Speciale - PRIMO INCONTRO

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Alex

Quando arrivai alla villa di Michael (El Micha), osservai tutte le auto di lusso parcheggiate fuori nel vialetto. Non si era risparmiato: come ogni anno, al suo compleanno organizzava una festa in grande stile invitando tutti i suoi amici più stretti, ed esattamente come tutti gli anni passati, gli piaceva dimostrare che aveva davvero tanti amici. Sorrisi tra me scuotendo la testa e ringraziando Vittorio, il mio autista con un cenno. Scesi dall'auto aggiustandomi attentamente l'abito che indossavo: un semplice Versace bordeux lungo, a bretelle con dei tagli sui fianchi che me li lasciava leggermente in vista e uno spacco lungo su tutta la gamba che ad ogni passo me la scopriva. L'estate passata a Cuba aveva giovato particolarmente sulla mia carnagione già abbastanza scura. Salì la scalinata in modo tranquillo anche se avevo dei tacchi dorati vertiginosi, comodo essere una modella in certe occasioni. Passai il mio invito al ragazzo all'ingresso che non si fece sfuggire l'occasione di osservarmi attentamente e quando, con un cenno mi permise di entrare, sorrisi in modo malizioso spostandomi i miei lunghi capelli sciolti dietro le spalle. 
Osservai la sala piena di gente famosa e provai un attimo a cercare qualche viso amico, ma quando vidi Michael parlare con qualcuno in un angolo poco distante da me, lasciai perdere la ricerca e mi avvicinai subito a lui. 

"Mi hermano, feliz cumpleaños!" attirai la sua attenzione e il suo enorme sorriso mi scaldò il cuore. 

"Mi amor" mi abbracciò non curandosi della persona con la quale stava parlando e mi strinse forte a sè. Ricambiai l'abbraccio e gli diedi un bacio veloce sulla guancia.

"Grazie per essere venuta, so che non ti pacciono molto queste feste" mi guardò e fece un fischio di apprezzamento facendomi fare una piroetta. Risi di gusto e gli diedi un buffetto scherzoso sul braccio. L'uomo accanto a lui mi osservò attentamente attraverso i suoi occhiali da sole sorseggiando il suo drink. 

"Non potevo mancare. Ma stiamo parlando in italiano, perchè.." cominciai a dire aspettando una sua spiegazione. Ma comunque chi indossava degli occhiali da sole in un posto chiuso? 

"Oh giusto, perchè mi hermano qui ancora non capisce molto bene lo spagnolo. Sta ancora imparando" poggiò un braccio sulla spalla del suo amico stringendolo a sè "lui è Cosimo, comunque" continuò presentandomelo e tesi la mano che afferrò saldamente "e lei è Alessandra, mi hermana pequeña" terminò guardando subito in un'altra direzione, dove un gruppo lo stava richiamando "perdonateme" si scusò allontanandosi e lasciandoci soli. Cosimo lasciò la mia mano. 

"Quindi.." cominciò muovendo il ghiaccio nel bicchiere ".. non ti piacciono queste feste?" mi chiese. 

"No, non molto in realtà" sollevai le spalle ed osservai alcuni ospiti passarmi accanto, come sospettavo non c'era nessuno di mio gradimento.

"Vuoi qualcosa?" indicò il suo bicchiere e scossi la testa. 

"Non bevo, grazie" sorrisi di gratitudine.

"Allora capisco ancora di più perchè odi questi eventi del cazzo" ghignò e pensai che fosse divertente, che avesse un umorismo un po' particolare. 

"Almeno c'è buon cibo" gli feci l'occhiolino afferrando un tramezzino dal vassio del cameriere che mi stava passando davanti. 

"Strano sentirselo dire da una modella" notò e mi fermai a guardarlo attentamente.

"Sai già chi sono?" gli chiesi addentando affammanta il tramezzino e stando attenta alla sua espressione. Forse Michael aveva organizzato questa cosa, sbuffai sperando che non fosse così. Era fissato con il volermi trovare un fidanzato. 

"Ho partecipato ad alcune sfilate di moda in cui eri presente" sembrò sincero, anche se mi era difficile capirlo dato che non potevo guardarlo negli occhi. 

Hidden - Guè PequenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora