CAPITOLO 30🍓

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La sorella di Tancredi si chiama Berenice ed è molto ma molto simpatica e gentile, mi ha trattato come se fosse suo fratello e io mi sono sentita al mio agio e poi cucina stra bene.
Ora siamo in camera di Tanc a farci le coccole
L:" tua sorella è proprio simpatica" dico mentre continuo ad accarezzargli i capelli.
Tanc:" già"
L:" quando mi presenterai i tuoi?"

POV'S Tancredi
Ho sempre evitato l'argomento genitori con Lele perché non sono pronto a coinvolgerlo e soprattutto questo argomento mi rende debole e non vorrei sentirmi debole sotto gli occhi del ragazzo più sensibile di questo mondo. Insomma preferisco non aprire vecchie ferite, né ho parlato con Diego e  ho avuto un'attacco di panico e vorrei evitare tutto questo.
L:" tutto bene?"
Tanc:" si certo che ne dici se raggiungiamo Gian e Diego?" Cerco di cambiare argomento
L:" ma li vedremo tra poco in palestra"
Tanc:" lo so ma voglio sapere cosa combinano insieme quei due" insisto.
L:" dai ti prego rimaniamo a farci le coccole"
Tanc:" NO!" dico alzando il tono della voce senza rendermene conto
L:" ok ok scusa"
Tanc:" vado a vestirmi" mi limito a dire .

Forse ho esagerato a rispondere in quel modo ma mi è venuto d'istinto e non sono riuscito a controllarmi.

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POV'S Lele
D:" Gian vieni qua sono arrivati Tanc e Lele" urla al suo amico dall'altra parte della stanza.

Durante il tragitto non abbiamo detto parola, temevo che si arrabbiasse ancora di più anche se non ho ben capito la reazione di prima. Cosa ho detto di male? Poi invece di incazzarsi poteva spiegarsi.

G:" ma che sono ste facce?"
D:" è successo qualcosa?"

Ci guardiamo a vicenda ma nessuno dei due ha il coraggio di rispondere infatti tutte e due  ci limitiamo ad abbassare  la testa.

G:" vabbè. Avete fame?"
Tanc/L:" no abbiamo già mangiato" rispondiamo in coro
G:" ok"

D:" Ragazzi mi ha appena chiamato il prof e ha detto che oggi non facciamo allenamento"
G:" Meno male non cè la facevo più"
L:" Nemmeno io"
D:" beh che famo?"
L:" io devo uscire con mamma"
D:" posso unirmi a voi?"
L:" andiamo"

Saluto Gian con un'abbraccio, mi giro e do un bacio a stampo a Tancredi che è rimasto sorpreso ed esco seguito dal mio migliore amico che non vedeva l'ora di interrogarmi ma lo precedo.

L:" ti spiegherò tutto in macchina"
D:" tua mamma?"
L:" non è un problema"
D:" ok"

Stiamo per partire quando sento gridare il mio nome. È Tancredi. riconoscerei la sua voce ovunque.
Sta correndo verso di me e io apro le braccia e lui si tuffa dentro. Sento che sta piangendo ma non mi va di fargli domande voglio dargli spazio, tempo al tempo.

Tanc:" sc-usa-mi" dice singhiozzando.
L:" sssshhh sta tranquillo"
Lo faccio staccare dall'abbraccio e con i due pollici gli asciugo le lacrime.
Tanc:" ci sono delle cose che non sai ancora"
L:" quando sarai pronto me li dirai" e gli stampo un altro bacio sulle labbra
L:" ci vediamo sta sera a casa mia?"
Fa cenno di sì con la testa e metto in moto.

D:" invidio il vostro amore"
L:" tu hai già una persona che ti ama"
D:" chi?"
L:" lo capirai da solo"

NARRATORE
Facciamo che a 1k commenti posto il continuo

Ti odio per non amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora