CAPITOLO 5🍓

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POV'S Lele
sto riordinando la mia stanza, lo ordino ogni giorno perché odio il disordine.
Mi metto una canottiera e dei boxer e ordino una pizza visto che mamma è al lavoro e non ciò voglia di cucinare.

Mentre aspetto la pizza inzio a cazzeggiare sul telefono fino suonano al campanello. Finalmente è arrivato la mia pizza stavo morendo di fame. Prendo i soldi che mia mamma mi aveva lasciato nel comodino e vado ad aprire la porta ma non era quello che mi aspettavo.
L:" An sei tu!"
Tanc:" per tua sfortuna si. Che ti aspettavi?"
L:" la mia pizza"
Tanc:" spostati e fammi entrare balena!" Dice spingendomi quasi da farmi cadere, ignorai l'azione e chiudo la porta alle sue spalle e mi dirigo in camera mia senza cagarlo minimamente e dai suoi passi capisco che mi sta seguendo.
Tanc:" Hai scelto l'argomento?"
L:" no" rispondo in modo freddo
Tanc:" beh che aspetti?"
L:" perché lo devo scegliere io eh?"
Tanc:" perché non ho intenzione di fare niente"
L:" allora per quale cazzo di motivo sei qui?" Dico alzando il tono della voce che a quanto pare a lui dà molto fastidio, sarà perché è abituato ad avere sempre l'ultima parola.
Tanc:" Senti balena non alzare il tono della voce con me se no.."
L:" Se no che fai? Mi metti le mano addosso? Perché sono più debole di te? Perché quelli più grandi di te se la prendono con te e visto che non riesci a vendicarti di loro te la prendi con me?!"

Tanc:" TI DEVI STARE ZITTO BALENA DEL CAZZO!"
L:" questa è casa MIA! TE NE DEVI STARE ZITTO TU!"

lo spingo sul letto ma perdo l'equilibrio e cado sopra di lui. I nostri si incrociano e sento i nostri cuori battere all'impazzata come se volessero uscire dai nostri petti e un lungo brivido mi percorre per tutta la schiena. Rimasi paralizzato e anche lui non riuscivamo a staccarci gli occhi di dosso, le nostre labbra erano ad un centimetro di distanza e nei suoi occhi potevo leggere la tristezza e la rabbia e l'insicurezza che lo portano ad essere un bullo. Tancredi si avvicinò di più ed io annulai la distanza che c'era, rimango sorpreso da lui che ricambia il bacio poi mi chiede accesso alla lingua e gliela concedo. Ci stavamo proprio limonando fino a quando suonano alla campanella. Mi stacchiamo e io mi allontano da lui. Penso di aver fatto lo sbaglio più grande della mia vita.

Ho appena baciato il ragazzo che odio di più, il ragazzo che mi bulizza e che mi chiama balena? Spero sia un sogno, anzi questo è un'incubo.

Prendo la pizza ma quando torno in camera Tancredi era sparito. Lo capisco anche perché avrei fatto lo stesso.

Mamma:" Amore sono a casa"
L:" ciao Mà! " dico con la pizza in mano.
Mamma:" ho visto Tancredi uscire di casa"
L:" dobbiamo un fare un lavoro insieme, nulla di che"
Mamma:" beh se vuoi domani ti lascio davanti a casa sua"
L:" non serve Mà davvero"
Mamma:" va tutto bene tra voi due?"
L:" penso di sì e cmq ora devo andare a prendere il regalo per Diego questa sera cè il suo compleanno"
Mamma:" ti servono i soldi?"
L:" no papà mi ha lasciato la sua carta di credito"
Mamma:" ok allora divertiti e non fare tardi. Vuoi che vengo a prenderti dopo?"
L:" no Mà tranquilla" gli stampo un bacio, mi metto la tuta della dolce Gabbana che avevo preso alla rinascente ed esco di casa.

Non conoscendo Diego molto bene non saprei cosa prendergli ma visto che mi ha parlato della sua passione per la musica credo che gli prenderò una chitarra.

Alla festa

NARRATORE
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