchè..." cerca di parlare. "L'improvviso bisogno di...incontrare...tua sorella?"

Noto un taxi che si ferma, non lontano dal mio raggio visivo. "Lunga storia..." dico, procedendo in avanti.

"Aspetta!" Jungkook inciampa accanto a me. "Ho tempo."

"Beh, e io no." mormoro, raggiungendo il piccolo simbolo. Il ragazzo improvvisamente mi afferra la mano facendomi girare e io volto leggermente la testa di lato con le sopracciglia inarcate.

Il suo viso, così come i suoi lineamenti, sono a distanza ravvicinata di fronte a me.

"Jungkook?" dico.

Lui non dice nulla, l'unica cosa che si muove sono i suoi occhi mentre viaggiano su ogni punto del mio viso.

Poi si abbassano, ricadendo sul mio collo.

Di lato. Sull'esatto punto in cui Taehyung aveva praticamente banchettato.

Percepisco Jungkook irrigidirsi. "Cos-cosa..."

Wild Thoughts | Taehyung ✓ (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora