Wild Thoughts | Taehyung ✓ (Traduzione Italiana)

☙ 45.

Sette mesi dopo...

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"Buona sera, signore e signori!"

Scoppiano gli applausi provenienti dalla folla mentre Min Yoongi accoglie il pubblico.

Accenna un sorriso gengivale e si passa una mano tra i capelli crespi procedendo, "Oggi è un giorno speciale. Ho finalmente avuto l'occasione di portarvi due ospiti speciali."

"Il primo è un famoso stilista, un nome familiare nonostante sia un marchio di lusso. I suoi lavori sono arte e sono la fonte d'ispirazione per molte persone che si impegnano nel suo campo."

"Il secondo ospite," pronuncia, con un leggero sorriso malinconico in volto, "E' una modella. Una modella che fino all'anno scorso era pressoché irrilevante, colei che sotto questo marchio è arrivata in alto, grazie anche ai suoi look meravigliosi e alla sua personalità simpatica."

Si ferma e osserva il pubblico con un'espressione maliziosa.

"Sapete tutti di chi sto parlando, ho ragione?"

Il ruggito-risposta della gente fa ridacchiare Yoongi.

"Beh, sarà meglio non farvi aspettare oltre." dichiara.

Indica le tende nere alle sue spalle.

"Diamo il benvenuto a Kim Taehyung e Yoon Sora!"

La fila di persone che si scatenava in mezzo al pubblico era assordante mentre le tende si spostavano da sole, rivelando entrambi sotto un riflettore accecante.

Tutti applaudivano forte e questo mi aveva sciolta.

Non era mai invecchiato; l'amore che mi donava la gente, i baci volanti, e gli sguardi sbalorditi e rispettosi verso di me.

Quindi avevo ricambiato quei sorrisi a tutti, con un ghigno a trentadue denti che aveva fatto impazzaire la folla ancora di più.

Taehyung, invece, riceveva tutto questo da tutta la vita. Era abituato alle urla costanti di quelle ragazze innamorate perse di lui e di tutti quegli uomini che desideravano essere lui.

Nonostante quello, il suo sorriso in risposta mostrava la gratitudine.

Avanziamo di fronte al palco e la mia mano si avvolge attorno al suo braccio. Entrambi ci inchiniamo alla folla e poi ci voltiamo verso Yoongi, tutto contento e pronto a vomitare arcobaleni.

"Ah, Taehyung, Sora!" ci accoglie. "Sono felice che siate qui."

"Quando vuoi," l'uomo accanto a me sventola le mani. "Il tuo programma è l'unico per il quale mi sforzo di partecipare."

Yoongi ridacchia, agitandogli un dito contro. "Non esporti, Taehyung. Quello è il mio lavoro."

Tutti si uniscono in una risata contagiosa e l'intervistatore ci fa cenno di sederci subito dopo.

Ci accomodiamo sui divanetti bianchi e io mi sistemo l'unica manica della mia tuta rossa elegante, il cui tessuto setoso fa risaltare le mie curve.