Capitolo 3: Regali

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«Edward, ma... Emily dov'è?» 

Chiese la Serpeverde al suo amico mentre aspettavano gli invitati

«Passa l'estate da una sua amica, Angelina Johnson, mi pare... perché? Non è che ti manca?»

scherzò lui

«Ma neanche per sogno, senza offesa, ma io odio tua sorella!»

«Ma quale offesa... mia sorella è un'idiota, come tutti i Grifondoro del resto!»

«Già avrei dovuto immaginare che non sarebbe venuta qui anche lei...»

...

«Ehi Ben, mi passi un'altro cupcake?»

chiese Edward, appoggiato ad uno degli alberi di biancospino.

«Basta mangiare, Edward!»

ribatté il biondo. I tre Serpeverde erano nel giardino sul retro in attesa degli altri ospiti, ci avrebbe pensato un elfo domestico ad aprire. Benjamin era arrivato da una decina di minuti

«Ma io ho fameeee!» si lasciò cadere a terra. «I tuoi ospiti sono davvero ritardatari!»

quasi gli avessero letto nel pensiero, il campanello suonò.

«Padroneeee!» gracchiò un elfo domestico di cui Ive non ricordava il nome «Qui ci sono tre ragazzine che sostengono di essere state invitate alla festa!»

«Finalmente!»

Edward si alzò sbuffando per andare a controllare e tornò poco dopo seguito dalle tre compagne di stanza di Ive.

Megan indossava un vestito rosa molto corto e senza spalline con la gonna a ruota, che lasciava scoperta la schiena. Sotto aveva delle ballerine argentate con un cinturino incrociato sulle caviglie e degli orecchini pendenti dello stesso colore delle scarpe. I suoi capelli erano tenuti indietro da un fermaglio con dei fiori e aveva la sua solita esagerata quantità di trucco sul viso.

Isla aveva un vestito largo di pizzo bianco tenuto fermo in vita da una spessa cintura azzurra. Ai piedi portava delle scarpe da ginnastica blu e aveva i capelli rossi raccolti in due trecce posate sulle spalle.

Charlotte era la meno elegante di tutte, indossava una felpa verde, abbinata ai suoi capelli ricci, e un jeans nero, con degli stivali. Non aveva nessun tipo di acconciatura particolare, ne tanto meno era truccata.  Portava soltanto la sua solita catenina con appesa una chiave.

«Ciao, Ive!» la voce stridula della bionda interruppe quel momento di pace «Che bello rivederti!»

Ive si avvicinò a lei con uno di quei sorrisi così falsi che persino il bambino Babbano strano che aveva incontrato pochi giorni prima se ne sarebbe accorto. Ma Megan non se ne accorse e la abbracciò dandole un finto bacio su ogni guancia. Ive fece una smorfia quando lei non poteva vederla e poi ritornò al suo sorriso.

«Tieni!» esclamò ancora Megan, porgendole un pacchettino incartato con carta argentata. «Il migliore per te, naturalmente!»

Ive fece un ultimo sorriso falso e posò il regalo su una sedia assieme a quello di Edward e di Benjamin. 

«Quel vestito è fantastico» parlò ancora Megan e Ive pensò che se non si fosse stata zitta la avrebbe cacciata a colpi di stupeficium. «Dove l'hai preso?»

«Me lo ha cucito la nonna di Edward, è una donna adorabile»

rispose alla fine, mentre si tratteneva dall'assalirla. Pochi minuti dopo suonarono ancora al campanello e questa volta fu Ive ad alzarsi per andare ad aprire. Cedric, Summer, Tamsin, Leanne, Heidi e Roger erano lì davanti a lei con splendenti sorrisi stampati sui loro volti.

||Ive Lestrange, Which Side Choose (Il Calice di Fuoco)||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora