Haymitch's Pov
Eravamo estremamente in ritardo, ed era soltanto colpa di Effie.
Oggi però è un giorno importante.
Il distretto dodici veniva riaperto e rinaugurato.
Katniss aveva intenzione di fare una sorpresa a Peeta e accompagnarlo alla inaugurazione del forno, ormai nuovo e ristrutturato. Un regalo bellissimo, tanto che non mi sembrerebbe un'idea venuta da Katniss Everdeen.
La ragazza mi aveva avvertito che ci teneva ad avere anche noi due nel momento in cui avrebbe mostrato il Forno a Peeta, ma oggi sembra andare tutto a rotoli.
.....
...
Una moltitudine di persone intasava la piazza del distretto. Persone che non avevo nemmeno mai visto...( non che uscissi spesso in passato)
"Spostatevi, fatemi passare." Grido mentre avanzo a spintoni.
"Ehi tu, stai più attento!" risponde una voce.
"Ritorna in fila Abernathy, stiamo tutti aspettando." continua un'altra sprezzante.
Impreco più di una volta. Cerco di tranquillizzarmi.
Continuo ad avanzare spingendo imperterrito chiunque mi passi davanti.
"Senti ubriacone, forse non hai capito che-" trattengo il respiro e subito dopo mi giro verso l'uomo tirandogli un pugno in piena faccia, facendolo sanguinare.
Guardo tutti con sguardo di sfida e prima di riuscire a dire altro mi rendo conto che non ho più Effie vicino.
"Haymitch!" la sento gridare poco dopo.Sbuffando guardo indietro per scrutare i suoi capelli color miele tra la folla.
"Muoviti, Effie!"
Le mia parole sembrano una lama affilata che risveglia qualcosa tra gli abitanti del distretto.
In quel momento avverto una sensazione strana tutto intorno a me. Anche l'uomo che ho colpito in pieno viso sembra confuso.
"Ho sentito bene.." mormorano "intende proprio..quella..Effie?"
"Effie Trinket.." iniziano a dire.
L'atmosfera di terrore che si stava spargendo prima si tramuta in qualcosa di diverso.
Rabbia. Rimorso. Vendetta.
"Effie.." sussurro a me stesso iniziando a camminare.
Corro controcorrente, ripercorrendo la strada a ritroso.
***
La maggior parte delle persone qui odia Effie Trinket, per ovvie ragioni.
Per non parlare della moltitudine di adulti, probabilmente donne e uomini che hanno perso i loro figli per colpa degli Hunger Games.
"Cosa potrebbe impedirgli ora di vendicarsi contro la capitolina che estraeva i loro nomi per poi mandarlo al macello?" penso. "Proprio un bel niente."
"EFFIE!" grido sovrastando i pensieri che mi riempivano la testa.
Finalmente arrivo davanti ad un mucchio di persone e tra queste vedo la capitolina girarsi, cercando il mio aiuto.
Subito dopo, la tiro verso di me facendola cadere tra le mie braccia, sento gli occhi dell'intero distretto su di noi.
"Via di qui! Non c'è niente da vedere.." grido allontanando le persone sventolando le mani.
I più non esitano ad allontanarsi, forse sanno che avevo sempre a portata di mano un pugnale, o semplicemente non ne volevano niente a che fare,adesso.
In ogni caso, nemmeno i più spavaldi sembrano opporre resistenza.
"Guarda un po' che codardi, non avete più niente da dire alla "capitolina-che-mandava-i-vostri-figli-a-morire",eh?" spunto senza pensarci.
Effie impunta le sue unghie nelle mia carne, rimane nascosta dietro di me.
"Haymitch...basta!"
"Forse, se avessi perso anche tu un figlio negli Hunger Games non ci biasimaresti.." risuona forte una voce.
L'uomo si punta proprio davanti a me, a poco metri di distanza.
"..mentre noi ci spaccavamo di lavoro, tu portavi-" l'uomo inizia a puntare il dito ancora una volta contro Effie.
"Anche io sono responsabile,lo sai? Anzi,forse io di più di lei.." interrompo frapponendomi tra i due, alzando il tono di voce.
"Haymitch...ti prego.." continua sussurrando Effie, stringendosi a me con le unghie.
"Non é la stessa cosa...lei viene da Capital City, loro si divertono a vedere-" continua ringhiando l'uomo, un probabile minatore. "Perché non te la prendi con me, ora. Ho lasciato morire i vostri ragazzi allo stesso modo.." lo interrompo e scosto il braccio della donna.
Il minatore sembra esitare, ma poi qualcosa illumina i suoi occhi e lo vedo avanzare a passi pesanti con i pugni stretti.
Proprio quando inizio a muovermi nella sua direzione, Effie strattona il mio braccio e mi costringe a girarmi.
"Ti prego...andiamo via.." dice a denti stretti.
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Dopo la rivolta {Broken Souls Sequel}
General FictionLa ribellione ormai è finita, ma niente sarà più come prima. Effie Trinket non ha più nulla da perdere, nulla a cui aggrapparsi a Capital City. L'unica cosa che le rimane in questo momento è Peeta, rimasto a Capital dopo la ribellione assieme a lei...