Capitolo 26

734 16 1
                                    

Cosimo

Mangiai tutto con gusto e visto che lei si stava prendendo il suo tempo in doccia, sparecchiai mettendo il piatto con le posate nel lavandino e gettando i tovaglioli sporchi. Potevo essere un buon uomo di casa, cazzo. Camminai lentamente verso il divano, mi ci fiondai assaporandone la comodità e mi lasciai completamente andare al relax poggiando i piedi sul tavolino difronte. Presi il mio cellulare e andai su Instagram capendo subito che, per fortuna, niente era trapelato su internet. Mi feci un selfie pubblicando nelle storie, giusto per far vedere ai miei fans che stavo bene anche se non mettevo roba da due giorni. Scrissi a Fabio ed Emilio dove fossi, anche se forse già lo sapevano. Bloccai lo schermo e sbuffando annoiato feci zapping alla tv. Mi fermai su un documentario sui pinguini, solo perché era divertente il modo in cui camminando cadevano come dei coglioni. Sentì la serratura del bagno scattare, ma continuai a guardare la televisione per non metterla a disagio o altro. Magari le poteva dar fastidio che la vedessi in pigiama, dopo tutto questo tempo. Anche se me l'ero scopata sul pianoforte.

"Vado a prenderti dei cuscini e delle coperte" mi informò ed io annuì semplicemente "dopo essermi messa qualcosa addosso" terminò e smisi di ragionare, sollevai velocemente lo sguardo su di lei osservando attentamente il suo corpo avvolto in un semplice asciugamano troppo corto e troppo tutto. La sua pelle ancora bagnata in alcuni punti, i capelli tirati su lasciando scoperto tutto il collo e il suo camminare in modo sensuale "torno subito" si chiuse in camera da letto e mi ci volle tutta la mia buona volontà per non spaccare la porta e scoparmela sul pavimento. Dovevo calmarmi, era stato solo un attimo. Ora sarebbe tornare con il suo solito pigiama largo abbinato ai calzettoni. La guardai avvicinarsi, dopo qualche minuto, stringendo al petto tutto il necessario per me. Mi alzai dandole una mano, prendendo tutto e quasi spalancai la bocca. Perché cazzo aveva solo una sottana in pizzo nera così provocante e così corta? L'effetto del vedo e non vedo mi faceva impazzire ancora di più. Mi schiarì la voce distogliendo lo sguardo.

"Grazie, ora sistemo e.." la informai, ma mi fermai quando cominciò a preparare il divano per la notte, piegandosi troppo. Merda, non avrei resistito oltre se fosse andata avanti in questo modo.

"Mi aiuti?" chiese con un sorriso soddisfatto mentre si leccò il labbro. Un sorriso provocante. Una lampadina si accese nella mia testa. Lo stava facendo apposta? Mi stava provocando? Voleva essere scopata? Se così fosse, sarei stato volentieri al suo gioco.

"Sai che ti aiuterei in tutto" risposi prendendo i cuscini e posizionandoli dove volevo.

"Cosa guardavi? Potremmo guardarlo insieme" disse ignorando la mia risposta e sedendosi sul divano, a gambe incrociate permettendomi una visuale maggiore delle mutande di pizzo nere che indossava. Sicuramente la mia erezione era appena diventata evidente.

"Niente di che, solo dei pinguini che non sanno camminare" mi sedetti accanto a lei, ma non troppo vicino. Si inarcò in avanti per prendere un cioccolatino dal tavolino di fronte a noi, lo scartò con lentezza e se lo porto alle labbra. Lo leccò un po', poi lo mise in bocca e passò la lingua sulle dita. Chiusi gli occhi e tremai leggermente. Merda, merda, merda.

"Tutto bene?" spalancai gli occhi sentendoglielo sussurrarmelo nell'orecchio. Annuì restando immobile "forse sai ancora teso per questi due giorni, vuoi che ti faccia un massaggio?" mi chiese maliziosamente muovendo lentamente una mano sul mio braccio.

"Non mi va di fare solo quello" sussurrai non sapendo davvero se avessi resistito ancora.

"E cosa vorresti fare?" domandò fingendosi ingenua, continuando a passare la sua mano sul mio petto.

Hidden - Guè PequenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora