Effie's Pov
Senza preavviso la porta si spalanca di colpo.
Sento i passi decisi e veloci di Haymitch dirigersi verso la cucina da dove proviene la puzza di bruciato.
Velocemente cerco in tutti modi di mandare via i fumi davanti al forno sventolando davanti degli stracci.
"Effie...tutto bene?" sussurra spaesato.
Delicatamente mi sfiora le dita con le sue congelate.Questo gesto non so perché ma mi fa sussultare.
Mi rigiro di scatto verso di lui.
Per un attimo si guarda intorno e vede la superficie della cucina stracolma di ciotole ripiene di intrugli strani.
"Ehm...cosa stai cercando di fare esattamente?" sussurra rifilandomi uno sguardo tagliente.
Prima che possa dire altro, apre il forno e tira fuori la teglia e lo sento trattenere le risate.
Spio da sopra le sue spalle larghe e vedo i biscotti quasi tutti carbonizzati.
"Non mi dire che avevi provato a cucinare tutte queste cose....da sola." dice indicando la moltitudine di ciotole riverse sulla in modo disordinato sul piano in marmo.
Incrocio le braccia davanti al petto, mentre un ricciolo mi ricade sulla fronte. "Non capisco perché ti meravigli tanto! Avevo voglia di cucinare, perciò ho chiamato Peeta e....Haymitch.." dico sospirando, notando che non mi stava ascoltando per niente.
"Non ti offendere dolcezza, ma non ti ci vedo proprio in cucina.."
Il mio istinto mi suggerisce di tirargli uno schiaffo in piena faccia, ma mi limito a stringere le labbra e a guardarlo in modo tagliente.
Mentre faccio per girarmi e andare sento la sua salda presa sul polso, che mi paralizza li.
"Aspetta, mi sono espresso male-" inizia. "Ah si?" lo incalzo subito con un ghigno posando le mani sui fianchi.
Prende la teglia di biscotti e la posa sul tavolo da lavoro di marmo.
"Ti aiuterò io, dopotutto non potrà essere così difficile se seguiamo la ricetta. E comunque si possono recuperare."
Rimango ancora impalata vicino al forno, non capendo se mi sta prendendo in giro o fa sul serio.
Dopo pochi secondi mi guarda con sguardo interrogativo.
"Allora Trinket?" dice trascinandomi in avanti verso il tavolo di lavoro.
"Vediamo che sai fare." sussurra mentre si posiziona alle mie spalle.
..............
..........
"Haymitch!" lo riprendo nuovamente. "Se continui a mangiare le fragole non basteranno.."
"Mmh, a proposito secondo me dovresti rifarlo quello" dice indicando un pasticcino effettivamente non bellissimo.
"Ma sono esausta!E poi le mie unghie si stanno rovinando tutte.."
sospiro continuando a mettere mano tra l'impasto.
"Se vuoi che vengano alla perfezione.." dice imitando l'accento capitolino mentre afferra un altra fragola fra le mie mani. "..dovrai seguire il tuo mentore."
"Oh avanti, smettila con questa storia del mentore! Non siamo agli Hunger Games..."
Improvvisamente gira il mio mento e poi passa un suo dito a fianco alla mia guancia sporca di crema. Il ghigno sempre stampato in faccia. Mi avvicino verso le sue labbra ma le sue dite si posano su queste " No no Trinket, quanto prima finisci tanto prima lo avrai. E poi stavi cercando di corrompermi."
..........
......
"Oh, finalmente!" dico lanciandomi con poca grazia sul divano.
"Devo dire, che non sono male." dice sedendosi con tanta enfasi a fianco a me. "Però si può sempre migliorare." e si porta alla bocca il pasticcino.
Lo guardo contrariata, ma sono troppo stanca per discutere.
"Che c'è?" dice ridendo per il mio comportamento.
Posa una mano attorno alle mie spalle, spingendomi inevitabilmente contro di lui. "Effettivamente, sei stata anche abbastanza brava, considerando che sei di Capital e.." apro la bocca per protestare alzando un dito per rimproverarlo.
Inevitabilmente mi ritrovo a fissare i suoi occhi color ghiaccio e mi sciolgo.
Poi mi ricordo del bacio che mi aveva negato prima, ma ora mi avvicino e lui non esita a fermarmi.
Sento le sue mani passarmi sulla guancia e sulla mascella.
Porto le mie mani attorno al suo collo e prima di fare altro lui si stacca.
"Effie, aspetta." mi sussurra e subito ho paura di essere rifiutata di nuovo. "Mi sono reso conto che non ho mai espresso bene, insomma.." mi allontano di poco per darli spazio. "..quello che sta succedendo tra..noi"
"Si?"
"Si ci ho pensato, e mi sono reso conto che ci tengo a te..tanto. Anche dopo tutto quello che é passato, anche se sei di Capital-"
I miei occhi sono puntati su di lui con impazienza. "Quello che voglio dirti è, anche se non sembra, ho capito che ti voglio avere vicino nei prossimi anni, qui nel distretto dodici." riesce a dire alla fine.
Mi ritrovo a fissare i suoi occhi ancora una volta e mi ci perdo mentre passo una mano fra i suoi capelli. "Ti amo." dico per tutti e due sorridendo, per poi raggomitolarmi stretta fra le sue braccia mentre mi stringe.
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Dopo la rivolta {Broken Souls Sequel}
General FictionLa ribellione ormai è finita, ma niente sarà più come prima. Effie Trinket non ha più nulla da perdere, nulla a cui aggrapparsi a Capital City. L'unica cosa che le rimane in questo momento è Peeta, rimasto a Capital dopo la ribellione assieme a lei...