Capitolo 10

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Cosimo

"Per fortuna le ultime cose e torniamo a casa" gemetti frustrato mentre mi mettevo in posa per un'altra foto ancora.

"È complicata la vita da star" mi prese in giro Fabio e io scossi la testa tornando serio e guardando la fotocamera davanti a me.
Il fotografo scattò almeno una ventina di foto solo in quell'istante e sbuffai alzando lo sguardo verso lei intenta ad avere una conversazione con Stefano. Erano lì da mezz'ora, di che cazzo potevano parlare ancora?

"Cosimo, guarda qui per favore" il tipo davanti battè le mani e alzai un sopracciglio. Mi aveva scambiato per un fottuto cane?

"Ho bisogno di una pausa" grugnì aggiustandomi il colletto della camicia e andando verso di lei senza aspettare nessun permesso.

"Sì, amo l'arte! Ho visitato musei in ogni città in cui sono stata. Oddio, dovresti vedere quanto è bella la Gioconda.." Alex sorrise mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio ".. dicono che Leonardo l'abbia voluta tenere con sé fino agli ultimi attimi della sua vita" concluse gesticolando con le mani.

"E c'è un'opera che preferisci a tutte le altre?" le chiese facendola riflettere un po'.

"Sì, io completamente nudo" mi intromisi posizionandomi accanto a lei e guardando ironicamente Stefano che indietreggiò appena imbarazzato dalla mia entrata in scena. Lei mi diede una pacca giocosa sulla spalla ridendo.

"Non sei così bello quanto un quadro di Van Gogh, scusami" mi fece la linguaccia scherzosamente e la fissai assottigliando gli occhi.

"Non la pensi così quando ti scop-" mi tappò la bocca con una mano prima che potessi terminare la frase.

"Perdonalo, è sempre così pieno di sé" Alex sorrise timidamente a Stefano che sollevò le spalle non sapendo che dire e si allontanò lasciandoci da soli.
Tolsi la sua mano dalla mia bocca e l'attirai a me, cingendole la vita con il braccio.

"Quindi.. di che stavate parlando, oltre che di arte?" le chiesi cercando di non sembrare troppo geloso, ma dal suo alzare gli occhi al cielo, capì che non aveva funzionato.

"Ma di niente. Mi chiedeva quali fossero i miei hobby, i miei interessi.. una semplice conversazione che si può avere con un conoscente.." mi disse e poi sorrise maliziosamente ".. Mr Fini, è per caso geloso?" chiese mordendosi le labbra per non ridere.

"Di quel ragazzino? E perché dovrei?" scossi la testa cercando di avere un'espressione più indifferente possibile e indietreggiai appena.

"Ehi sanguisuga! Dobbiamo finire questo shooting o no?" Fabio si avvicinò e tirò via Alex da me. Lo guardai malissimo e la strinse a sé cullandola come se fosse una bambina.

"Dalle aria, amico. Sta solo facendo conversazione mentre aspetta che il suo ragazzo coglione finisca di lavorare" disse facendola ridere di gusto.

"Il suo ragazzo coglione, ora ti spacca la faccia" mi avvicinai minacciosamente e lui urlò come una scolaretta proteggendosi con il corpo di lei.

"Ehi, usi davvero me come scudo? Traditore!" Alex lo spinse facendo una smorfia divertente.

"Solo tu puoi domare la bestia" si giustificò lui facendo spallucce ma restando sull'attenti guardando ancora ogni mio movimento.

"Attaccalo, se lo merita" mi ordinò lei spostandosi di lato. Io risi sfregandomi le mani e inseguì Fabio che cominciò a correre. Tutti intorno, ormai arresi al fatto che fossimo due coglioni, si scansarono velocemente quando gli corremmo accanto. La corsa terminò quando Fabio si ritrovò con il muro alle spalle.

"Alex, ti darò tutte le caramelle gommose che vorrai se mi salvi!" urlò divertito dalla situazione.

"Non corromperla, non vale" mi lamentai. Alzai gli occhi al cielo quando la vidi correre verso di me e salirmi in spalla con un salto. Le afferrai le cosce per reggerla mentre lei cingeva le sue braccia intorno al mio collo.

"Lascialo andare, per favore" mi disse lasciandomi un bacio sulla guancia.

"Non cambio idea facilmente, dovreste saperlo" ghignai avvicinandomi comunque a Fabio che assottigliò gli occhi.

"Alex te la darà tutte le volte che vorrai!" lui la indicò e lei gli fece il dito medio.

"Ehi, ma da che parte stai" si lamentò lei dietro di me e sbuffò.

"Lo fa già, quindi.." risposi solo io ricevendo un buffetto di rimprovero sulla testa.

"Potrete farlo nel jet privato, io metterò le cuffie e dormirò su qualche sedile più avanti?" provò a dirmi "..e poi prenderò sempre le tue difese durante un vostro litigio, anche se lei dovesse aver ragione?" provò ancora e ci pensai su.

"Oppure potreste smetterla e tornare a lavorare?" Emilio spuntò dal nulla scuotendo la testa e guardandoci tutti come un padre che rimprovera i suoi figli.

"Okay, ti lascio andare. Ma solo perché mi potrò scopare Alex ad alta quota" conclusi facendo ridere tutti e ricevendo l'ennesimo buffetto da lei.

Alex

Salimmo sull'aereo in silenzio, lo shooting era durato più del previsto e Cosimo e Fabio erano troppo stanchi anche solo per parlare del più e del meno.
Lasciai la mia valigia ad un assitente di volo e ricambiai il suo sorriso. Presi posto accanto a Cosimo e mi stiracchiai pigramente preparandosi alle troppe ore di viaggio che mancavano.

"Stanno tornando anche gli altri in Italia. Pablo mi ha appena detto che verrà il prima possibile da te per decidere le ultime tracce del tuo album" disse Fabio guardando il ragazzo accanto a me e leggendo il messaggio sul suo cellulare. Cosimo annuì semplicemente e si passò una mano tra i capelli. Era nervoso? Forse ancora per la storia di Pablo?
Il mio cellulare vibrò ed osservai la notifica che mi avvisava di un messaggio da parte di mio padre. Con il dito la scacciai dallo schermo e spulciai qualche nuova notizia su di noi: Guè e il suo nuovo album in arrivo, chi è Alex B. , Guè e la sua nuova fiamma avvistato su un jet privato per tornare a casa, Guè e Shablo in collaborazione per il nuovo disco..
Bloccai lo schermo e lo poggiai sul tavolino.

"Prego" il ragazzo di prima, l'assistente di volo, mi porse dei bicchieri di champagne e scossi la testa.

"Io vorrei dell'acqua, per favore" dissi slacciandomi la cintura, visto che ormai eravamo in volo.
Mi alzai stracciando le gambe ed andando a prendere una pizzetta dal tavolo su cui erano posizionate tutte le pietanze. Guardai Emilio discutere di qualcosa dei prossimi progetti con Stefano, che mi salutò con un cenno.
Addentai la pizzetta sussultai quando comparve ancora quel ragazzo che mi porgeva una bottiglietta. La presi e annuì velocemente.

"Desidera altro?" mi chiese e scossi la testa, ringraziandolo subito dopo.

"Per qualsiasi cosa, può chiamarmi. Qualsiasi" calcò sulla parola e mi fece l'occhiolino. Restai per un attimo senza parole e, quando colsi l'allusione, mi schiarì la voce imbarazzata.

"Ehm.. io.." provai a dirgli qualcosa.

"Perfetto, ti dirò io che fare: metti un po' di musica a volume abbastanza alto, per coprire le urla che usciranno dalla camera da letto" Cosimo ringhiò contro il ragazzo, prendendomi per mano e trascinandomi verso la stanza.

"Aaah, ma perché ho permesso questa cosa" Fabio si lagnò".. ti prego, fa come ti ha detto, musica continua per almeno un'ora" lo sentì concludere prima di chiudermi nella stanza con Cosimo.

Hidden - Guè PequenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora