Capitolo 1

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Alex

"E questo è per te, Guè" la conduttrice si avvicinò a lui con in mano un piccolo premio argentato e glielo passò, lui lo prese tra le mani e lo mostrò orgogliosamente al pubblico di fronte che urlò euforicamente.

"Quindi, quando sarete di nuvo in tour?" continuò lei, parlando attentamente al microfono e guardando la persona accanto a sè troppo intesamente. Distolsi un attimo gli occhi dal televisore e respirai lentamente per non dare di matto. Bevvi un sorso di birra e scesi dalla sedia, prendendo tra le mani un altro pezzo di pizza.

"Dovremmo riprendere tra un mese" Fabio rispose e riportai lo sguardo verso lo schermo.

"E farete tappa in tutta l'Italia?" domandò ancora, come da copione, ma posò la sua mano sul braccio di Cosimo. Masticai nervosamente.

"Ovviamente" rispose lui, sollevando un sopracciglio e scostandosi appena facendomi ghignare tra un morso e l'altro.

"Fate un salto da me, se mai doveste venire a Pisa!" la conduttrice fece l'occhiolino sembrando davvero troppo entusiasta.

"Certo" sibilai, seguita subito dopo da Cosimo che ripeteva ciò che avevo appena detto, ma in modo sarcastico.

"Ancora un applauso a Guè Pequeno e Marracash!" il pubblicò scoppiò in un boato e mi pulì velocemente la mano unta di olio su un tovagliolo, prendendo subito dopo il cellulare e osservando lo schermo spento in attesa della telefonata che non tardò ad arrivare.

"Mh, pronto?" masticai lentamente rispondendo.

"Sei in hotel?" mi chiese urlando sopra la confursione.

"Sto mangiando una pizza" gli confermai posando il telefono tra l'orecchio e la spalla, per cominciare a ripulire.

"Okay, io sto arrivando" annuì rendendomi subito conto che lui non avrebbe potuto vedermi, ma prima di rispondergli a voce, mi chiuse la chiamata. Gettai il cartone della pizza e ripulì il resto.

"Stronza" dissi contro la tv guardando la conduttrice presentare qualcun altro. "E' già mio" sbuffai prendendo il telecomando e spegnendo.

Cosimo

"Porca puttana, hai visto quanto era arrappata?" mi chiese per l'ennesima volta Fabio, riferendosi alla conduttrice. Scossi la testa divertito dalla sua euforia per una cosa così stupida e cercai le chiavi nella tasca dei jeans.

"Vero, quella sicuro te l'avrebbe data" gli diede corda Stefano, un ragazzo che da poco aiutava il mio gruppo nella ricerca di hotel in cui alloggiare durante le varie tappe del tour.

"Sono troppo attraente" feci l'occhiolino ad entrambi e Fabio mi spinse scherzosamente, mentre infilavo la chiave nella serratura della porta.

"Sicuro che non disturbo?" chiese Stefano per l'ennesima volta. Ma che problema aveva?

"Tranquillo, il tempo di prendere l'erba e andiamo" confermai mentre aprivo la porta.

"Spero di scopare con qualcuna, ho le palle pien-" Fabio si interruppe entrando nella stanza, mentre posava gli occhi su Alex seguiti dai miei e quelli di Stefano.

"Porca puttana" sussurrai d'istinto vedendola con indosso solo una mia canottiera firmata, che lasciava intravedere tutte le sue fottute curve.

"Non pensavo che portassi qualcuno" disse lei arrossendo guardando i due ospiti e, in un gesto spontaneo, abbassò la maglia per coprirsi le gambe ma facendo uscire ancora di più le curve del seno e facendomelo diventare duro.

"Ciao Alex" Fabio le sorrise in modo fraterno e le diede un bacio sulla fronte, facendola sorridere timidamente. Il mio cervello cominciò a pensare di nuovo in modo lucido e mi ricordai dell'altra presenza, ora indesiderata.

"Alex, Stefano. Stefano, Alex" dissi velocemente per presentarli e volendo concludere al più presto per madarli via. Lei usò una voce dolce per salutarlo e questo mi portò a mettermi più davanti a lei per coprirla dalla traiettoia visiva di Stefano.

"Hai una ragazza?" chiese lui all'improvviso toccando un punto delicato che, infatti, fece incupire Alex. Merda, lo licenzio.

"Allora? Andiamo? Ho preso tutto" Fabio, per fortuna, interruppe quel momento e si avvicinò scuotendo una bustina piena di erba.

"Vai via?" mi chiese lei incrociando le braccia per cercare di coprirsi come meglio poteva.

"Avevamo intenzione di festeggiare per i premi ricevuti" le dissi sollevando il mio e mostrandoglielo in modo orgoglioso.

"Ho visto tutto in tv" sorrise guardandolo "e quindi.." abbassò la voce per farsi sentire solo da me "..ti ho preparato una sorpresa" si morse il labbro e mi sorrise maliziosamente, forse per convincermi a restare. Ma tanto mi aveva già convinto da quando ero entrato dalla fottuta porta.

"Ragazzi.." non mi girai nemmeno a guardarli, concentrato a fissare lei.

"Nessun problema" rise Fabio capendomi al volo e uscendo dalla porta seguito subito da Stefano. Lasciai il premio sul tavolino lì vicino e la guardai attentamente.

"Sei stato bravissimo" sorrise lei quando sentì il rumore della porta che veniva chiusa.

"Di solito me lo dicono dopo il sesso" scherzai facendolo l'occhiolino. Lei mi tirò un pugno scherzoso sul petto e fece incrociare le mani dietro al mio collo. La strinsi a me e le palpai il sedere senza problemi perchè la maglia le si alzò del tutto.

"Ma la sorpresa?" chiesi sussurrando sulle sue labbra intrappolandole subito contro le mie. Ricambiò il bacio staccandosi troppo preso e ricevendo una mia occhiataccia.

"E' in camera da letto" la sua lingua leccò il suo labbro superiore in segno di concentrazione mentre mi sbottonava la camicia. Sentì la pressione della mia eccitazione contro i jeans.

"Vieni?" osò chiedermi mentre si allontanava dandomi le spalle e sculettando verso la camera. Mi tolsi la camicia gettandola per terra e seguendola lentamente, mentre le guardavo il culo attentamente. Mi passarono per la mente tutte le cose che avrei voluto farci.

"Spero ti piaccia" si voltà verso di me per osservare la mia reazione. Alzai lo sguardo verso il letto che mi stava indicando.

"Porca puttana" sibilai guardando le banconote da 500 euro sparpagliate ovunque sulle lenzuola di raso nere. La guardai togliersi la maglia e gettarla ai miei piedi, per poi salire sul letto e stendersi a gambe aperte, con solo gli slip "porca puttana" sussurrai per la terza volta.







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